Tutta questa gente qui era presente domenica sera alla canonica della Parrocchia dello Spirito Santo, a Modena (il sito ufficiale della Parrocchia lo trovate QUI, la pagina Facebook invece QUI).
Oltre quattrocento persone, non c'erano più posti a sedere, tutta gente attenta, concentrata, silenziosa, tutta gente che si era data convegno lì per un motivo.
Oltre quattrocento persone, non c'erano più posti a sedere, tutta gente attenta, concentrata, silenziosa, tutta gente che si era data convegno lì per un motivo.
Il motivo di tutta questa ressa?
Be', molto semplice: in fondo, sulla sinistra, seduto al banco accanto al moderatore Andrea Zambrano, giornalista de La Gazzetta di Parma e autore di un bella biografia sul Beato Martire Rolando Rivi (v. QUI), potrete vedere il notissimo giornalista cattolico Antonio Socci, editorialista per il Giornale, per il Foglio, per Panorama, ora per Libero, direttore della Scuola superiore di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia, già vicedirettore di RAI 2, autore di numerosi saggi dalla forte vis polemica contro certe prese di posizione del cattolicesimo ufficiale, ma al contempo così visibilmente ispirati dall'Amore per Cristo e per la Verità.
Ebbene, Socci era presente domenica sera per presentare la sua ultima fatica letteraria, un libro che l'intellighentija ufficiale tende a obnubilare, dal titolo NON E' FRANCESCO (v. QUI).
Io non sono un cattolico bigotto, lo sapete, ve l'ho detto tante volte, lo scrivo sin dalla descrizione iniziale del mio blog, ma non sono nemmeno così cieco e stolto dal non vedere la deriva estremamente pericolosa che sta prendendo ultimamente la Cattolicità.
Questo a mio avviso per un motivo ben preciso: le giuste istanze rivolte DA TUTTI (anche da me) alla Chiesa perché si apra maggiormente a certe problematiche da sempre "scomode", un certo senso di colpa per determinate mancanze estremamente gravi compiute nel passato e con forti ricadute anche nel presente (penso ai giochi sporchi condotti dallo IOR, penso allo scandalo pedofilia, penso a certi ignobili atteggiamenti di complicità intrattenuti con dittature le più sanguinarie, magari di diverso colore ma comunque accomunate dalla crudeltà e dall'iniquità), la volontà di pace sempre e comunque sbandierata a destra e manca anche dalle più alte gerarchie ecclesiastiche, fino al punto di stemperare il messaggio più puramente cristiano in un più blando fervore solidaristico di stampo umanitario, hanno portato però a uno stravolgimento totale del significato del Cattolicesimo oggi.
Il Cattolicesimo, ne prendano atto tutti quanti, è Verità Rivelata, Non negoziabile, e Assoluta...
La Chiesa non deve SEGUIRE e ADEGUARSI al Mondo, ma il suo compito è INDIRIZZARLO secondo quella che è la sua Missione.
Il che non significa ovviamente condannare e punire senza pietà chi professa una religione diversa, o non ne professa alcuna, o perseguitare i peccatori, ci mancherebbe altro, significa comprenderli, significa amarli come e più degli altri (ma chi è che non pecca? cosa c'è di più umano del peccato? del dubbio? dell'errore? dell'ignoranza?), significa ritenerli sempre e comunque parte integrante e vivissima della Chiesa, se battezzati, e comunque del Creato, da ascoltare, da consigliare, da sostenere nelle loro umane fragilità, senza giudicarli sulla base di meri pregiudizi e luoghi comuni, (quando Gesù dice "Ama il prossimo tuo come te stesso" è QUESTO che intende dire, e non conta che il "prossimo" sia religioso o ateo, cattolico o buddista, etero o omo), MA SENZA STRAVOLGERE I DOGMI, SENZA MISTIFICARE LE PAROLE DI CRISTO, SENZA INVENTARE COSE CHE QUEST'ULTIMO NON HA MAI PREVISTO, IPOTIZZATO, DETTO!!!
Chi vuol far parte della Chiesa deve accettare certe cose, altrimenti, molto semplicemente, non ne fa parte.
Punto.
E questo qualcuno sembra non averlo bello chiaro.
E questo qualcuno sembra non averlo bello chiaro.
