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Diavolo che scrive al pc

Diavolo che scrive al pc
Tic tic tic tic tic tic

venerdì 31 luglio 2015

Una prece



Sembra sia morto (da tempo, si parla di almeno due anni)  lo sceicco afgano dei Talebani, quello cieco, il tizio che scappò a suo tempo in motocicletta dagli americani che lo braccavano, coso, come si chiama...

Il Mullah Omar... 





Le risate...
http://www.analisidifesa.it/2015/07/quante-perplessita-sulla-morte-del-mullah-omar-2/

venerdì 24 luglio 2015

"Facciamo finta che...Tutto va ben tutto va ben..."


Nel frattempo, ridendo e scherzando, hanno arrestato a Brescia due mangiapane a ufo africani regolarmente residenti in Italia.
Si tratta di un tunisino di 35 anni, tale Lassad Briki di Kairouan, e di un pachistano di 27, Muhammad Waqas, di Gujirat, operaio il primo ed autista il secondo, che tra il lusco e il brusco, tra una preghiera ad Allah ed una maledizione al mondo occidentale (nel quale pure erano apparentemente ben inseriti), inneggiavano alla guerra santa via web e, tra un inchino all'ISIS e una minaccia diretta all'Italia, sproloquiavano tra il serio e il faceto di intenzioni omicide, di conversioni forzose, di proselitismo del terrore e soprattutto di attentati sul caro suolo italico, tra cui, così tanto per gradire, uno alla base dell'aeronautica di Ghedi.
Niente di che, per carità di Dio, i due saranno processati e sperabilmente condannati ad un sano e lungo periodo nelle patrie galere ed immagino espulsi dal paese (ma ci credete sul serio che tutto questo avvenga? Permettetemi di dubitare...), le loro erano probabilmente le solite sparate tipiche di quelli che in gergo vengono definiti "leoni da tastiera", però vedete...
Non è questo il punto.

I vaneggiamenti in rete dei due imbecilli



Il punto è che l'ISIS ormai cerca proprio questo: non essendo probabilmente AD OGGI in grado di organizzare un piano strutturato per attaccare direttamente l'Italia e più in generale il mondo europeo ed occidentale spinge apertamente i più fanatici, disagiati e insoddisfatti degli immigrati presenti nelle nostre lande (magari, anzi meglio ancora, se muniti di cittadinanza italiana) ad attaccare di loro spontanea volontà, coi semplici e poco costosi mezzi che possono mettere in campo, istituzioni, semplici cittadini, chiese, edifici pubblici (e non solo), luoghi del divertimento, tutto quanto insomma faccia riferimento a quell'odiato mondo occidentale in cui magari sembrano anche perfettamente integrati.
Insomma, l'ISIS si pone nei confronti di questi soggetti come un vero e proprio mandante morale (ma in maniera assai più truce e pericolosa dei vari Toni Negri di sessantottina memoria), al massimo "consultivo": magari impartisce loro dei "consigli tecnici" in rete (come costruirsi una cintura esplosiva in cinque semplici mosse, come procurarsi un'arma o un documento falso, a chi rivolgersi per avere delle mappe aggiornate, o dei finanziamenti) ma di per sè non si espone direttamente, pur concedendo il suo "marchio", e nel dargli piena libertà di azione consente a degli autentici "spostati" di sentirsi, al contrario, degli autentici eroi, dando alla loro vita di merda un alone di prestigio che mai avrebbero avuto, a maggior ragione se morissero nel loro intento...
E' ovvio che oltre ai milioni di musulmani per bene presenti in Italia esistono però almeno 50000 "arrabbiati" (e teniamo conto che spesso i neoconvertiti di origine assolutamente italiana sono i peggiori di tutti, e l'abbiamo visto anche recentemente -v. qui- con l'operazione "Martese", che ha riguardato l'intera famiglia di Maria Giulia Sergio, alias Fatima, di cui hanno parlato e parlano tutti i media nell'ultimo mese): ecco, basta pescare tra questi 50.000 dementi un centinaio di quelli "giusti", mica tanti di più, per avere la speranza di fare il botto...

