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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

martedì 22 luglio 2014

E la chiamano ancora emergenza



Sapete che cosa sta succedendo?
Succede che mentre l'incommentabile "Operazione Mare Nostrum" procede come se nulla fosse, tra il plauso idiota dei cattocomunisti, dei pacifondai, delle anime belle che posano le loro chiappe sugli scranni dei Sacri Palazzi, di Gino Strada, di ONG varie ed eventuali, di quest'Europa imbelle che pure dopo lo scempio di Lady Ashton fa comunque fatica a dare il ruolo di ministro degli Esteri alla nostra Federica Mogherini, considerata alla stregua di un paria sullo scenario internazionale (e con ragione, suvvia, ammettiamolo, basti vedere come sta trattando la questione dei due marò in India, come NON stia dicendo nulla sulla -ennesima- crisi di Gaza e come venga tenuta in poco conto nella gestione della disputa russo-ucraina); mentre le nostre navi migliori sono mobilitate a tempo indeterminato (si sono salvati finora solo i sottomarini, che però il loro lavoro di osservazione occulta lo stanno facendo, la Cavour e il vecchio Peppino, per il resto si sono scomodati persino i caccia, le fregate, le navi da sbarco, quelle rifornimento, le corvette, le motovedette delle Capitanerie di porto); mentre i mezzi aerei di Marina, Carabinieri e Guardia di Finanza, tra pattugliatori, droni Predator ed elicotteri vagano per i cieli di Esperia spingendosi fino ad oltrepassare gli spazi aerei maghrebini; mentre i nostri uomini in divisa sono impegnati notte e giorno per dare sollievo a questi disperati, rischiando la vita e la salute senza che nel frattempo abbiano avuto alcun riconoscimento economico adeguato all'impegno sostenuto nonostante le norme esistenti in tal senso; mentre le casse dello Stato versano a fondo perduto in quest'impresa immane e grandiosamente stupida quasi dieci milioni di euro al mese del contribuente che potrebbero essere ben diversamente utilizzati;


mentre i nostri mezzi navali si spingono ormai fino a quasi sotto le coste africane, libiche in particolare, quindi ben lontani dalle italiche sponde, in spazi d'acqua che sono internazionali, a raccattare i disperati dei gommoni, pur di impedire nuove stragi che immancabilmente i figuri di cui alle prime cinque, sei righe sopra finiscono sempre per incolpare gli Italianuzzi sporchi, brutti e cattivi, bene...
...Ecco mentre accade tutto questo la nostra classe politica si sta finalmente avvedendo di un piccolo, ma proprio piccolo problema...





"Cazzo- si dicono-  ma questi qui ormai sbarcano a reggimenti interi, non c'è più spazio nei centri di raccolta, a fine anno saranno in proiezione quasi 150000 nuovi arrivi -per indorare la pillola parlano di circa 100000, ma saranno molti di più vedrete- e poi i centri di raccolta sono al collasso, fanno scandalo, questi si rivoltano, fanno casino, vanno sui giornali e sulle tivvù, i giornalisti strepitano, poi c'è la Boldrini che ci bacchetta, Gino Strada che ci martella i coglioni, la solita commissaria UE finlandese che nessuno conosce che ci fa la reprimenda consapevole del fatto che difficilmente un barcone scassato pieno di 1238 morti di fame sbarcherà mai a Turku, i servizi di Famiglia Cristiana, il Papa, ci manca solo che ci faccia la morale pure Blatter e siamo a posto...
E mo' che facciamo?"
E ci hanno pensato su, eh, hanno messo in moto tutti i loro spauriti neuroni per fare numero e ci hanno pensato su, molto intensamente: "MUMBLE MUMBLE MUMBLE..."























