Ai primi di agosto i nostri due fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone saranno arrivati a 900 giorni di prigionia in India: prigionia particolare, prigionia sui generis, prigionia dorata fin che si vuole, ma sempre di prigionia si tratta, una privazione della libertà ingiustificata e ingiustificabile, da parte di uno Stato con cui non siamo in guerra, per accuse ancora non formalizzate e che chissà se lo saranno mai, per un reato di omicidio che ogni evidenza probatoria, ogni analisi di buon senso, ogni regola di ragione grida al mondo essere del tutto inesistente, senza considerare comunque il principio base del diritto internazionale per cui i militari in servizio all'estero per conto del loro Stato, a maggior ragione se in acque internazionali come in questo caso, godono della cosiddetta immunità funzionale, che pertanto inibisce di processarli come volgari delinquenti per mano dello Stato che si dichiari offeso penalmente da un loro comportamento.
Una regola cardine nei rapporti tra gli Stati ed a cui per primo ricorre sempre lo stesso gigante indiano per reclamare il suo esclusivo diritto di giudicare, quando a essere accusati di reati sono i suoi soldati in giro per il mondo, cosa accaduta parecchie volte ormai e per reati spesso gravi e/o gravissimi (omicidio, stupro, giri di prostituzione, etc.), che hanno visto per protagonisti interi battaglioni e reggimenti indiani.
E' dall'epoca della seconda guerra mondiale che militari italiani non sono detenuti per ragioni di servizio così a lungo in terra straniera, ma allora almeno eravamo in conflitto col mondo, la cosa era comunque in qualche modo inevitabile che potesse accadere, e poi la possibilità di fare prigionieri era legittimamente reciproca: ma ora?
Ora abbiamo tre governi che si sono succeduti alla guida dell'Italia, nessuno di essi in qualche modo legittimato dal voto popolare, senza che abbiano cavato un ragno dal buco.
Abbiamo supinamente subito l'iniziativa altrui senza mai provare a buttare all'aria il tavolo, limitandoci a smentire (in certi casi senza nemmeno chissà che convinzione) le tesi accusatorie indiane, accettando per superficialità, incompetenza, lassismo, o per chissà quali inconfessabili motivi extragiudiziari di tipo economico-strategico, che il gioco fosse sempre condotto dalle autorità indiane, in terra indiana, davanti ai tribunali indiani, con i nostri militari nelle loro mani, e quando finalmente abbiamo avuto uno scatto d'orgoglio riprendendoci con l'inganno Latorre e Girone (sì, con l'inganno, diciamolo chiaro, e diciamo chiaro anche che ABBIAMO FATTO BENE!!!) ce ne siamo quasi spaventati e abbiamo avuto addirittura il coraggio di rimandarli nelle fauci del nemico (che tale è, per me, in questa situazione, l'India).
Con Monti al governo abbiamo persino regalato soldi del contribuente (e già che ne abbiamo tanti, di soldi, da regalare a destra e a manca...) ai familiari dei marinai morti e all'armatore del peschereccio St. Antony, pur sapendo perfettamente che i nostri due marò non avevano fatto nulla, nell'illusione che questo potesse bastare a chiudere una volta per tutte la questione.
Abbiamo speso milioni di euro in spese legali (tre milioni e mezzo di euri, mica cotiche...) coinvolgendo i migliori avvocatoni dell'India, pagati a ore e non a risultato tra l'altro (leggete il pezzo di Analisi Difesa che ho postato sotto), tutto senza esito.
Anche perché nel loro incarico multimilionario questi riveriti professionisti avevano sempre una doppia faccia: rassicurante per noi, ma sempre aumma aumma con le autorità politiche indiane...
Uno di questi legali, forse il più prestigioso di tutti, Mukul Rohatgi, nel frattempo è pure stato nominato Procuratore Generale da parte del nuovo governo ultranazionalista del primo ministro Nerendra Modi, che nel frattempo è subentrato il 26 maggio al precedente che sembrava più bellicoso e comunque intransigente (eggià, perché nel frattempo si sono tenute le tanto sospirate, interminabili, sfinenti elezioni politiche nazionali -dal 7 aprile al 12 maggio!!!- che dovevano dare una svolta positiva alla situazione, come no...): noi Italiani ci fregavamo già le mani, si sperava che questo fosse un modo per rassicurare in qualche modo l'Italia, per dirle con una strizzatina d'occhio che tutto si sarebbe accomodato ora, che anche gli Indiani sono uomini di mondo, non avranno fatto il militare a Cuneo ma a Rawalpindi sì (o è pakistana, quella, vabbò chi se ne frega in fondo...): come avrebbe potuto il neo nominato Procuratore Generale indiano sostenere credibilmente l'accusa in un caso in cui sino a un secondo prima era l'avvocato della difesa?
