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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

sabato 26 aprile 2014

Per dove si esce? Di là?



Mentre quattro debosciati senza Coscienza e senza Onore augurano la morte ai due marò nel corso di uno dei soliti triti e ritriti cortei del 25 aprile che percorrono le nostre città deserte per il ponte, i ministri della difesa e degli esteri, Roberta Pinotti e Federica Mogherini, in un'audizione davanti alla Commissione congiunta Esteri/Difesa di Camera e Senato hanno annunciato l'"Inizio di una fase nuova", con l'avvio di una nuova nota verbale alle autorità indiane, il 18 aprile scorso, la quinta sinora in due mesi, ricevuta da Nuova Delhi il 21, nella quale hanno richiesto l'avvio come prassi diplomatica di un" exchange of views" (scambio di vedute) sulla disputa per la morte dei due pescatori del Kerala e il ritorno dei marò in Italia, fondata sulla tesi dell'immunità funzionale di cui godevano i due militari nell'esercizio della loro attività anti pirateria e sulla conseguente necessità di seguire le norme del diritto internazionale nella controversia in atto con le autorità indiane. 
La Mogherini ha aggiunto al riguardo che "dopo due anni c'è divergenza ancora sulla giurisdizione, come ho potuto constatare anche a L'Aja lo scorso 25 marzo".


Il trio d'attacco Renzi-Pinotti-Mogherini



In caso di risposta negativa o non soddisfacente da parte di queste ultime sarà l'Italia stessa, minaccia la nota, ad avviare ex novo una procedura internazionale che preluda all'arbitrato di fronte ad una Corte internazionale, che escluda quindi definitivamente la giurisdizione indiana dalla valutazione del caso e consenta il rientro in tempi brevi in Italia dei due fucilieri di marina Girone e Latorre, da oltre due anni detenuti in India senza alcuna giustificazione razionale legittima fondata su prove certe, senza nemmeno che sia stato nel frattempo formulato dagli inquirenti indiani alcun capo d'accusa, inquirenti che al contrario hanno invece sempre avuto un atteggiamento "evasivo e dilatorio".






ALLELUJA!
Finalmente si comincia a ragionare, dopo due anni di assoluta latitanza del governo italiano che non solo non ha portato ad alcuno sbocco preciso sul piano giuridico e diplomatico della tragicomica vicenda ma addirittura ha in qualche modo legittimato le tesi indiane sulla giurisdizione di Nuova Delhi sul caso, visto che siamo stati persino capaci di rimandare indietro i nostri due militari, dopo averli riportati qui, come se accettassimo a quel punto il punto di vista indiano, e ne abbiamo pure seguito le kafkiane procedure, tra corti locali, nazionali e suprema, tra ricorsi e appelli alla magistratura e alla stessa politica indiane.
Ci piace però pensare che, come a scopone, alla fine quando si trova in difficoltà anche la diplomazia italiana si abbandoni al classico sistema dello spariglio.
Arriva un momento in cui non c'è altro da fare: si resetta tutto, si buttano le carte sul tavolo e si manda affanculo tutto quello che si era pianificato fino a quel punto!

Una mitica partita a scopone (o era tressette?) passata alla storia











Ed ecco così che rimandiamo in India l'Ambasciatore Daniele Mancini, che pure dopo l'ennesimo sgarbo avevamo richiamato a Roma "per consultazioni" (la classica soluzione spettacolo che adotta uno Stato per far capire ad un altro Stato quanto forte sia l'incazzatura per una certa faccenda che coinvolga entrambi, l'ultimo step diplomatico possibile prima di passare ad altre soluzioni via via sempre più gravi),
Ecco che apprestiamo un collegio di esperti di prim'ordine, legali e diplomatici, che ci conduca alla vittoria nella comunque lunga battaglia giuridico-politica che ci aspetta (i rumors parlano di un grande avvocato americano alla guida di tale organismo).
Ed ecco soprattutto che, FINALMENTE, CON TANTE GRAZIE ED UN CALCIO IN CULO, licenziamo anche il maturo diplomatico italo-svedese Steffan De Mistura, colui che finora da inviato speciale del Governo Italiano ci ha fatto collezionare figuracce in serie persino davanti ai politicanti del Kerala, questi quattro pisquani che con le loro elezioni del cavolo che non si capisce mai quando cacchio comincino ci tengono appesi per i cabasisi con le loro paturnie contro gli Italiani, visto che Italiana, ahinoi, è anche la leader del Partito del Congresso, al potere nel governo centrale indiano ma a forte rischio di caduta in quella regione mai sentita prima dell'India, in cui sembra che a prevalere possano essere i Comunisti.
Gli errori sono stati tanti e la strada è ancora lunghissima, ma, vivaddio, forse qualche spiraglio si comincia finalmente ad intravedere.
Speriamo che questa rinnovata unità d'intenti tra Paese, Governo, Parlamento e Presidente della Repubblica di cui parla la Pinotti, per una volta, porti finalmente ad un risultato concreto.



Liberi






E se proprio vogliono degli Italiani da condannare, gli Indiani, io glielo propongo in via ufficiale: non è che oltre a ridarci indietro i due marò vi prendereste pure quei deficienti dei centri sociali e NO TAV che hanno cantato "Alèèè Aòòòò...A morte i maròòòò..." (il grande Lino Banfi direbbe: "Rima bacieta proprio...") alla manifestazione del 25 aprile di Milano???
Sarebbe uno scambio equo, non vi pare? Noi ci prendiamo due uomini con le p...e voi vi prendete quattro teste di c...
Oh, poi fateci ciò che vi pare, eh... 
Per quanto mi riguarda, potete farne anche pastura per pescare i tonni...
Faccio fatica d'altronde a trovare un utilizzo migliore di questo delle loro inutili vite disadattate...










Per saperne di più:
http://www.corriere.it/esteri/14_aprile_24/caso-maro-l-annuncio-governo-via-procedura-internazionale-31f73eb0-cb82-11e3-b768-8b37958dddda.shtml

http://www.ilgiornale.it/news/milano/25-aprile-coro-vergogna-morte-i-due-mar-1013980.html

http://www.strettoweb.com/2014/04/25-aprile-coro-shock-corteo-milano-morte-i-maro-video/131730/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=25-aprile-coro-shock-corteo-milano-morte-i-maro-video

http://www.analisidifesa.it/2014/04/maro-il-governo-liquida-de-mistura-e-punta-sullarbitrato/





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