E pensa che ti pensa ecco la soluzione: zitti zitti, tomi tomi, cacchi cacchi questi qui sfruttando la capillare organizzazione delle prefetture di tutt'Italia stanno trasbordando nella più totale clandestinità mediatica torme di extracomunitari negli alberghi della penisola, al prezzo di EURI 140,00 cadauno più IVA AL GIORNO, di cui però 30 (più IVA anche qui, sia mai che si facciano le cose contro le regole) destinati agli stessi clandestini (fanno poco più di 1000 al mese tutto compreso), oltre a 15 extra di ricarica telefonica al giorno (perché questi qui il telefonino ce l'hanno sempre) e suppongo un tot extra anche per i generi di conforto (le sigarette).
Già ne avevamo parlato in un post precedente dell'1 maggio scorso, ricordate?
Lo trovate QUI.

Così ne piazzano 1000 tutti insieme lì, 580 qui, 874 là, 603 qua...Gli albergatori sono contenti, almeno si guadagna qualcosa in questa stagione di crisi mondiale epocale, lo Stato pure, così si toglie dalle palle questi qui, gli extra anche, che magnano, bevono, fanno socializzazione e poi, se proprio gli gira, scappano pure tanto nessuno li insegue più, le organizzazioni di volontariato pure, che prendono un tot al giorno dallo Stato italiano per accudire questa povera gente (e noi sappiamo bene, vero, a chi fa riferimento l'80% almeno di queste organizzazioni, vero???)...




Certo, si lamentano le forze dell'ordine, si lamentano i militari che rischiano la vita per andare a soccorrere questi disperati e vengono pagati a babbo morto, si lamentano i cittadini di Lampedusa, vedrete che presto gli albergatori scopriranno che lo Stato è puntuale a dare i soldi ai loro ospiti, ma con loro sarà assai più, diciamo così, sincopato, ma soprattutto nessuno sembra voler più tenere in alcun conto una razza di persone in via di estinzione: i cittadini italiani.
Loro sono trattati ormai, loro sì, come stranieri in patria, tacciati di razzismo e insensibilità umana appena cominciano timidamente a lamentarsi, additati al pubblico ludibrio e sepolti da tremila statistiche scelte sempre ad hoc che attestano che in realtà i peggiori sono sempre gli Italiani, ormai sistematicamente scavalcati nelle classifiche ISEE, in quelle per gli alloggi popolari, per l'ammissione agli asili, per una qualunque provvidenza pubblica da questi poveracci e dalle loro famiglie spesso numerose, che noi improvvidamente continuiamo irresponsabilmente a venire a prendere ormai direttamente a casa loro, per la gioia degli stessi scafisti che, ormai, non hanno nemmeno più il rischio d'impresa, diciamo così, usiamo questo termine forte: quello di fare una traversata un minimo impegnativa, voglio dire, giusto con un minimo di spreco di carburante, di tempo, col minimo sindacale di uomini da retribuire alla bisogna.
Ormai infatti basta spostarsi in acque internazionali, che significa poche decine di chilometri oltre le coste di partenza, segnalare un guasto, togliere un tappo, o spegnere il motore, magari spaccando lo spinterogeno, mettendo otto litri di benzina e stop, o schiaffando una banana del tubo di scappamento come in "Beverly Hills Cop", poi chiamare l'SOS e via, ecco dopo qualche ora al massimo appalesarsi la fiera sagoma del caccia Mimbelli, o la grossa mole della San Giorgio, o la nuovissima e imponente fregata Bergamini classe FREMM da 500 milioni di euro, tutti pronti a prendere caterve di sconosciuti senza documenti, tra i quali magari si nascondono dei terroristi, con bambini e donne spesso incinte al seguito, malati, disidratati, laceri, sporchi (ma in genere con l'immancabile telefonino con loro).