Giusto che lo Stato prenda le sue decisioni in autonomia (mica l'ho detto io, "Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio", e in un'epoca tra l'altro in cui un Capo di Stato era giocoforza anche un Capo religioso...), perché il cittadino in quanto tale può essere cattolico, ebreo, musulmano, protestante, induista, ateo, persino politeista o seguace di Osiride, ma le finalità dello Stato sono ben più limitate di quelle della Chiesa.
Non si può quindi pretendere che la Chiesa ritenga matrimonio quello tra due omosessuali o dia eguale benedizione alle coppie non sposate rispetto a quelle sposate o accetti senza dire beo i rapporti prematrimoniali, la contraccezione, etc.
Può piacere o non piacere, ma le regole del Cristiano e in particolare del Cattolico sono altre, e non sono revocabili a capocchia visto che a redigerle è stato il Signore e nessuno, nemmeno il Papa, può cambiarle.
Può piacere o non piacere, ma le regole del Cristiano e in particolare del Cattolico sono altre, e non sono revocabili a capocchia visto che a redigerle è stato il Signore e nessuno, nemmeno il Papa, può cambiarle.
Altra cosa, evidentemente, è mediare il tutto, anche alla luce tipica del Cristianesimo del sentirsi FRATELLI GLI UNI CON E PER GLI ALTRI, con la Comprensione, la Misericordia, la Pietà, il Pentimento attuato mediante lo strumento della Confessione, nell'ambito di quel Libero Arbitrio che solo la Religione cristiana, tra tutte quante, riconosce a favore dell'uomo, tenendo conto che anche laddove ci siano situazioni che l'uomo non può sanare, e ogni prete è un uomo, persino il Papa lo è, interviene la Bontà Divina, che conosce perfettamente tutte le nostre limitatezze ed iniquità e sa guardare sempre nel Cuore di ognuno di noi.
Ma se la Chiesa insiste a prescindere ad assolvere tutti per partito preso, a sminuire il valore dei Sacramenti, consapevolmente o meno, ad annacquare il suo messaggio, a tramutarlo in un generico empito di carità indistinta, senza più ancorarlo a ben precisi principi fondanti, che sono in fondo sempre gli stessi, sia pur variamente declinati nel corso del tempo, finisce col perdere la sua ragione di essere, col dimenticare la sua Missione di Conversione alla Vera Fede, ché QUELLA è la sua unica, indifettibile essenza.
E' per QUELLA missione che, per il credente, Dio ha mandato Suo Figlio in terra per subire questa cosa terribile, che però, da simbolo di orrore e crudeltà, è divenuta simbolo di Pace e Fraternità Universale.
Se la Chiesa per andare incontro a un certo abbrivio populista di facile consenso eppur di sì terribili conseguenze per la sua stessa sopravvivenza terrena finisce per abbandonarsi alle mode dell'anticonformismo più conformista, per avere il plauso interessato di chi la combatte o comunque non la segue, può darsi che ottenga il risultato di essere portata in palmo di mano da costoro, che continueranno però a combatterla e a non seguirla, visto che sarà Lei a seguire loro e quindi a dargli sostanzialmente ragione, ma finisca col confondere e poi perdere chi invece si rispecchia e vuole continuare a rispecchiarsi nei suoi tradizionali insegnamenti, che durano ormai da duemila anni.
Se la Chiesa lascia i cristiani del Medio Oriente, dell'Africa, dell'Asia profonda nelle mani di chi li tortura, li uccide, li perseguita, li depreda senza fare nulla per impedirlo, ed anzi per un malinteso spirito di tolleranza spinto fino all'estremo dell'autodistruzione insiste addirittura nel ricercare a tutti i costi convergenze le più incredibili su punti che non possono essere sfiorati da alcun dubbio, teologico, morale, scientifico persino, non solo con le altre confessioni cristiane, che già sarebbe un grossissimo problema, ma persino con religioni totalmente diverse, come quella musulmana ad esempio, non siamo più nemmeno in presenza di una sorta di Ecumenismo al ribasso, siamo piuttosto all'abbandono della propria Missione quando non al vero e proprio Sincretismo religioso, quello che ha portato alla morte Roma e la sua civiltà: perché va bene la Tolleranza, va bene la Comprensione, va bene la Reciproca Accettazione, va bene la Ricerca continua di Percorsi comuni per vivere insieme la propria diversità religiosa in pace e serenità, nel fine ultimo della Umana Convivenza, ma un conto è questo, un altro è lo sbracamento totale sui Valori, sulle Idee, sui Dogmi, sui Riti, sulle Liturgie, sulle Tradizioni millenarie su cui poggiano le fondamenta della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
E qui non si tratta di essere cattolici fondamentalisti o tiepidi, praticanti o meno, lefebvriani o ortodossi.