Una simpatica, sobria manifestazione elettorale indiana |
Uno di questi legali, forse il più prestigioso di tutti, Mukul Rohatgi, nel frattempo è pure stato nominato Procuratore Generale da parte del nuovo governo ultranazionalista del primo ministro Nerendra Modi, che nel frattempo è subentrato il 26 maggio al precedente che sembrava più bellicoso e comunque intransigente (eggià, perché nel frattempo si sono tenute le tanto sospirate, interminabili, sfinenti elezioni politiche nazionali -dal 7 aprile al 12 maggio!!!- che dovevano dare una svolta positiva alla situazione, come no...): noi Italiani ci fregavamo già le mani, si sperava che questo fosse un modo per rassicurare in qualche modo l'Italia, per dirle con una strizzatina d'occhio che tutto si sarebbe accomodato ora, che anche gli Indiani sono uomini di mondo, non avranno fatto il militare a Cuneo ma a Rawalpindi sì (o è pakistana, quella, vabbò chi se ne frega in fondo...): come avrebbe potuto il neo nominato Procuratore Generale indiano sostenere credibilmente l'accusa in un caso in cui sino a un secondo prima era l'avvocato della difesa?
E invece la prima cosa che ha fatto il furbacchione qual è stata? Quella di dire che nel caso dei due marò italiani non rappresenterà la pubblica accusa, a causa del suo incarico precedente e del conseguente conflitto d'ìinteressi che ne sorge...
Oh, grazie tante, eh...Grazie per la comprensione, ora dovremmo anche ringraziarlo, magari, questo emerito figlio di...Non sia mai che decidesse pure di darci contro...
Tanto i bonifici dello Stato italiano sono sempre arrivati puntualmente, vero ciccio???
Il nuovo Procuratore Generale dell'India, Mukul Rohatgi, già avvocatone difensorone per conto dell'Italia dei due marò |
Insomma, siamo messi così, in una situazione che non piace proprio a nessuno, nemmeno all'India in fondo (lei per prima ci avrà maledetto per averle ridato indietro i due marò), perché comunque in quasi tre anni di indagini non è riuscita non solo a completare l'istruttoria, ma nemmeno a formulare uno straccio di capo d'accusa, niente di niente, e questo fa capire come questo Stato sia in malafede totale e incontestabile...
Eppure nessuno dei nostri governi è riuscito a fare un emerito cavolo, ha avuto la forza di sbattere i pugni sul tavolo, si è fatto promotore di una reale, forte, potente, ragionata iniziativa internazionale per riportare i nostri due soldati a casa...
Essì che invece in quell'enorme pasticcio della vicenda di Alma Shalabayeva, moglie del dissidente khazako Mukhtar Ablyazov (oddio, per altre fonti autorevoli un volgarissimo truffatore internazionale semi mafioso, ma vabbè concediamo il beneficio del dubbio, e poi in fin dei conti quella è la moglie), prima espulsa non si sa perché e percome dall'Italia e poi riavuta indietro, come pure pochi giorni fa per Meriam Ibrahim, la giovane cristiana sudanese incinta condannata per apostasia in patria a morte previa fustigazione, da parte dei nostri governanti ci si è fatti in quattro per farle arrivare in Italia, libere e belle...
Cavolo, Matteo Renzi, la moglie, la ministra degli esteri facente funzioni pro tempore Federica Mogherini (oddioddioddioddioddio...) e il viceministro Lapo Pistelli (!!!) si sono presentati puntuali a Ciampino a ricevere con tutti gli onori il volo di Stato che ha portato a Roma Meriam, i suoi due figli e il marito, tra l'altro CITTADINO AMERICANO (perché 'sta cosa non se la sono sgavagnata Obama & C., o addirittura il Papa, scusate??? Papa Francesco è tanto buono, dice tante parole di pace, perché non se le è sporcate lui le mani, stavolta???)
