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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

venerdì 24 luglio 2015

"Facciamo finta che...Tutto va ben tutto va ben..."


Nel frattempo, ridendo e scherzando, hanno arrestato a Brescia due mangiapane a ufo africani regolarmente residenti in Italia.
Si tratta di un tunisino di 35 anni, tale Lassad Briki di Kairouan, e di un pachistano di 27, Muhammad Waqas, di Gujirat, operaio il primo ed autista il secondo, che tra il lusco e il brusco, tra una preghiera ad Allah ed una maledizione al mondo occidentale (nel quale pure erano apparentemente ben inseriti), inneggiavano alla guerra santa via web e, tra un inchino all'ISIS e una minaccia diretta all'Italia, sproloquiavano tra il serio e il faceto di intenzioni omicide, di conversioni forzose, di proselitismo del terrore e soprattutto di attentati sul caro suolo italico, tra cui, così tanto per gradire, uno alla base dell'aeronautica di Ghedi.
Niente di che, per carità di Dio, i due saranno processati e sperabilmente condannati ad un sano e lungo periodo nelle patrie galere ed immagino espulsi dal paese (ma ci credete sul serio che tutto questo avvenga? Permettetemi di dubitare...), le loro erano probabilmente le solite sparate tipiche di quelli che in gergo vengono definiti "leoni da tastiera", però vedete...
Non è questo il punto.

I vaneggiamenti in rete dei due imbecilli



Il punto è che l'ISIS ormai cerca proprio questo: non essendo probabilmente AD OGGI in grado di organizzare un piano strutturato per attaccare direttamente l'Italia e più in generale il mondo europeo ed occidentale spinge apertamente i più fanatici, disagiati e insoddisfatti degli immigrati presenti nelle nostre lande (magari, anzi meglio ancora, se muniti di cittadinanza italiana) ad attaccare di loro spontanea volontà, coi semplici e poco costosi mezzi che possono mettere in campo, istituzioni, semplici cittadini, chiese, edifici pubblici (e non solo), luoghi del divertimento, tutto quanto insomma faccia riferimento a quell'odiato mondo occidentale in cui magari sembrano anche perfettamente integrati.
Insomma, l'ISIS si pone nei confronti di questi soggetti come un vero e proprio mandante morale (ma in maniera assai più truce e pericolosa dei vari Toni Negri di sessantottina memoria), al massimo "consultivo": magari impartisce loro dei "consigli tecnici" in rete (come costruirsi una cintura esplosiva in cinque semplici mosse, come procurarsi un'arma o un documento falso, a chi rivolgersi per avere delle mappe aggiornate, o dei finanziamenti) ma di per sè non si espone direttamente, pur concedendo il suo "marchio", e nel dargli piena libertà di azione consente a degli autentici "spostati" di sentirsi, al contrario, degli autentici eroi, dando alla loro vita di merda un alone di prestigio che mai avrebbero avuto, a maggior ragione se morissero nel loro intento...
E' ovvio che oltre ai milioni di musulmani per bene presenti in Italia esistono però almeno 50000 "arrabbiati" (e teniamo conto che spesso i neoconvertiti di origine assolutamente italiana sono i peggiori di tutti, e l'abbiamo visto anche recentemente -v. qui- con l'operazione "Martese", che ha riguardato l'intera famiglia di Maria Giulia Sergio, alias Fatima, di cui hanno parlato e parlano tutti i media nell'ultimo mese): ecco, basta pescare tra questi 50.000 dementi un centinaio di quelli "giusti", mica tanti di più, per avere la speranza di fare il botto...

Maria Giulia Sergio (alias Fatima) e famiglia: l'unico musulmano originario era il suo marito albanese (che peraltro sembra  meno "arrabbiato" della moglie)



Sono proprio questi i più pericolosi: spesso insospettabili, di sicuro poco visibili, imprevedibili, non agiscono secondo schemi precostituiti, possono muoversi in qualsiasi momento senza un apparente motivo. 
Certo, spesso sono fessi (ricordate quel libico, Mohamed Game, che praticamente si è scassato tutto e ha perso anche la vista nel tentativo di far esplodere una bomba passando davanti alla caserma dell'esercito di Via Perucchetti a Milano?, v. qui), si fanno scoprire facilmente come questi due bambascioni (l'ansia di autoesaltarsi li spinge spesso a passi falsi clamorosi), sbagliano bersaglio, tutto quello che volete...
Ma su 100 che agiscono ne bastano uno o due che azzecchino tutte le combinazioni giuste per fare il botto...
Ah...Così, lo dico en passant, tanto per precisare, non è cosa sconosciuta che a Ghedi siano presenti alcuni degli ordigni nucleari in dotazione dell'aeronautica italiana (sia pure condivisi in ambito NATO).
Dite che non dobbiamo preoccuparci? 




P.S. A proposito, visto che nel frattempo quattro italiani che lavorano nel complesso di Mellitah sono stati rapiti non si sa da chi (si pensa a milizie rimaste escluse dalla mangiatoia della protezione dei siti ENI, o ai gruppi legati agli scafisti, ma anche a bande di irregolari o semplici criminali comuni, per non parlare dell'ISIS: insomma si brancola nel buio, vah...), che si diceva tempo fa sui rischi gravanti sui nostri giacimenti di gas e petrolio in Libia?
V. QUI.
D'altronde bisogna dire che le nostre forze armate, almeno loro, non stanno certo con le mani in mano: v. QUI.  



Per saperne di più:

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