Al processo contro i due marò il Procuratore Generale presso la Corte Suprema G.E. Vahanvati ha detto che il Governo non vuole che si applichi il SUA ACT contro la
pirateria, ma al contempo ha ribadito che a formulare i capi di accusa sia la polizia antiterrorismo NIA istituita con tale normativa, che è quella stessa unità che ha sinora compiuto (in maniera totalmente discutibile e al limite della malafede) le indagini.
pirateria, ma al contempo ha ribadito che a formulare i capi di accusa sia la polizia antiterrorismo NIA istituita con tale normativa, che è quella stessa unità che ha sinora compiuto (in maniera totalmente discutibile e al limite della malafede) le indagini.
L'avvocato della difesa Mukul Rohatgi si è ovviamente opposto, perché non si può ribadire la competenza dell'unità antiterrorismo se la sua stessa legge fondante non trova applicazione.
Il Giudice B.S. Chauhan ha così disposto per un nuovo rinvio di due settimane affinché le due parti chiariscano le loro rispettive posizioni.
Nonostante quello che si voglia far credere, questo non vuol dire assolutamente che le autorità indiane abbiano escluso in assoluto l'applicabilità del SUA ACT, e di conseguenza l'accusa di terrorismo e la possibilità molto concreta di una condanna a morte per i nostri due soldati, ma semplicemente che questa è la loro opinione, e di conseguenza il giudice potrebbe decidere diversamente.
Tra le altre cose, non è mica detto che sia una decisione così scontata, quella della non applicazione della normativa antiterrorismo, visto che se così fosse sarebbe assai arduo conciliare una simile presa di posizione con il mantenimento dell'indagine in capo alla polizia antiterrorismo che basa la sua stessa legittimazione su quella rigorosissima legge.
La verità è che in tal modo si sono poste le premesse per nuovi, interminabili, stucchevoli, offensivi, inverecondi rinvii!!!
La situazione sarebbe ridicola se non fosse così terribilmente, assurdamente, irreparabilmente GRAVE!!!
CI SIAMO VERAMENTE ROTTI LE PALLE!!!!
IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO BATTA SUBITO UN COLPO, PER DIO!!!
Fino a quando non riporterà a casa i due servitori dello Stato ingiustamente detenuti a Nuova Dehli come ha formalmente promesso a loro e alla Nazione tutta rimarrà sempre un tizio tutto chiacchiere e distintivo issatosi dov'è ora senza regolari elezioni democratiche.
Ci vuol poco a passare da Presidente del Consiglio a Presidente coniglio.
E non è solo una questione di una preposizione articolata e di una consonante in più o in meno.
Nessun commento:
Posta un commento