Allora, mettiamola in questi termini.
Questo tizio di Magistratura Democratica (non ne faccio il nome, gli farei un'inutile, gratuita e del tutto immotivata pubblicità), il direttore del periodico di MD e sino all'anno scorso Procuratore generale a Firenze, che è prorotto in una sorta di filippica antiberlusconiana contro la decisione di affidarlo ai servizi sociali, usando parole, toni e accenti del tutto lontani da quella che dovrebbe essere una corretta visione della magistratura come organo imparziale, oggettivo, lontano dalle diatribe politiche e soprattutto alieno da valutazioni non richieste e anzi del tutto discutibili e inopportune sulle altrui decisioni giudiziarie, A CHE TITOLO HA PARLATO?
No, perché se ha parlato, come credo, da sindacalista allora direi che un'eventuale risposta ad personam da parte di Silvio Berlusconi, nonostante le prescrizioni date dai giudici a quest'ultimo, sia non solo comprensibile ma addirittura dovuta: per rispetto di sé stesso e soprattutto degli elettori (anche di quelli che non lo votano e anzi magari lo schifano, pensate un po'), stante il suo ruolo e l'attuale campagna elettorale in atto, nella quale simili frasi gratuite, intempestive, colme di livore ideologico che sarebbe meglio evitare, se ha un senso la classica espressione "un magistrato deve non solo essere imparziale, ma apparire anche tale", sono assolutamente in contrasto col principio della separazione dei poteri e con le minime esigenze di equilibrio e lealtà istituzionale che devono presiedere ai rapporti tra l'ORDINE giudiziario e il POTERE politico (legislativo+esecutivo), che a differenza dell'altro trae dalla sovranità popolare e non da un semplice concorso il suo titolo di legittimità.
Simili frasi, sia pur lanciate da un oscuro magistrato di provincia in cerca di notorietà che per quanto mi riguarda lascerò volutamente nell'anonimato più totale, sono un intervento a gamba tesa su una competizione elettorale che già di suo appare difficile e piena di incognite, per cui, certo non attendendomi alcuna censura da parte dell'inutile CSM (ma quando mai???), sarebbe quasi auspicabile una presa di posizione forte da parte del Cav (CAV, alla faccia vostra!), visto che tanto gli altri se ne fregano.
Se invece si ritenesse che il tizio ha parlato in veste di magistrato, be' allora mi aspetterei per giusta ragione che siano i suoi stessi colleghi, quelli che hanno deciso la misura alternativa agli arresti domiciliari a favore di Silvio Berlusconi, a sollevare il problema e a denunciare dinanzi al succitato (ma sempre inutile) CSM l'inammissibile intromissione di un altro magistrato in una procedura che non lo riguarda e su cui aveva un solo dovere: STARE ZITTO!
E se il tizio si difendesse dicendo che le sentenze chiunque le può commentare (UN MAGISTRATO NO, non almeno facendo abuso di tale suo ruolo e accusando conseguentemente di delegittimazione chi ne critichi certe prese di posizione, meno che meno nei termini usati da questo qui e pubblicamente, ma lasciamo perdere, siamo all'abc ma ormai da anni l'abc non si sa più cosa sia...) allora Silvio Berlusconi avrebbe agevolmente il medesimo titolo a commentare ad personam nei medesimi termini e coi medesimi toni le cose dette dal direttore del periodico di MD (ma forse costui ha parlato in veste di giornalista? Ma quante cavolo di vesti ha questo qui???)
Io però sono malfidato e sono disposto a scommettere las balotas che nessuno dirà niente, e quindi siamo sempre al solito punto...
Fino a quando, noi Italiani, noi elettori, noi cittadini, saremo disposti a sopportare una simile distorsione della nostra democrazia?
Io però sono malfidato e sono disposto a scommettere las balotas che nessuno dirà niente, e quindi siamo sempre al solito punto...
Fino a quando, noi Italiani, noi elettori, noi cittadini, saremo disposti a sopportare una simile distorsione della nostra democrazia?
In tutti i casi, che il soggetto abbia parlato come sindacalista, come magistrato, come giornalista o come semplice cittadino (ma chi gli darebbe corda, a questo qui, se non specificasse di essere un magistrato?), capite amici miei in che razza di corto circuito istituzionale simili abnormi orientamenti di pensiero abbiano condotto i rapporti tra la politica, il corpo elettorale e la magistratura, finendo per intossicare in maniera al momento irrisolvibile il delicatissimo principio della separazione dei poteri, che va subordinato a quello della sovranità del corpo elettorale, sulla base di elementi puramente ideologici, pregiudiziali e moraleggianti a convenienza (basti vedere le assurde motivazioni tra il savonaroliano e l'invidioso della sentenza barese nel rito abbreviato contro tale Salvatore Castellaneta)?
Lo so che prima o poi questa ubriacatura giustizialista finirà, chissà quando, ma nel frattempo che facciamo?
Bah, francamente non lo so, parlarne come cerco modestamente di fare da questo pulpito qui può essere un modo per far prendere coscienza di simili nequizie, tuttavia per quanto mi riguarda, con tutto il cuore, vi posso dire che in certi casi niente come un bel pernacchione solleva lo spirito.
Quello non ce lo possono impedire: una volta fatto è fatto.
Quello non ce lo possono impedire: una volta fatto è fatto.
E ti senti meglio.
Fonti:
http://www.ilgiornale.it/news/magistratura-democratica-vuole-cav-galera-servizi-sociali-1014469.html
http://www.ilgiornale.it/news/interni/si-avvicina-voto-torna-macchina-fango-1014939.html
Nessun commento:
Posta un commento