Maria Giulia Sergio (alias Fatima) e famiglia: l'unico musulmano originario era il suo marito albanese (che peraltro sembra  meno "arrabbiato" della moglie)



Sono proprio questi i più pericolosi: spesso insospettabili, di sicuro poco visibili, imprevedibili, non agiscono secondo schemi precostituiti, possono muoversi in qualsiasi momento senza un apparente motivo. 
Certo, spesso sono fessi (ricordate quel libico, Mohamed Game, che praticamente si è scassato tutto e ha perso anche la vista nel tentativo di far esplodere una bomba passando davanti alla caserma dell'esercito di Via Perucchetti a Milano?, v. qui), si fanno scoprire facilmente come questi due bambascioni (l'ansia di autoesaltarsi li spinge spesso a passi falsi clamorosi), sbagliano bersaglio, tutto quello che volete...
Ma su 100 che agiscono ne bastano uno o due che azzecchino tutte le combinazioni giuste per fare il botto...
Ah...Così, lo dico en passant, tanto per precisare, non è cosa sconosciuta che a Ghedi siano presenti alcuni degli ordigni nucleari in dotazione dell'aeronautica italiana (sia pure condivisi in ambito NATO).
Dite che non dobbiamo preoccuparci? 




P.S. A proposito, visto che nel frattempo quattro italiani che lavorano nel complesso di Mellitah sono stati rapiti non si sa da chi (si pensa a milizie rimaste escluse dalla mangiatoia della protezione dei siti ENI, o ai gruppi legati agli scafisti, ma anche a bande di irregolari o semplici criminali comuni, per non parlare dell'ISIS: insomma si brancola nel buio, vah...), che si diceva tempo fa sui rischi gravanti sui nostri giacimenti di gas e petrolio in Libia?
V. QUI.
D'altronde bisogna dire che le nostre forze armate, almeno loro, non stanno certo con le mani in mano: v. QUI.  



Per saperne di più:

giovedì 23 luglio 2015

Prove di guerra civile


































Dunque, riassumendo.
Abbiamo delle solide e pragmatiche autorità istituzionali, cioè i presidenti di quelle che allo stato attuale sono a tutt'oggi le regioni più trainanti del PIL italiano (o di quello che ne resta), cioè Lombardia, Veneto e Liguria, che ormai osteggiano apertamente su un piano istituzionale le decisioni assurde, idiote, al limite del ridicolo (se non fossero in realtà così drammatiche) in materia di immigrazione prese dal governo centrale: si pensi tanto per capirci a quell'istituto, mi pare in Toscana, funzionalmente destinato alle giovani madri con figli minori, che però si sono viste all'improvviso catapultare tra capo e collo senza quasi preavviso da un giorno all'altro un gruppo di migranti uomini giovani; o magari a quel condominio cui sono stati destinati più clandestini dei suoi legittimi abitanti, con questi ultimi che a differenza dei primi per entrare  nelle case LORO devono mostrare i propri documenti; o ancora ai migranti spostati dalla stazione di Milano alla piazza prospiciente perché "faceva brutto" che i visitatori giunti per l'EXPO potessero avere come prima impressione della città il carnaio puzzolente, sporco e macilento di questi poveracci senza dimora mandati allo sbaraglio in giro... 



venerdì 10 luglio 2015

Sentiva le voci, lui...


 
Questo qui sopra, a commento dell'incredibile sentenza emessa dal Tribunale di Napoli di condanna di Berlusconi per la vicenda del Sen. Sergio De Gregorio, ha detto che all'epoca sentiva le voci...(v. QUI).

Ma glielo ricordate voi a questo qui sopra che il suo governo NON cadde per la presunta compravendita del senatore De Gregorio ma ben un anno e mezzo dopo, a seguito dell'inchiesta "WHY NOT?" avviata da quell'altro campione del diritto dell'(ex) p.m. Luigi De Magistris, attuale sindaco di Napoli ed allora sostituto procuratore di Catanzaro, il quale si permise di mettere sotto inchiesta senza lo straccio di una prova l'allora (sotto tiro, sotto tirissimo, per le sue tiepide, tiepidissime idee di riforma) Ministro della Giustizia Clemente Mastella nonché sua moglie Sandra Lonardo, allora Presidente del Consiglio Regionale campano, costringendo quest'ultima agli arresti domiciliari?

