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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

sabato 12 luglio 2014

Buon giorno, mi chiamo Francesco Claudio Alessandro Signorile Leo Abrusci Spano




Alla Commissione Giustizia della Camera, in vista della discussione generale che ci sarà in aula la prossima settimana, hanno approvato il testo sul doppio cognome.
In pratica, un figlio d'ora in poi potrà avere il cognome o della madre o del padre e in caso di disaccordo genitoriale quelli di entrambi in ordine alfabetico.
Per i già nati sarà data la facoltà, una volta compiuti i 18 anni, di decidere se aggiungere il nome della madre a quello del padre, con una semplice dichiarazione all'ufficiale di stato civile.
L'unica eccezione prevista è per chi non abbia ottenuto il riconoscimento paterno al momento della nascita, se nato fuori del matrimonio.
Una decisione che, ovviamente, si estende anche ai figli adottati.
Il commento di Donatella Ferranti (PD), presidente della commissione, è stato trionfante: "E' un altro passo in avanti verso la parità dei sessi e la responsabilità genitoriale. L'obbligo del cognome paterno, simbolo di un retaggio patriarcale fuori del tempo e assurdamente discriminatorio, è stato severamente censurato dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo, e dunque il testo che ora andrà in aula è un ATTO DOVUTO, che ci pone finalmente in linea con gli altri paesi europei".
Proprio bravi, clap clap applausi, BENE BRAVO BIS!!!





Premesso che la Corte Europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo NULLA HA A CHE FARE CON LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL'U.E. DI LUSSEMBURGO, UNICO organo ufficiale in tale ambito dell'Unione Europea.


 
Che si tratta di un semplice Alto Consesso di insigni e meno insigni giuristi peraltro nominati secondo regole non propriamente democratiche e i cui dettami sono spesso, soprattutto dall'Italia, tenuti in "non cale", soprattutto nel tema ben più spinoso per la politica italiana della Giustizia Giusta.
Che pertanto riferirsi a tale organo con così roboanti accenti facendo credere chissà che è quanto meno scorretto.
Che quindi è alquanto acrobatico parlare, e proprio in questo caso poi, di "atto dovuto".
Premesso tutto questo, direi che questa decisione sia un ulteriore motivo, diciamocela tutta, per mandare a quel paese le Istituzioni europee.
Ma ve li immaginate i casini che ci saranno con le anagrafi da ora in poi???
Pensate solo per un istante ai certificati che magari dopo i 18 anni si dovranno rettificare, ai codici fiscali, ai documenti catastali, alle firme depositate da cambiare...
Pensate al fatto che all'interno della stessa identica famiglia un figlio potrebbe avere un cognome, un altro un altro ancora, un terzo entrambi i cognomi dei genitori, e così via...
E poi, dopo il matrimonio, pensate se i figli che ne verranno magari avranno il doppio cognome della madre E del papà insieme... Quattro cognomi? E poi magari otto coi figli dei figli? E poi  a seguire sedici, trentadue, sessantaquattro?
Con la possibilità di una progressione geometrica dei cognomi?
E in caso contrario, se così non fosse, quale si sceglie? Uno o due? Fino a dove ci si ferma?
Ed eventualmente si potrebbe fare anche un collage di due o più cognomi paterno-materni? E se nel frattempo una cambia idea?

Per non parlare poi di quelli che, magari per antica origine nobiliare, hanno già di per sè più di due, tre o quattro cognomi: "Piacere, Francesco Eduardo Giuseppe Michele Serbelloni Viendalmare Piermarini Odescalchi." "Piacere, Tito Manlio Odoacre Ruggero Incisa Della Rocchetta Camerana Visconti di Modrone".
Minchia, si fa sera prima di fare le presentazioni!!!
A questo punto, si tenderà a moltiplicare i cognomi, chi ne avrà solo uno o due si sentirà inferiore...
La moltiplicazione dei cognomi sarà l'omologo della moltiplicazione delle tasche nelle uniformi militari della Cina maoista, che per evitare differenze non prevedevano i gradi e ripiegavano su questo volgarissimo trucco da magliari...

Oh, e qui parliamo dei cognomi italiani puri...Pensate a quelli che sono di origine straniera, magari trascritti a fatica in alfabeto latino dall'originaria grafia di ben altra origine.
Ho in mente i cittadini italiani che sono originari dello Sri Lanka, per esempio, che per motivi di lavoro ho incrociato in almeno un paio di occasioni: nomi del tipo (vado a memoria, e non mi chiedete di distinguere nomi e cognomi che non so come fare)"Hhapperumanage Dimatage Shimage Terumhthage"...
E questo era il solo patronimico, eh...
Pensate, il primo e unico caso in cui mi è capitato di vedere respinto dal programma un modulo perchè non riusciva materialmente a tener dietro ai cognomi...:-)
Ma poi, diciamocela tutta, si è fatto tanto per non fare figli e figliastri, e poi non daremo il cognome paterno ai figli non riconosciuti dal padre al di fuori del matrimonio? 