Si tratta di essere Cattolici e basta.
Né più, né meno.
E orgogliosi di esserlo.
Per carità, tutto questo avverrebbe con le migliori e più buone intenzioni di questo mondo, chi lo nega, ma all'atto pratico cosa se ne otterrebbe, se non la morte del Cattolicesimo?
Perché, sia ben chiaro, una religione che sopravvivesse dopo simili sommovimenti potrebbe anche continuare a chiamarsi Cattolica, ma lo sarebbe solo di nome, non di fatto.
Non più, ormai.
Una cosa che può andare bene a tanti, lo so, e che magari può essere anche Destino che accada, ma sinceramente una cosa che io, da Cattolico imperfetto, peccatore e assolutamente inadeguato, educato in un certo modo, cresciuto con certi Valori, NON ACCETTO, e come me, credo, tanti altri, tanto più se a farsene portavoce sono persino i più Alti Rappresentanti delle Gerarchie Ecclesiastiche, quelli che invece dovrebbero essere i più Sacri Custodi e Garanti del Cattolicesimo, a partire da chi è il Vicario in Terra del Cristo Risorto.
E' forse eresia, quello che sto dicendo qui? E' forse bestemmia? E' forse passibile di scomunica?
Be', se è così allora merito la scomunica, perché nella mia serena coscienza e buona fede di cattolico inquieto mi sento pienamente nella ragione a pensare così, fino a quando non mi si convincerà sinceramente del contrario, e non posso certo mutare il mio pensiero solo perché qualcuno me ne vuole imporre a forza uno che non mi appartiene, né se lo facessi d'altronde sarei comunque meritevole di perdono, visto che sarei del tutto insincero e queste cose, dentro di me, Iddio le vede, e non potrebbe che punirmi comunque, se veramente fossi in fallo.
Ma perché ho detto tutto questo?
E' presto detto.
Perché gran parte di queste obiezioni sono fatte proprie da Antonio Socci e ribadite nei suoi libri, a maggior ragione nell'ultimo, NON E' FRANCESCO; quello che ha presentato l'altra sera, e che nonostante tutti i tentativi di silenziarlo sta riscuotendo un enorme successo proprio perché certe tesi, certe argomentazioni, certe obiezioni, al di là del fatto che si possa essere d'accordo o meno con esse, in tutto o anche solo in parte o magari per niente (io personalmente non riesco a seguirlo totalmente, e gliel'ho detto di persona a fine incontro, mentre autografava le copie del suo libro, nella sua tesi sulla possibile nullità dell'elezione di Papa Francesco, ragionando proprio nei termini giuridici da avvocato che mi sono propri, anche se non esperto in materia di leggi canoniche) sono comunque ben presenti nelle teste e nei cuori di moltitudini di sinceri fedeli.
Persone che magari mai avrebbero pensato un giorno (come capita a me), rimanendone atterriti, di scoprirsi a sussurrare, tra sé e sé: "Io questo Papa troppo piacione e gaffeur sulle questioni di Chiesa non riesco a capirlo, potrei mai trovarmi un giorno a non seguirlo più???"
Tanto più quando in realtà, in questo momento, i Papi sono DUE, entrambi nel pieno delle loro facoltà e perfettamente consapevoli del loro ruolo...
Come preconizzato dalla Beata Anna Katharina Emmerich, canonizzata il 3 ottobre 2004 da Karol Woytila, citata dallo stesso Socci nel libro in questione, in un contesto di disordine teologico, valoriale e morale che colpisce in pieno anche e soprattutto la Chiesa, come ricordato nella Visione del 13 ottobre 1884 di Papa Leone XIII, il grande autore dell'Enciclica De Rerum Novarum, ma anche nelle QUATTRO profezie della Madonna di Fatima e nei dieci segreti di Medjiugorije, elementi, dati ed esperienze tutti menzionati con ampio apparato documentale e bibliografico in questo e in altri saggi dell'autore.