Clemente Mastella
 
Lo ricordate a Prodi che anche lui stesso venne pesantemente sfiorato da quella inchiesta?
Glielo ricordate voi che Mastella, a seguito di tale inchiesta delirante (per la quale due intere procure, quelle di Catanzaro appunto e quella di Salerno, si sono scannate come comari in una lite da ballatoio), prima si dimise da ministro, poi annunciò l'"appoggio esterno" del suo partito, l'UDEUR, al governo Prodi ed infine, il 21 gennaio 2008, annunciò la sua definitiva fuoriuscita dalla  maggioranza governativa per poi votare contro la fiducia, il 24 gennaio successivo, determinando quindi la caduta di Romano Prodi?
Lo ricordate a questo qui che comunque se non fosse caduto per il defilarsi dell'UDEUR il suo governo sarebbe caduto solo pochi giorni dopo per gli ormai non più contenibili mal di pancia di Bertinotti?
 
Fausto Bertinotti

Ah, per inciso, quest'inchiesta basata sul nulla e che sembrava dovesse sconvolgere l'Italia, straparlando di "logge massoniche coperte", comitati d'affari, poteri forti, mafia, camorra, 'ndrangheta, varie ed eventuali (insomma le solite stronzate di De Magistris, vah...), finì praticamente in una bolla di sapone, con tutti assolti o quasi (in primis Mastella e la Lonardo) e lo stesso De Magistris venne condannato dal Tribunale di Roma ad un anno e tre mesi insieme con quell'altro bel tipino di Gioacchino Genchi per abuso d'ufficio non patrimoniale, inizio della fine della sua dimenticabile, dimenticabilissima carriera giudiziaria...

Eppure quell'anima candida di Romano Prodi, uno che da oltre quarant'anni bazzica le stanze del Potere ma evidentemente forse non se ne è accorto, dopo l'assurda condanna di Berlusconi a tre anni per la vicenda De Gregorio ha avuto pure l'ardire di dire: "In quei mesi avevo percepito delle voci...Naturalmente non avevo certezze ma se fossimo riusciti ad avere delle prove ed a dimostrarle, sarei ancora presidente del Consiglio..." 
Devo dire che queste facoltà paranormali di Romano Prodi francamente mi inquietano assai... 
Già il precedente nefasto della seduta spiritica del caso Moro non è che sia proprio bello bello...
Evidentemente l'uomo, come Cassandra, sente le voci ma non riesce ad andare a fondo delle cose...
Sfigatello, diciamo...
Da toccarsi i maroni proprio...




Ma a parte gli scherzi, davvero si vuole convincere la gente di questa buffonata? Che tutta la tragedia dell'ultimo governo Prodi, cioè:
a) un governo inviso a tutti gli Italiani quant'altri mai per la sua totale incapacità, per i continui litigi e spaccature interne, per le decisioni assurde, contraddittorie e impopolari prese;
b) un governo figlio di una maggioranza farlocca di 24000 voti inventati alla Camera, frutto di brogli elettorali conclamati;
c) un governo figlio di una maggioranza sovvertita al Senato rispetto all'esito dato dal corpo elettorale nazionale, per l'appoggio dato dai senatori a vita tutti schierati a sinistra e portati in aula spesso in barella, con la flebo al braccio e la mascherina dell'ossigeno, e dai senatori voltagabbana eletti all'estero, quindi estranei al voto italiano in quanto tale;
d) un governo protetto fino allo sfinimento da un Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che da quel parlamento screditato e da quelle maggioranze illegittime era stato eletto.
Davvero, ribadisco, tutta la tragedia del governo Prodi, cioè di questa schifezza di governo qui, si crede sia stata dovuta alla defezione di quell'ignobile trafficone di Sergio De Gregorio e del suo ridicolo e minuscol(issim)o movimento?