Massì, dai, fatto 30 facciamo 31 e chi se ne frega...
Si introdurranno nuove forme di contenzioso, vedrete...
Si dovranno forse predisporre anche degli uffici pubblici appositi dedicati alle variazioni dei cognomi, magari rafforzati da traduttori ufficiali e mediatori culturali, per la gioia delle casse pubbliche.


 

Lo so anch'io, cara signora Ferranti, che il nome paterno deriva da un'antica consuetudine patriarcale, ma è la NOSTRA consuetudine, ci siamo affezionati tutti e finora ha funzionato anche abbastanza bene, non trova...?
Le famiglie che vogliano andare indietro nel tempo e riscoprire le loro radici hanno dei punti di riferimento certi da seguire, ma soprattutto la ragione vera, al di là degli ormai superati concetti originari, è emintemente pratica: un solo cognome è più facile (ed economico) da ricordare, da trascrivere sugli atti pubblici e privati, da tramandare ai posteri. meno facilmente sbagliabile (alias falsificabile).
Cambiando ora così di punto in bianco le cose che cosa si otterrà?





C'era così bisogno di un'innovazione del genere, che va contro una tradizione consolidata e che mai nessuno metteva in discussione, se non pochi pasdaran ideologizzati  (come la Ferranti, Dio ce la conservi a lungo)???
Ma chi è stato capace di concepire una sì insulsa, complicata, inutile e pericolosa stronzata? 
In nome di cosa, poi?
Della tranquillità familiare ne dubito assai.
Della semplificazione amministrativa pure.
Dell'utilità pratica anche.

Lo si vuole fare davvero in nome di supposte superiori idee europee (molto supposte, tanto supposte che ci sembrano sempre più dirette all'interno del nostro sfintere)???

Idee che ormai abbiamo deciso di ritenere superiori, inderogabili, incontestabili, definitive, senza appelli?
Tanto da decidere ormai di "normalizzare" chi vi si oppone con uno specifico corpus di norme che, se applicate alla lettera, potrebbe rivelarsi autenticamente liberticida???



































Com'è che dicono a Roma?
"Ahò, ma ci state a cojona' ????" 

No, non ce la fanno proprio, DEVONO complicare anche le cose semplici e che funzionano, è più forte di loro.
Vadano al diavolo.
Loro e la loro idea disgregatrice della famiglia, che vediamo ormai sempre più dispiegarsi in tutta la sua pericolosissima ampiezza, in un profluvio di iniziative variabili tra il legittimo, il lecito, il ridicolo ed il pericoloso.

Tanto la mamma non conta...D'altronde è la prima a fregarsene...

In Italia quello che finora ci ha tenuti a galla, più di altri paesi nelle medesime condizioni, è l'istituto della famiglia tradizionale, quello che in questi ultimi anni è sempre più sotto attacco, e certo in molti casi nemmeno del tutto a torto, ma che pure in questa tragica epoca fa sì che genitori e figli, nonni, zii e nipoti mettano spesso insieme le loro singole forze per far fronte a tutte le difficoltà: economiche, morali, di salute.

Anche in un ospedale si possono festeggiare 49 anni di matrimonio

Distruggete questo e avrete distrutto l'Italia.
Se prevarranno certe idee avremo tutti settordicimila cognomi, ma non ne ricorderemo uno: saremo tanti numeri uguali promiscui che non si ricorderanno più le loro origini, né se deriviamo da Tizio e Caia, da Tizio e Tizio o da Caia e Caia, salve nuove variazioni sul tema...
Come in un romanzo di Orwell.



E come in un romanzo di Orwell ci saranno però quelli più uguali degli altri.
Che sapranno bene chi sono, però.
Tutti con le più buone intenzioni di questo mondo, eh...


 
Bel risultato.
Complimenti.
Spero di non esserci, in quel momento.


P.S. Minchia, mi sono sbagliato: devo far correggere il cognome all'anagrafe. Devo mettere Leo davanti a Signorile...Però, aspetta, il padre di mio nonno era sposato a una Vulcano...E come cacchio si chiamava di cognome la mamma di mia nonna??? Occavolo, non avrò mica il cognome fuorilegge???
Non è che ci sarà anche una multa, un'ammenda, una mora qualsiasi da pagare???

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