Io qui di Papi ne vedo due... |
Ci si deve credere? Non ci si deve credere? Vanno accolti con scetticismo, con irrisione, con totale adesione?
Io non lo so, so solo che si tratta di questioni finora mai affrontate seriamente dalla Chiesa e da questa spesso volontariamente lasciate accuratamente marcire nel dimenticatoio, salvo in genere intervenire sempre con estremo ritardo e penosa ponderazione a rimetterle lei stessa in circolo, più che altro quando la loro evidenza si appalesa in maniera così forte e straripante da imporre giocoforza la sua interpretazione delle cose, anche se più con l'intento di circoscrivere, "sopire, chetare", che di cercare la Verità.
Ricordate...? |
C'è un problema, però.
Che ora la gente non si accontenta più, che ora la gente vuole sapere sul serio, che ora non basta più dire "Questo va bene", e "Questo non va bene".
I credenti ora vogliono essere illuminati, non sedati con argomentazioni pretestuose o arzigogolate che sembrano dire tutto e non dicono niente, né tacitati con petizioni di principio che vanno prese per oro colato senza che possano essere nemmeno chiosate, o peggio ancora trattati da minus habens, come accadeva con le plebi di una volta, ritenute incapaci di intendere e di volere e quindi facilmente suggestionabili dalle idee che a certo clericume non vanno bene...
E' curioso come per costoro l'Ansia di Verità dei cristiani più sinceri stia meno a cuore evidentemente delle visioni modaiole di certi circuiti intellettuali assolutamente estranei, lontani e persino ostili alla Chiesa, tutte nel segno di un Relativismo di Valori e di Idealità che allora renderebbe a questo punto del tutto superflua l'esistenza stessa della Chiesa, se non con una mera funzione, diciamo, di organizzazione delle coscienze a seconda delle personali preferenze di ognuno di noi (basti vedere i commenti incredibili che si possono leggere qui sotto...), e questo a prescindere dall'effettiva volontà di chi si imbarchi in tali compagnie...
E' curioso come per costoro l'Ansia di Verità dei cristiani più sinceri stia meno a cuore evidentemente delle visioni modaiole di certi circuiti intellettuali assolutamente estranei, lontani e persino ostili alla Chiesa, tutte nel segno di un Relativismo di Valori e di Idealità che allora renderebbe a questo punto del tutto superflua l'esistenza stessa della Chiesa, se non con una mera funzione, diciamo, di organizzazione delle coscienze a seconda delle personali preferenze di ognuno di noi (basti vedere i commenti incredibili che si possono leggere qui sotto...), e questo a prescindere dall'effettiva volontà di chi si imbarchi in tali compagnie...
E infatti, ecco, puntuale, la "scomunica", per ora solo, come dire, logistica e, diciamo così, culturale della Curia Arcivescovile della Diocesi di Modena e Nonantola, che vi pubblico sotto, nella sua versione integrale.
COMUNICATO DELLA CURIA ARCIVESCOVILE.
UNA PRECISAZIONE DOVEROSA
In merito all’iniziativa promossa dal Nuovo Emporio Cattolico Totus Tuus di presentare il libro “Non è Francesco” di Antonio Socci presso i locali della parrocchia dello spirito santo, la diocesi di Modena Nonantola prende decisamente le distanze dalle tesi e dalle argomentazioni che l’autore propone e giudica grave che siano stati messi a disposizione degli ambienti di una parrocchia della diocesi per esporre opinioni che tendono a creare confusione e fomentare disorientamento tra i fedeli.
UNA PRECISAZIONE DOVEROSA
In merito all’iniziativa promossa dal Nuovo Emporio Cattolico Totus Tuus di presentare il libro “Non è Francesco” di Antonio Socci presso i locali della parrocchia dello spirito santo, la diocesi di Modena Nonantola prende decisamente le distanze dalle tesi e dalle argomentazioni che l’autore propone e giudica grave che siano stati messi a disposizione degli ambienti di una parrocchia della diocesi per esporre opinioni che tendono a creare confusione e fomentare disorientamento tra i fedeli.
Ecco, abbiamo qui un esempio perfetto di ciò che si diceva sopra...