La nuovissima fregata Bergamini




E mentre la nave col tricolore si avvicina magari gli scafisti, fregandosene della varia umanità stipata all'inverosimile nel barcone, se ne vanno alla chetichella verso la nave madre o addirittura direttamente nel punto di partenza con un tender veloce e scattante, lasciando quei poveracci in balia del mare, della fame e della sete, pronti a fare un altro carico di morte col minimo dispendio sindacale di energie fisiche, economiche e morali, e chi se ne frega se là dentro la gente muore  di disidratazione, di sfinimento, se si butta in mare per disperazione, paura, per uno sbandamento del gommone, se in quella promiscua folla di disperati si creano litigi per un tozzo di pane, una tazzina di acqua sporca e calda conservata di nascosto da qualche parte con cura per i momenti di difficoltà, se si lotta, e ci si ammazza, se avvengono magari degli stupri...
"Chi se ne frega, tanto con un po' di fortuna arriveranno gli Italiani, se la sgavagnino poi loro, noi il nostro contratto con questi qui l'abbiamo onorato, mica sta scritto che dobbiamo portarli fino all'imboccatura del porto di Lampedusa..." pensano gli scafisti, mentre se ne tornano a casa contando i soldi con gli occhi che gli brillano come a Zio Paperone...






Non facciamo gli struzzi, sappiamo bene che tutto questo succede...
Non stiamo impedendo che migliaia di morti avvengano lo stesso, anzi se possibile forse sono ancora di più perché ormai è passato il messaggio che gli Italiani fanno entrare tutti e quindi in molti di più tentano l'impresa.
Non stiamo impedendo il collasso dei CIE.
Non stiamo impedendo un afflusso indiscriminato per le nostre lande di tante persone di cui nessuno conosce la vera identità, che possono essere brave persone come malintenzionati se non addirittura terroristi veri e propri, che possono recare con sé malattie più o meno gravi.
Soprattutto non stiamo dando un taglio ai flussi di traffico, spendiamo un sacco di soldi a vuoto, facciamo ingrassare comunque i mercanti di uomini e impegniamo in una maniera folle la nostra Marina in uno sforzo che verrà pagato enormemente in termini di usura dei mezzi, manutenzione, prontezza operativa in caso di necessità di altro genere, necessità di rotazioni più estensive degli equipaggi, stress psico-fisico degli uomini.
E che comunque prima o poi dovrà finire, pena la fine fisica della forza armata  e di sicuro l'esaurimento delle nostre risorse finanziarie.








Insomma, si può ancora parlare di emergenza, in una situazione così? Si ha veramente ancora l'impudicizia di definirla EMERGENZA???

Cavolo, l'Italia è allo stremo, l'Europa non ci aiuta, i cittadini italiani (tra i quali ormai tanti di etnia diversa da quella tradizionale, che però subiscono come e più degli altri questa situazione) soffrono, soldi non ce ne sono, la disoccupazione è ormai senza freno, lo Stato non fa altro che cercare di trovare nuovi modi per spillarci dei quattrini, Renzi parla e parla e parla ma non quaglia mai, abbiamo un apparato aero-navale gigantesco nel fianco sud del Mediterraneo e noi continuiamo ad utilizzarlo come un servizio di tassì a domicilio???

Se poi l'ANSA mi chiama il pattugliatore SAN SIRO invece che SIRIO siamo anche a posto...:-)


E mandiamo le nostre navi in servizio gratuito di navetta invece di schierarle a questo punto davanti alle coste della Libia e della Tunisia per costringere le autorità di questi paesi, se non vogliono collaborare lealmente con noi, a trattenere in loco questi sbandati, a costo di impossessarci con la forza di quelle coste noi stessi e farne una zona franca cuscinetto in cui sigillare tutti coloro che abbiano intenzione di espatriare???
Oh, ma di che abbiamo paura??? 
Delle reazioni internazionali? 
MA CHI SE NE FREGA A UN CERTO PUNTO!!!
L'unico dovere dei nostri governanti è quello di proteggere le nostre coste da ulteriori sbarchi, altro che palle...
La verità è che in queste nazioni non esiste più Stato, cazzarola, QUESTA è la verità: e se non c'è Stato c'è anarchia, e se c'è anarchia sono sempre i più prepotenti che finiscono col prevalere.
QUESTA STORIA DEVE FINIRE!!! 
UNA VOLTA PER TUTTE!!!






