Pagine

Diavolo che scrive al pc

Diavolo che scrive al pc
Tic tic tic tic tic tic

giovedì 31 maggio 2018

Il nuovo Governo è pronto


Il Presidente del Consiglio incaricato Prof. Avv. Giuseppe Conte, sciolta la riserva,  ha già comunicato la lista dei Ministri del nuovo Governo.
Vicepremier: 

1) Matteo Salvini (LEGA), Ministro degli Interni.
2) Luigi Di Maio (5 STELLE), Ministro del Lavoro, dello Sviluppo e delle Politiche sociali.
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: 
Giancarlo Giorgetti (LEGA).


Ministri:
1) Economia: Giovanni Tria (LEGA).


2) Esteri: Enzo Moavero Milanesi.
3) Giustizia: Alfonso Bonafede (5 STELLE).

4) Politiche Comunitarie: Paolo Savona.
5) Rapporti col Parlamento e democrazia diretta: Riccardo Fraccaro  (5 STELLE).

6) Pubblica Amministrazione: Giulia Bongiorno (LEGA).
7) Affari regionali: Erika Stefani (LEGA).

8) Sud: Barbara Lezzi (5 STELLE).
9) Famiglia e disabili: Lorenzo Fontana (LEGA).
10) Difesa: Elisabetta Trenta (5 STELLE).
11) Politiche agricole: Gian Marco Centinaio (LEGA).
12) Infrastrutture: Danilo Toninelli (5 STELLE).
13) Istruzione: Marco Bussetti (LEGA).
14) Beni culturali: Alberto Bonisoli (5 STELLE).
15) Salute: Giulia Grillo (5 STELLE).
16) Ambiente: Sergio Costa.


Il Governo giurerà domani alle 16,00.





Che Dio ce la mandi buona.
Confido in Salvini.
D'altronde dice che va sempre in giro col Rosario...



HABEMUS IMPERIUM, FORTASSE


Abbiamo il governo, forse.
Sembra che finalmente ci siamo.
Dopo 88 giorni dalle elezioni, forse (e ripeto forse, perché qui ogni giorno ce n'è una nuova), siamo arrivati alla quadra finale.
Tutto è nato, a mio parere, da un gravissimo errore tutto e solo politico, quando il Presidente della Repubblica, peraltro di per sé degnissima e stimabilissima persona,  ha inteso escludere pregiudizialmente la coalizione di centro-destra in quanto tale, sia pure a chiara guida leghista, dal tentare in via prioritaria la costruzione del nuovo governo, come pure la pur sconclusionata legge elettorale in vigore, il malefico Rosatellum, in qualche modo gli indicava.
Certo, è innegabile, quello che poteva scaturirne sarebbe stato un governo chiaramente destrorso e sovranista, ma comunque con una buona componente centrista e non avversa all'U.E. (F.I., il cui candidato premier, Tajani, ricordiamolo bene, è persino l'attuale Presidente del Parlamento europeo!): e che nel cercare di trovare in aula i voti mancanti avrebbe avuto comunque buone chanches di trovare quelle poche decine di parlamentari più nelle file dei partiti filo-europei che tra i grillini o altri scettici...

mercoledì 23 maggio 2018

Ora basta!




Direi che se l'Europa che si sta palesando davanti ai nostri occhi è veramente quella dei Macron e dei Junker, e non ho dubbi che sia così, diventa un nostro preciso dovere morale e civile, e lo dico da moderato (che però si è rotto le palle), quello di mandarla pacatamente e serenamente affanculo!