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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

domenica 30 marzo 2014

Santità, mi consenta...


Santità, per cortesia, io Le voglio bene, sinceramente, ma stia a sentire questo cretino...
Sono il primo, e basta scorrere questo piccolo blog di periferia per capirlo, ad attaccare la nostra classe politica e dirigente, sono il primo a dire che più si muove e più si scredita giorno per giorno, sono il primo a dire che così non si può andare avanti, che così si corre il rischio che tra la gente, qui in Italia, cominci a serpeggiare l'esigenza di uno che si atteggi come l'Uomo inviato dalla Provvidenza per mandare tutta questa gente a casa, eccetera eccetera, ma...
Ma se Lei, Santità, mi convoca a messa alle 6,00 di mattina oltre 500 politici italiani, di destra, di sinistra e di centro, e me li umilia tutti così, in maniera indifferenziata, dicendo che "corrono il rischio di diventare, da peccatori, corruttori", come se ci fosse dal peccatore al corruttore una sorta di gradino ulteriore di ribrezzo, obbrobrio, empietà, ebbene io non ci sto, e non ci sto per tre motivi:


1) perché il peccato assume mille forme, di cui la corruzione è una tra le tante, e va da chi semplicemente si fa sfuggire, dandosi una martellata sul dito un, mi scusi il termine, "Madonnone", a chi per insane ideologie politiche confinanti col delirio psichiatrico ha sterminato consapevolmente, programmaticamente, burocraticamente, milioni, a volte decine di milioni di essere umani, colpevoli magari di essere semplicemente di idee, razza, religione, orientamento sessuale diverso;

2) perché, stanti così le cose, e fermo restando che mi sembra quasi stupido fare delle classificazioni sulla base della moralità del peccato data le sensibilità diverse che possono insorgere sul tema (sulla sua gravità in quanto tale, ai fini pubblici, basta vedere che cosa e in quale modo si punisca a norma del codice penale),  mi riesce comunque assai difficile pensare che il corrotto, per quanto peccatore indubbiamente spregevole e meschino, sia comunque a prescindere più moralmente spregevole, ad esempio, di un violentatore, di un pedofilo, di un killer mafioso, anche perché non necessariamente il corrotto è uno che sa fare male il suo lavoro e, per quanto colpevole di tale peccato, magari può essere comunque un soggetto che, tra il dare e l'avere, ha dato o da' al bene pubblico più di quanto prenda o abbia preso da corruttore, consentendo magari la costruzione di opere, o il rilascio di autorizzazioni, o lo sblocco di pratiche che magari uno onesto ma incapace non sarebbe stato in grado di fare;

3) soprattutto, però, caro Papa mio, se Tu, proprio Tu, mi fai simili generalizzazioni indiscriminate a carico di una singola, vasta, indeterminata categoria di persone, per quanto assolutamente l'ultima che abbia il diritto di lamentarsi a un certo punto, non ti devi però stupire, amareggiare, arrabbiare se quelli che non ti vogliono proprio bene poi finiscono per mettere Te, proprio Te, e con Te la Tua Chiesa, che è anche la Mia, la Nostra Chiesa, quella seguita dalla grande maggioranza del Popolo italiano, nello stesso calderone indistinto di tutte le polemiche che sappiamo, dallo scandalo dello IOR a quello della pedofilia, dalle accuse di insensibilità su certi temi significativi del nostro tempo (aborto, divorzio, omosessualità, eutanasia) a quella di ipocrisia e sete di potere, senza distinguere tra figli e figliastri, onesti e disonesti, coraggiosi e infingardi, in buona e in mala fede, sinceri e bugiardi, e così via...
Che però è esattamente come hai hai fatto però Te stesso con quelle parole durissime di ieri, che hanno ferito nell'orgoglio tutti i politici, certo, ma soprattutto quelli, di destra, di sinistra e di centro che cercano, dai loro diversi ed egualmente rispettabili punti di vista, di cambiare in meglio le cose dal di dentro (perché stando al di fuori tutti sono bravi). 

Per favore, Santità, lo so che certe cose Le dici col cuore, che anche questo è un motivo per cui Tu piaci tanto alla gente, che forse lo fai perché invece tante volte la Chiesa è stata invece zitta mentre doveva parlare, so tutto questo ma cerca di essere un po' meno ingeneroso, un'altra volta.
Certe cose rimproveragliele in confessionale, a tu per tu con i politici, dille in certe situazioni pubbliche specifiche, per condannare responsabilità certe, identificabili, riconosciute, e tenendo comunque presente che agli occhi di Dio, per chi crede, un pentimento può esserci sempre, anche all'ultimo momento utile di una vita condotta in maniera invereconda, ma non lanciare anche Tu, proprio Tu, certe accuse ingenerose così, un tanto al chilo...
C'è chi non se lo merita questo, sai?
E non sono pochi.
Affatto...
Con Sincera Reverenza,
il Tuo Devotissimo
Forcone del Diavolo (e lo so, mi chiamo così, che ci vuoi fare...)

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