Invece di fare ponti d'oro a questi mascalzoni e alla povera umanità dolente che si portano appresso cominciamo a rendergli la vita difficile, se non sono possibili altre vie...
Facciamo un vero e proprio blocco navale, magari con l'aiuto dell'U.E. ma dobbiamo partire noi per primi, con fermezza per far capire che non si scherza, cominciamo a prendere a mitragliate gli scafisti come fanno gli Spagnoli, cannoneggiamo o comunque catturiamo e affondiamo le navi madri, impediamo al minimo spillo di fuoriuscire, sigilliamo le coste, impiantiamo dei campi transitori anche ultimo modello, per carità, con alloggi spaziosi, centri di ricreazione, parabola satellitare, cotillons e putipù, diamogli da mangiare ciò che pare a loro senza che vengano buttati via alimenti che ai nostri "gentili" ospiti  non aggradano come accade in Italia (VERGOGNA!!!), si faccia pure tutto questo ma IN CASA LORO (spenderemmo sempre meno di quello che spendiamo per un singolo mese di "Mare Nostrum"), in una fascia costiera poco profonda ma nella misura più adeguata alla bisogna,  in cui ricoverare e dare assistenza fisica e spirituale ai profughi o sedicenti tali, prestare loro i dovuti soccorsi medici nel rispetto di tutti gli standard di umanità possibili, ma contemporaneamente di sicurezza per il personale, e dove magari esaminare in via preventiva con comodo le inevitabili domande di asilo.
Allo scopo però di fare una vera e autentica scrematura come Dio comanda tra chi merita e chi no, tra chi è in buona fede e chi no, tra chi può dare qualcosa anche all'Italia e chi no, tra chi effettivamente scappa da una situazione insostenibile e chi no.
Distribuire in maniera equa e responsabile quelli che possono venire tra i paesi europei rivieraschi e anche NON rivieraschi, persino quelli del Nord Europa che fanno tanto gli umanitari tanto loro non hanno le coste invase da questa gente.
E rimandare a casa loro tutti gli altri. 
Senza eccezioni. 
Senza deroghe. 
Senza sconti.
Senza falsi pietismi.
Perché NON CE LO POSSIAMO PERMETTERE PIU'!







Altro che eliminare il reato di clandestinità (segnale psicologico pericolosissimo che abbiamo mandato a questi disperati), cominciamo invece a far vedere che ora la pacchia è finita, per Dio, e così nessun genitore avrà mai il ghiribizzo di tentare una traversata pericolosissima, mettendo a repentaglio la vita sua, del suo coniuge e dei suoi figli, spendendo un sacco di soldi per di più, "perché tanto gli Italiani ci vengono a prendere".
QUESTA FOLLE ILLUSIONE GLIELA DOBBIAMO TOGLIERE!!!




Se loro per primi si convincono che il gioco non vale la candela avremo già risolto una grossa parte del problema.
I flussi migratori dobbiamo farli inaridire fin dall'origine, dobbiamo rendere talmente rischiosa  e piena d'incognite la vita dei trafficanti di uomini da indurli a cambiare mestiere, e nel frattempo lavorare con la classe dirigente locale per trovare una soluzione DEFINITIVA al problema.
A costo di mandarla al potere noi, una classe dirigente avveduta e affidabile.
Ad ogni costo.
PER IMPEDIRE PROPRIO QUESTO!









Il fenomeno migratorio ha carattere epocale, ha sempre contraddistinto lo scandire dei secoli nella Storia, non è certo una cosa che si possa risolvere in tre secondi con la bacchetta magica, ma un conto è arrendersi senza combattere e farci "invadere" con quasi allegra e compiaciuta voluttà, un altro è almeno trovare un modo per tentare quanto meno una sua razionale regolamentazione, che consenta di distinguere il grano dal loglio e di favorire l'arrivo di ospiti che siamo in grado di gestire e mantenere con dignità.
E' dovere dei nostri governanti provarci, prima che sia troppo tardi.
Forse saremmo ancora in tempo...
Ah, già, ma noi abbiamo questo qui...




Per saperne di più:





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