Sergio De Gregorio

Questa sentenza al di là del bene e del male (evidentemente a Napoli non hanno problemi di giustizia...), oltre a essere sbagliata in sé, costituisce un enorme, pericolosissimo, terrificante vulnus per la democrazia, in quanto mette in discussione una serie di postulati costituzionali tra i più delicati e fondamentali per il funzionamento dell'ordine democratico (i primi che mi vengono in mente sono il divieto di mandato imperativo del parlamentare ed il diritto all'insindacabilità delle proprie opinioni nell'esercizio delle sue funzioni, ma potremmo aggiungerci l'entrata a piedi uniti della magistratura in ambiti politici che non solo non le sono propri ma da cui la Costituzione espressamente la tiene fuori, e così via...).
E tutto questo sulla base di (discutibili, discutibilissime) valutazioni di ordine morale ed etico che anche ad essere date per buone (e io per buone non le do) non attengono certo all'ambito penale ma semmai strettamente a quello che coinvolge i rapporti tra elettori ed eletto.
Ma hanno voluto emettere a tutti i costi questa sentenza sul caso De Gregorio, e per due motivi semplici semplici: perché va contro Berlusconi e perché il reato giunge a naturale prescrizione ai primi di novembre... 
Quindi cosa succede? Molto semplice, succede che se il Berlusca fa la scelta più razionale, cioè non fa nulla, il reato (e quindi la sentenza stessa) si prescrive e pertanto l'uomo non ne avrà personali conseguenze negative, ma a suo danno resterà pur sempre agli atti una aberrante e iperuranea condanna, che l'intervenuta prescrizione non farà che ampliare  di cento, mille, diecimila volte perché i parossistici cultori dei brogliacci di questura hanno ormai inoculato nel pensiero comune l'idea IGNOBILE che prescrizione equivalga a condanna.
Una stronzata galattica che abbiamo già avuto modo di commentare in questo blog (si veda QUI).

Filippo Penati


L'alternativa per Berlusconi sarebbe quella di RIFIUTARE LA PRESCRIZIONE.
Alternativa coraggiosa ma sicuramente irrazionale, che tantissimi "faciloni" che fanno i puri catafratti della legalità pretenderebbero dal Berlusca, quando magari loro sarebbero i primi a non seguire una tale via nemmeno se fossero accusati della cosa più stupida della terra, figuriamoci per una cosa come questa (oh, lo ricordate il buon Filippo Penati? Io sì, guardate un po' QUI...)
In realtà però questi malmostosi cultori dell'odio ideologico possono anche parlare e parlare ma non si aspettano affatto una cosa del genere dal Berlusca, anzi si augurano proprio che non accada, proprio per i motivi di cui sopra...
Sarebbe bello che Berlusconi li smentisse decidendo di andare avanti nel processo anche rinunciando alla prescrizione. 
Sarebbe bello non solo per lui, per vedersi alla fine riconoscere la sua innocenza (non ho dubbi che alla fine la Verità trionferebbe), ma anche per lo stesso Stato di diritto, che la definitività di questa decisione mette gravemente in discussione.
Ma diciamo la verità...
Dopo oltre vent'anni di battaglie giudiziarie e di evidente persecuzione da parte di un consistente spicchio della magistratura, sempre più aggressivo, invasivo nella vita delle persone, arrogante e unidirezionale, spalleggiato da un apparato partitico, ideologico, mediatico ben preciso, possiamo pretendere anche questo nuovo sacrificio da parte del Berlusca? Una nuova cottura sulla graticola ardente costituita di accuse ridicole e fondate sul nulla, ma che si prestano magnificamente all'(inde)fessa opera di sputtanamento mediatico dell'ex premier? Tanto tempo speso nello studio dei fascicoli, tanto stress personale, tanti soldi spesi, tanto rusco giornalistico e politico da sopportare ancora, insieme con le prediche delle suorine offese della dignità  pubblica calpestata, che nulla dicono però dei casini della giunta Marino, del complotto interno ed esterno ordito per far fuori il Berlusca, delle sporche trame intessute da Renzi per far fuori Letta (come attestano inconfutabilmente le recenti intercettazioni date in pasto come al solito ai media), dei mille perché insoluti del caso Monte Paschi, dello sbiancamento anale  di Rosario Crocetta, dello schifo di Ventimiglia, però sul caso De Gregorio ci stanno a fare due palle così???
No, non lo possiamo pretendere.
Eppure...
 
