Ieri nella palestra comunale di Bastiglia, uno dei paesi più colpiti dalla piena del Secchia che ha sconvolto tutta la "Bassa" modenese il 19 gennaio scorso,
è stato dato l'ultimo saluto
a Giuseppe Oberdan Salvioli, il quarantatreenne bastigliese che nel tentativo (riuscito) di portare in salvo col suo gommone quella notte la sua famiglia, suo fratello e due vicini di casa, costretti a fuggire dalle loro case, è stato travolto dalle violentissime acque limacciose del fiume, che nessun argine riusciva più a fermare.
è stato dato l'ultimo saluto
a Giuseppe Oberdan Salvioli, il quarantatreenne bastigliese che nel tentativo (riuscito) di portare in salvo col suo gommone quella notte la sua famiglia, suo fratello e due vicini di casa, costretti a fuggire dalle loro case, è stato travolto dalle violentissime acque limacciose del fiume, che nessun argine riusciva più a fermare.
Il suo corpo è stato ritrovato solo sedici giorni dopo, adagiato in un canale a mezza via tra Bastiglia e Bomporto.
Era un vero e proprio atleta Oberdan, era alto quasi due metri, era prestante, era bello, tanto da essere votato come IL BABBO PIÙ' BELLO D'ITALIA poco tempo fa. Soprattutto era conosciuto in paese da tutti per il suo altruismo e la sua bonomia, oltre che per il suo essere un lavoratore instancabile.
Il suo ultimo gesto prima di scomparire alla vista è stato un sorriso che ha rivolto a suo fratello Massimiliano dopo che quest'ultimo gli aveva detto: "Sei un grande!"
Riposa in pace ora, Oberdan.
Te lo meriti.
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