Pagine

Diavolo che scrive al pc

Diavolo che scrive al pc
Tic tic tic tic tic tic

domenica 23 marzo 2014

Luca e Paolo come Salvatore e Massimiliano?


I due comici Luca (Bizzarri) e Paolo (Kessisoglu) -per inciso, mi piacciono molto- hanno preso un po' in giro i nostri due sfortunati marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone facendosi fotografare su twitter in divisa e con la frase d'accompagnamento che leggete:"...nel frattempo, a Nuova Delhi..."

Credo che un certo tipo di comicità, di satira, politica e di costume, abbia il diritto di essere "cattiva", "inopportuna", finanche "sgradevole" talvolta, purché si rivolga con equidistanza in tutte le direzioni, o si sforzi almeno di farlo, e tenga comunque presente che, nonostante tutto, c'è un rispetto immanente per le persone che non deve mai venire meno.
Spero che i due comici, che stanno registrando un nuovo programma, del quale l'imitazione dei due sfortunati soldati sembra sia uno dei temi portanti della seconda puntata di prossima trasmissione, si ricordino di tutto questo: Salvatore Girone e Massimiliano Latorre sono comunque due semplici militari italiani, colpevoli solo di aver obbedito agli ordini ricevuti, due persone detenute illegalmente a migliaia chilometri di distanza, sulla base di prove taroccate, discutibili e quando va bene comunque molto labili, e sottoposte a un procedimento infinito, su basi giuridiche assai fragili, lontani dalle compagne, dai figli, dalle famiglie e dagli amici.
Non si sono cercati loro la notorietà, sono stati semplicemente scelti dal Destino, loro e i loro cari, per subire una prova così tremenda, che comunque vadano le cose rimarrà per sempre nel loro ricordo, in quello delle rispettive sfere familiari e nella memoria collettiva nazionale.
Non si meritano comunque gli sberleffi che eventualmente dedicherete loro, cari Luca e Paolo, ma se proprio volete farli, fatelo con classe e con leggerezza, non andate oltre un certo limite, abbiatene rispetto insomma, tenete sempre presente quanto dolore e quanta sofferenza albergano ora nel loro cuore e in quello di chi gli vuole bene.

In un momento in cui ancora non si sa dove queste interminabili indagini possano condurre, tra un rinvio e l'altro del processo che riguarda i due fucilieri, mentre il Partito Comunista del Kerala accusa le autorità governative indiane di totale accondiscendenza verso le ragioni italiane (!!!), e mentre lo stesso Ministro della difesa Antony spinge invece l'amico Governatore del Kerala, Oomen Chandy, del suo stesso partito, in difficoltà per la defezione di un esponente locale (passato armi e bagagli all'opposizione di estrema sinistra causando la perdita della fragilissima maggioranza governativa nel Parlamento locale) a spingere affinché si trovi il modo di incastrare con le buone o con le cattive i due militari italiani, continuano ad aumentare le conferme sull'assurdità, faciloneria e assoluta malafede con cui sono state condotte le indagini, mettendo in mezzo tutti: la guardia costiera, la capitaneria di porto, la polizia, i periti necroscopici, quelli balistici, il governo centrale, quello locale, le varie magistrature a tutti i livelli, fino alla Corte Suprema di Nuova Delhi, i ministeri della giustizia, degli interni, degli esteri...
Un putrido e maleodorante acquitrino nel quale sguazzano con offensiva voluttà tutti coloro che, per mere ragioni politiche, ideologiche, pregiudizialmente favorevoli alla tesi accusatoria per i più svariati motivi, in India ma anche in Italia, se ne fregano della Verità e delle evidenze che più si va avanti più appaiono sempre più univocamente a favore dell'innocenza dei due militari.

Leggete l'articolo che vi linko al termine di questo pezzo, tratto dal benemerito QELSI Quotidiano di sabato 22 marzo 2014, leggete le cose che ho scritto in precedenza su questo tema e che raggruppo anche nell'apposita pagina IO STO COI MARO', con le relazioni che puntualmente allego, fatte da tecnici esperti, e credo che anche la persona più convinta della colpevolezza dei due marò non potrà, se dotata di una chiara onestà intellettuale, non concordare quanto meno sulle modalità estremamente discutibili con cui sono state condotte le indagini e sulla vaghezza ed inaffidabilità delle prove portate a supporto.
Una persona corretta e responsabile non potrà nemmeno non valutare come l'operato delle autorità politiche indiane sia stato quanto meno irrispettoso delle norme internazionali nei confronti di una nazione amica come l'Italia, così come non ci si può nemmeno nascondere che l'atteggiamento di quelle italiane sia stato nella migliore delle ipotesi ondivago ed eccessivamente prono alla soperchieria indiana.
Quando le stesse note ufficiali della guardia costiera indiana confermano gli orari e le dinamiche dei fatti come indicati dalla nave italiana e pienamente coerenti non solo con le tesi da sempre propugnate dalla difesa dei due marò, ma persino con altri dati provenienti da più fonti convergenti, quando si verifica senza ogni dubbio che i proiettili sparati non sono di quelli in dotazione dei due fucilieri, quando lo stesso referto balistico dà assolutamente torto alle ricostruzioni colpevolistiche nei confronti dei due militari italiani, e si cerca disperatamente di trovare una scappatoia qualunque pur di giungere a condannare degli innocenti (come la pretestuosa chiamata in causa dei mitragliatori ARX 160 ancora allo stato sperimentale), quando vengono visibilmente alterati dei documenti ufficiali, subornati dei testimoni chiave, etc. be', in tutta sincerità non si può non pensare che Salvatore Girone e Massimiliano Latorre siano innocenti.

Ecco perché da questo modesto blog di periferia, una voce senza alcuna pretesa di essere veramente sentita ma che farà tutto quanto le sarà possibile perché lo sia, Il Forcone del Diavolo continuerà la sua battaglia su questa vicenda kafkiana, affinché le ragioni della Civiltà giuridica e della Verità storica si affermino, senza se e senza ma, e i due nostri militari ne escano fuori con Dignità di soldati ed Onore di uomini entrambi immacolati, come meritano. 

Capite, Luca e Paolo, perché c'è poco da ridere, qui? Perché non è giusto prendere in giro i due militari italiani?
Non so se leggerete queste mie riflessioni, credo proprio di no, nemmeno ne saprete l'esistenza immagino, ma quanto mi piacerebbe se certe domande, al momento delle critiche che avete ricevuto quando avete postato quella foto, ve le siate poste anche voi per poi darvi, chissà, magari, delle risposte anche solo in parte sovrapponibili a quelle che mi sono dato io.
Sarebbe già qualcosa, credetemi.
In bocca al lupo per il vostro programma, ragazzi.



  

Nessun commento:

Posta un commento