Eppure sarebbe così bello se il Cav si ribellasse a quest'assurda ingiustizia...

Per saperne di più sull'Operazione "Why Not?" vedete QUI.







venerdì 3 luglio 2015

OXI o NAI?



Domenica si terrà un evento politico che tutto fa pensare possa essere epocale (anche se nelle ultime ore stanno cercando in tutti i modi di depotenziarlo): il referendum organizzato in fretta e furia da quel fanfarone levantino di Alexis Tsipras per chiamare a raccolta l'intero popolo greco sulla sua volontà di cedere o meno alle imposizioni della cosiddetta trojka europea (v. QUI).
Mi è stato chiesto: tu cosa voteresti?
OXI (cioè NO) o NAI (cioè SI')?
La verità?
Non lo so, non lo so cosa voterei.


Guardate come tubano, i due piccioncini: a sinistra Alexis Tsipras, a destra Yanis Varoufakis


Voglio dire...
Non c'è nessuno più lontano da me politicamente, ideologicamente, caratterialmente, del duo Tsipras-Varoufakis o come cavolo si chiama: il gatto e la volpe si sono fatti eleggere in massa con il loro movimento Syriza da un popolo sfiduciato e stremato da anni di crisi (su cui ha inciso pesantissimamente anche l'inconcepibile scelta dell'Olimpiade ateniese del 2000, ricordiamolo, troppo al di sopra delle esigue forze della piccola Grecia), con la promessa di ottenere dall'Europa con un colpo di bacchetta magica la remissione di tutti i loro peccati economici, dovuti ad anni di scelte irresponsabili e dispendiosissime, con un'arrischiata politica muscolare di muro contro muro che però alla fine fidava molto nell'effetto paura indotta dall'ignoto per far sì che tutto potesse risolversi come al solito a tarallucci e vino...
La Grecia è naturaliter parte dell'Europa, certo, da oltre 3000 anni si studiano la cultura greca, la filosofia greca, l'estetica greca, i monumenti greci, la storia: tutto trasuda Europa dalle parti del Partenone e d'altronde il nome stesso Europa è greco, tratto dalla sua sterminata mitologia...
Ecco, loro fidavano in questo, nella Storia, nel Mito, nella Cultura, nel loro essere porta di raccordo tra Est e Ovest dell'Europa (e che paura quell'avvicinamento alla Russia dell'altro puzzone Putin...), contavano  anche e soprattutto sul fatto che molti partners europei sono insoddisfatti e minacciano a loro volta dei passi indietro, ed erano pertanto convinti che dopo tanto abbaiare alla fine l'U.E. si spaventasse del pur minuscolo botolo greco, temendo defezioni assai più gravi da parte di ben altre "bestie" nazionali, e deflettesse dai suoi propositi rigoristici, acconsentendo alle irreali proposte del duo Bibì-Bibò, attente solo alla spesa e all'aumento delle tasse e mai al rigore dei conti, ai risparmi e alle riforme vere...
Ebbene, stavolta però l'U.E. non c'è stata ed è venuta a vedere.
E il bluff ateniese si sta rivelando in tutta la sua evidenza...