Qui abbiamo una Diocesi, quella di cui il sottoscritto fa parte, che nel tempo ha accettato senza colpo ferire (mi piacerebbe dire VOLUTO, ma lascio il beneficio del dubbio) che all'interno delle sue parrocchie accadesse di tutto, si presentassero libri, si tenessero conferenze, si invitassero personalità, si svolgessero veri e propri comizi, iniziative, feste, celebrazioni che nulla avevano di religioso e inneggianti semmai a tematiche, problemi, tesi, opinioni assolutamente lontani dal pensiero cristiano comunemente inteso, dall'aborto al divorzio, dall'eutanasia all'eugenetica alla celebrazione di preghiere collettive di altre religioni, dalla droga libera al favore per ben precise ideologie politiche, contro il Puzzone, contro chi si opponeva e si oppone a certo andazzo politico locale, eccetera eccetera.
Nulla di male, per carità di Dio (insomma...), visto che in Italia c'è libertà di opinione, c'è democrazia, c'è tolleranza, ma comunque poco opportuno, se certe prese di posizione vengono ospitate in certe sedi ben precise, in cui altri sono i temi, i Valori, le idealità che dovrebbero essere discussi, e ben diversi i toni in cui tali discussioni dovrebbero avvenire.
Se poi addirittura si vengono a censurare le iniziative a favore di chi, cattolico (non necessariamente praticante, come non lo è il sottoscritto), vuole semplicemente CAPIRE, e a censurarle sulla base di un vecchio luogo comune, la solita frase fatta di chi ha paura delle opinioni altrui, SOPRATTUTTO QUANDO SA CHE CORRONO IL RISCHIO DI COLPIRE NEL SEGNO, quella per cui certe idee "tendono a creare confusione e fomentare disorientamento tra i fedeli", come se questi ultimi fossero dei deficienti incapaci di articolare un pensiero proprio be', allora proprio non ci siamo, allora vuol dire che si sta passando il limite, allora vuol dire che certi timori non sono semplicemente degli urli alla luna...
Allora vuol dire CHE BISOGNA AVERE PAURA SUL SERIO!!!
Allora vuol dire CHE BISOGNA AVERE PAURA SUL SERIO!!!
Assume perciò un Altissimo Valore Morale, Civile e anche Culturale, un vero Inno alla Libertà di Coscienza nel clima di plumbeo conformismo in cui si vogliono rigettare certi fondamenti alla base del Cattolicesimo, le parole scritte in replica al delirante comunicato della Diocesi di Modena e Nonantola dal Parroco dello Spirito Santo, Don Giorgio Bellei, che vi trascrivo di seguito, traendole dalla pagina ufficiale su Facebook della sua Parrocchia.
Il Parroco assicura che terrà nel debito conto il comunicato, e questo perché i locali parrocchiali non sono suoi , ma soltanto da lui amministrati. E questo farà senza esprimere un giudizio sui contenuti del messaggio né sulla sua verità. Chi lo ha emesso ha l’autorità per farlo e questo deve bastare.
Continuerà però a segnalare, come ha sempre fatto, gli incontri, conferenze, insegnamenti teologici o liturgici, celebrazioni non rispettose delle regole e della verità dei segni, che trovano generosa ospitalità in locali ecclesiastici e i libri di autori avversi alla Chiesa che fanno bella mostra di se nelle librerie cattoliche, nella speranza che altri comunicati chiarificatori arrivino.
Si premurerà di fare avere registrazione della conferenza, affinché si possa giudicare sul suo contenuto eventualmente eterodosso.
Ricorda che per tutto il tempo della inagibilità della Chiesa di S. Bartolomeo a causa del terremoto egli e non altri ha messo a disposizione un ampio e bel salone per la divina liturgia (S.Messa) degli Ortodossi Rumeni i quali hanno del Papato una considerazione negativa e ben diversa da quella di Antonio Socci. Ma come si sa le critiche degli acattolici sono politicamente corrette e quindi buone. Quelle dei cattolici, anche se espresse in modo da non offendere la dottrina del Primato, sempre malvagie.
Fa notare che nel libro di Papa Francesco “Interventi e conversazioni con i giornalisti” edito recentemente dalla editrice vaticana si leggono nell’intervista a Scalfari pubblicata su Repubblica il 13 luglio 2014 queste precise parola del Papa: “ Se una persona sceglie il male perché è sicura che da esso deriverà un bene, dall’alto dei cieli queste intenzioni e le loro conseguenze saranno valutate: Non possiamo dire di più, perché non sappiamo di più”
Sembrerebbe che basti affermare che si vuole fare del bene perchè la imputazione cambi. Sono sicuri gli estensori della nota, alla luce di queste strane parole che anche gli organizzatori non volessero fare del bene? Se invece le ritengono destabilizzanti e non usabili come giustificazione dovranno ammettere che il disorientamento dei fedeli non deriva solo dalla conferenza in questione.