Una immagine che farà Storia: quella del pensionato che piange, accasciato a terra, dopo che il bancomat gli ha rifiutato i soldi



La Grecia purtroppo ha un debito pubblico assolutamente insostenibile, ben superiore al suo pur marginale P.I.L. nazionale, ha pochissima liquidità in cassa tanto che le banche non danno persino più soldi ai correntisti, ha adottato nel corso di tanti anni una dissennata politica della spesa pubblica, in tema di pensioni e di posti di lavoro, incrementati oltre ogni umana razionalità, speso e spanso a più non posso in nome di un welfare assolutamente insostenibile per un paese di quella grandezza e di una così ridotta capacità manufatturiera.
Eppure tutto questo alla fine lo vorrebbe far pagare a noi.
L'Europa non poteva consentirlo, e proprio per questo ha preteso e pretende un sacco di riforme strutturali di sistema che i veterocomunisti Tsipras e Varoufakis non possono assolutamente garantire perché andrebbero contro il loro elettorato di riferimento.



Però...
Però è anche vero che lo shock indotto da questo referendum potrebbe rivelarsi anche benefico per l'U.E., per la sua governance, per il suo essere al momento solo un'entità monetaria e burocratica, un affamato moloch iperuranico che pretende di decidere sui destini nostri dall'alto di non si sa quali investiture elettorali, visto che il parlamento europeo è al momento solo un costosissimo e inefficiente contenitore di politici di secondo piano che in genere aspirano alla politica nazionale, più che a quella europea, tanto che tutto viene in pratica deciso al di fuori, da non più di due o tre persone, di cui almeno una è sempre tedesca e l'altra quasi sempre francese.
Ma decidere poi cosa, in fondo? Sul formaggio senza latte, sulla lunghezza dei cetrioli, e poi? E poi nulla, abbiamo un'Europa verme politico e nano militare, senza una politica estera e di difesa comune, ma soprattutto senza nemmeno la volontà di sforzarsi di arrivare a questo, che però pretende di invaderci con le sue decisioni centraliste insindacabili, in spregio spesso alla volontà dei singoli paesi che la compongono.
Tranne che non siano i soliti noti, però...
Ecco, non è questa quell'Europa dei popoli che era nei sogni dei suoi magici tre fondatori, Adenauer, De Gasperi, Schumann, soprattutto non è questa l'Europa che piace ormai alla stragrande maggioranza degli stessi Europei...
Quegli stessi Europei che sono poi i primi a vedere (e a sentire sulla propria pelle) quanto lontana dai loro interessi, quanto prona invece agli interessi di pochi paesi, anzi soprattutto di uno, la Germania (con la Francia che si illude di esserle quasi alla pari), quanto inefficiente, costosa, marginale sul piano internazionale, burocratizzata, pletorica, invasiva e soprattutto senza un vero e proprio idem sentire comune, sia QUESTA Europa.
Un'Europa che è dominata dalla Germania (si parla tra il serio ed il faceto addirittura di Quarto Reich), tanto che la proposta avanzata in extremis da Tsipras per evitare il referendum è stata bocciata non da una decisione comune, che forse sarebbe stata favorevole, ma direttamente dalla cancelliera Merkel, da sola, con una prosopopea ed una arroganza francamente insopportabili e che non sono umanamente accettabili, non quando si parla di "Casa condivisa" ed altre simili scempiaggini almeno...

Ma il punto è proprio questo e prescinde sia dal merito della proposta di Tsipras, sia dalle tante colpe della Grecia, sia persino dalla giustezza delle argomentazioni della cancelliera.
Il problema è che la prima cosa che si dovrebbe capire è: CHE COSA E' E/O CHE COSA VUOLE ESSERE L'EUROPA UNITA?
Perchè la verità è che siamo di fronte ad un clamoroso deficit spirituale che trova nella voluta esistenza di una moneta comune introdotta quasi in vitro e nella voluta mancanza di un'autorevole direzione politica EUROPEA, in contemporanea con la voluta cancellazione costituzionale delle radici greche, latine e religiose che sono la base vera, fondante, inclusiva dei popoli europei, le sue ragioni più profonde, quelle che hanno impedito il sedimentarsi di un vero e proprio sentimento europeo condiviso che facesse da collante alle indubbie differenze che ancora dividono tra loro i cittadini dell'U.E.