Continuerà però a segnalare, come ha sempre fatto, gli incontri, conferenze, insegnamenti teologici o liturgici, celebrazioni non rispettose delle regole e della verità dei segni, che trovano generosa ospitalità in locali ecclesiastici e i libri di autori avversi alla Chiesa che fanno bella mostra di se nelle librerie cattoliche, nella speranza che altri comunicati chiarificatori arrivino.
Si premurerà di fare avere registrazione della conferenza, affinché si possa giudicare sul suo contenuto eventualmente eterodosso.
Ricorda che per tutto il tempo della inagibilità della Chiesa di S. Bartolomeo a causa del terremoto egli e non altri ha messo a disposizione un ampio e bel salone per la divina liturgia (S.Messa) degli Ortodossi Rumeni i quali hanno del Papato una considerazione negativa e ben diversa da quella di Antonio Socci. Ma come si sa le critiche degli acattolici sono politicamente corrette e quindi buone. Quelle dei cattolici, anche se espresse in modo da non offendere la dottrina del Primato, sempre malvagie.
Fa notare che nel libro di Papa Francesco “Interventi e conversazioni con i giornalisti” edito recentemente dalla editrice vaticana si leggono nell’intervista a Scalfari pubblicata su Repubblica il 13 luglio 2014 queste precise parola del Papa: “ Se una persona sceglie il male perché è sicura che da esso deriverà un bene, dall’alto dei cieli queste intenzioni e le loro conseguenze saranno valutate: Non possiamo dire di più, perché non sappiamo di più”
Sembrerebbe che basti affermare che si vuole fare del bene perchè la imputazione cambi. Sono sicuri gli estensori della nota, alla luce di queste strane parole che anche gli organizzatori non volessero fare del bene? Se invece le ritengono destabilizzanti e non usabili come giustificazione dovranno ammettere che il disorientamento dei fedeli non deriva solo dalla conferenza in questione.
Un comunicato, come si può agilmente comprendere, ligio, com'è giusto, al Dovere dell'Obbedienza che si deve da parte di ogni Parroco all'Autorità Superiore incarnata pro tempore dall'Ordinario Diocesano, ma al contempo permeato da una Dignità, da un'Umiltà, da una Misericordia e da uno Spirito di autentico servizio verso la Verità IN CRISTO che francamente in molti sembrano aver perso.
Se mai l'hanno avuto.
Soprattutto nelle Stanze In Alto.
Soprattutto nelle Stanze In Alto.
Ma io non sono né prete, né teologo, la mia voce è la semplice voce di un cristiano inquieto, e impaurito, che fatica ormai sempre più spesso a riconoscersi in certe prese di posizione, volute o meno che siano, in certi atteggiamenti, in certi gesti, senza avere la pretesa di convertire nessuno, quindi posso essere più libero nelle mie espressioni e nei miei sentimenti.
Le condizioni di salute dell'Arcivescovo Antonio Lanfranchi non sono propriamente tra le migliori, lo sappiamo, e di questo mi dispiaccio molto: spero che anche grazie alle preghiere dei fedeli modenesi Sua Eminenza possa uscirne al più presto e soprattutto ristabilito al meglio delle sue forze.
Le condizioni di salute dell'Arcivescovo Antonio Lanfranchi non sono propriamente tra le migliori, lo sappiamo, e di questo mi dispiaccio molto: spero che anche grazie alle preghiere dei fedeli modenesi Sua Eminenza possa uscirne al più presto e soprattutto ristabilito al meglio delle sue forze.
Proprio per questo però voglio sperare che quello stupido, stupidissimo comunicato sia stato redatto a sua insaputa, o magari alterandone il reale intendimento, da qualche sin troppo zelante topo di sagrestia, teso a compiacere spero per solo quieto vivere e non per altri fini men che commendevoli certe mode del momento, piuttosto che a mostrare il pensiero autentico di Sua Eminenza.
Sarebbe veramente triste, deludente e offensivo, per l'intelligenza di chi si è accostato a quella conferenza con animo libero e rettitudine di pensiero, scoprire che il proprio Pastore lo considera al pari di un paria senz'arte né parte, facilmente suggestionabile e soprattutto, diciamolo, vagamente coglione... ( Al riguardo v.QUI).
Io, comunque, e lo dico con orgoglio, sono andato alla conferenza, ho acquistato il libro e me lo sono pure fatto autografare da Antonio Socci in persona.
E domani, domenica 2 novembre, Ricorrenza dei nostri morti (e oggi 1 novembre, lo ricordo, è Ognissanti, Halloween lasciamolo pure stare ben lì dove sta) sarò alla Parrocchia dello Spirito Santo, dopo tanto tempo in cui non andavo a messa, in segno di rispetto e gratitudine per il Parroco, che con tanto coraggio e tanta rettitudine persegue questa via, pur nell'ostilità di chi dovrebbe invece lodarne le iniziative.
Sarò ben lieto di stringergli la mano, se potrò.
P.S. Ricordo a tutti che in questi giorni è in programmazione nelle sale cinematografiche di alcune città italiane il film "CRISTIADA", che tratta lo spinosissimo e misconosciuto tema dell'epica rivolta dei "Cristeros" messicani contro il governo laicista e massonico di Plutarco Elias Calles, nel Messico degli anni '20.
Un film che per il suo argomento fortemente "scomodo" è stato scientemente boicottato all'estero e anche in Italia, dove solo ora, a due anni dalla sua realizzazione, ha trovato la possibilità di una distribuzione ufficiale della sua versione doppiata in lingua italiana, grazie a una piccola casa di produzione, la DOMINUS (vedete QUI).
Andatelo a vedere.
Merita.
Si tratta, certo, di un film che ha tutti i tratti di un vero e proprio kolossal hollywoodiano, con attori importanti come Andy Garcia, Eva Longoria, Peter O' Toole, alla sua ultima apparizione cinematografica, Catalina Sandino Moreno, ma è soprattutto un'opera che deve far riflettere tutti coloro, credenti e laici, che credono nella Libertà, nella Dignità dell'Uomo, nella Verità.
SOTTOSCRIVO OGNI SINGOLO CARATTERE!!
RispondiEliminaMI CI RIVEDO IN PIENO ASSOLUTAMENTE!!
Aurelio Lorenzini
Grazie Aurelio!
EliminaScritto benissimo!
RispondiEliminaTi ringrazio.
EliminaAlmeno non sono solo io a pensarla così, oltre ai quattrocento e oltre di cui sopra.
Ah ah "dopo tanto che non andavo a messa". E saresti tu a dirci come dovrebbe essere il Papa? Temi che la ridefinizione più lassa degli interdetti renda più arduo lo sforzo di percepirti trasgressore, diavolaccio? O pensi che che reda inflazionata la moneta della rispettabilità del conservatore che ammetti di essere? «Chi sono io per condannare...» la domanda posta da Francesco va oltre la questione omosessuale e ne pone una teologica di vasta portata: il rapporto tra proibizioni ecclesiastiche e un Dio che ha messo l'uomo in condizioni di libero arbitrio chiamandolo a edificare con la libera scelta le proprie fortune. Francesco è un gesuita e interpreta il magistero come invito alla veglia non come staffile. (Monica Montanari)
RispondiEliminaE per me sbaglia.
RispondiEliminaMa fosse solo per me, transeat: il fatto è che tra i quattro Cardinali, enormi per pensiero e credibilità (uno purtroppo, l'ex Arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra, mancato pochi giorni fa) che hanno firmato la famosa lettera sui DUBIA cui Francesco non ha mai risposto (pur avendo l'OBBLIGO teologico e canonico di farlo) e la recentissima lettera aperta di 62 tra sacerdoti, professori, studiosi laici cattolici (uno dei quali è Ettore Gotti Tedeschi), che parla espressamente di ben 7 possibili derive ereticali per certe tesi esposte nell'AMORIS LAETITIA, le perplessità su Sua Santità evidentemente non sono solo quelle di uno sputacchio nell'Universo come è il sottoscritto.
Il problema non è usare lo staffile o invitare alla veglia.
Il problema è attenersi semplicemente alle parole ed agli insegnamenti di Cristo, né più né meno.
È semplice.