Non è quindi solo questione di F.M.I. o di B.C.E., della Merkel o di Juncker, di Schauble o di Draghi, di Hollande o di Renzi...La questione è veramente diversa e se vogliamo persino più grave e chiama in causa il nostro voler essere e sentirsi sinceramente Europei, con una leadership forte, istituzionalmente ben definita e non riconducibile ad una sola nazione o ad un solo soggetto, con poteri veri di guida, con una banca europea a forte direzione politica trasparente e chiara, capace di scelte forti di economia dettate però da una linea politica consapevole, frutto di una ben precisa volontà elettorale europea, sul piano economico, militare, politico, con tutto quello che ciò comporta in tema non solo di onori, ma di oneri e soprattutto di responsabilità.
Quella che prevede che ogni decisione abbia una faccia precisa che l'incarni e che questa stessa faccia debba essere sottoposta periodicamente ad un vaglio elettorale da parte del corpo elettorale europeo.
Ecco, forse lo spavento indotto da questo referendum potrebbe portare finalmente proprio a questo, ad una rivisitazione dei fondamenti tarati che sono alla base della precaria,  precarissima costruzione europea attuale, inducendo alla riflessione i non pochi europeisti veri, seri, consapevoli e in buona fede finora costretti sempre a rimanere nei ranghi.
E devo dire che mi piacerebbe se questo strepitoso risultato fosse dovuto al piccolo e orgoglioso popolo greco, anche persino oltre e addirittura contro la volontà dei due pessimi populisti che hanno condotto la Grecia al disastro finale.




Ma alla fine della fiera, quindi, cosa votare?
Mah, razionalmente il cervello mi direbbe di votare NAI, anche perché il pifferaio magico e il suo amico che con la sua aria da figo mediterraneo sembra tanto piacere alle donne hanno annuciato che in tal caso si dimetterebbero, e la cosa non può che farmi piacere.
Ma penso che il cuore e la coscienza, oltre che l'orgoglio nazionale, mi spingerebbero forse a votare OXI, ben consapevole che nessuna delle due soluzioni è la panacea di ogni male e che l'errore è stato consentire che una situazione ben altrimenti gestibile inizialmente sia potuta giungere a questo punto, per la miopia interessata di pochi e l'incoscienza servile di tanti altri.
Compresi tanti maestri di pensiero che vanno per la maggiore e che ancora oggi si permettono di dare lezioni, dall'alto della loro algida pochezza.
Sarà comunque una scelta che, da qualunque parte la si guardi, porterà a tanti morti e feriti, forse neppure in senso solo figurato.
Incrociamo le dita e preghiamo che tutto vada per il meglio.
I sondaggi danno un equilibrio molto instabile tra le due risposte.
Dai Destini dell'Ellade, come tante altre volte nella Storia, dipendono forse quelli dei nostri prossimi anni.
Kalì Tychi, Ellàda. 
Buona Fortuna, Grecia.



Per sapere di più:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/03/crisi-grecia-juncker-se-vince-no-atene-piu-debole-tsipras-al-voto-tranquilli-banche-1-miliardo-cassa/1838538/

http://www.repubblica.it/economia/2015/06/30/news/se_vince_il_si_-117973875/

http://www.corriere.it/economia/15_luglio_02/referendum-grecia-nuovi-sondaggi-si-avanti-il-433percento-no-393percento-3e82062e-207c-11e5-b510-55e71b40db58.shtml 

http://www.corriere.it/economia/15_luglio_03/grecia-sondaggi-crescita-si-tspiras-accordo-si-fara-entro-48-bd5f3946-2165-11e5-be97-5cd583b309bb.shtml

http://www.lastampa.it/2015/07/02/economia/varoufakis-dimissioni-del-governo-se-vincono-i-s-e-moodys-taglia-di-nuovo-il-rating-della-grecia-SIM2V2xodG14wHNT4iO6BI/pagina.html 

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Grecia-Varoufakis-Se-vince-il-si-al-referendum-mi-dimetto-a48b2f72-cd48-42d4-adfd-3bbf6d6e1050.html