E tutti i salmi finiscono in gloria (per gli altri)
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Nulla da dire contro le due signore, tutt'altro, sono contento anzi per loro (soprattutto per Meriam, in verità, la sua vicenda allucinante meritava veramente un lieto fine), ma porca miseria si trattava di situazioni che riguardavano cittadine di altri Stati, per questioni comunque assai controverse e lontane (almeno nel secondo caso, nel primo mi sa che c'era tanta cacca sotto) dal nostro diretto ambito d'interesse.
NEL FRATTEMPO PERO' I NOSTRI DUE MARO' SONO ANCORA A CARO COMPARE, PER DIO!!!
Uno Stato autorevole, uno Stato forte, uno Stato che sia orgoglioso di essere tale, a questo punto non si dovrebbe rassegnare: vabbè tentare la nebulosa via internazionale con gli "scambi di vedute" e tutto il resto (TRE VOLTE gli abbiamo mandato delle richieste ufficiali in tal senso, bestia ci avessero risposto una...), di cui hanno genericamente parlato i ministri Mogherini e Pinotti qualche mese fa in Commissione parlamentare congiunta Esteri-Difesa, dando la pratica ad un agguerritissimo team internazionale anglo-italiano di esperti di arbitrato internazionale alla guida di Sir David Behtlehem (e so' soldi anche qui, eh..., tanti eh...),
va bene anche esaminare la possibilità di un ulteriore ricorso al Tribunale del Mare di Amburgo, come suggerito dalla Prof.ssa Angela Del Vecchio, titolare della cattedra di diritto internazionale alla LUISS di Roma,
ma alla fine del piano A, del piano B, del piano C, ci sarà anche un piano D, spero...
...O forse l'opzione di un'esfiltrazione affidata ai servizi, se non addirittura proprio alle forze speciali, non è contemplata nemmeno in via ipotetica, eccezionale, come ultima, ultimissima possibilità in ordine di preferenza, neppure per peccato di pensiero...?
Siamo veramente così vigliacchi???
Sir David Behtlehem |
va bene anche esaminare la possibilità di un ulteriore ricorso al Tribunale del Mare di Amburgo, come suggerito dalla Prof.ssa Angela Del Vecchio, titolare della cattedra di diritto internazionale alla LUISS di Roma,
La Professoressa Angela Del Vecchio |
...O forse l'opzione di un'esfiltrazione affidata ai servizi, se non addirittura proprio alle forze speciali, non è contemplata nemmeno in via ipotetica, eccezionale, come ultima, ultimissima possibilità in ordine di preferenza, neppure per peccato di pensiero...?
Siamo veramente così vigliacchi???
No, lo dico perché le Forze Armate tutte, ed in primis la Marina ovviamente, cominciano veramente a scocciarsi, come attesta la durissima relazione del COCER Marina alla Commissione Difesa della Camera del 17 luglio scorso: "L'Italia ha purtroppo dato al mondo intero l'immagine di un Paese che opera in campo internazionale in un modo improvvisato, incapace di difendere i propri diritti anche perché vincolato da logiche che ci vedono soccombenti nei confronti di Paesi di elevato interesse economico-commerciale". "...La mancanza di un cenno su questa vicenda da parte del Presidente del Consiglio, in occasione dell'avvio del semestre europeo a guida italiana, è apparso agli occhi dei delegati un segnale di scarsa volontà da parte del Governo nell'affrontare con la determinazione che il caso richiede la difficile situazione".
Soprattutto, però, per la prima volta dall'inizio di questa tragica vicenda sono i nostri due coraggiosissimi militari e le loro famiglie, dopo aver riversato tante manifestazioni di fiducia più o meno sincere nelle nostre Istituzioni, comunque mai pubblicamente venute meno, a denotare un certo scoramento, una fatale stanchezza, un inevitabile affievolimento sempre più forte nelle loro speranze di un rapido ritorno a casa.
In particolare, Massimiliano Latorre ha tolto per silenziosa protesta dal proprio profilo facebook la sua immagine e dal 6 luglio ha nel suo status sul diario una serie sterminata di puntini di sospensione.
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Un modo garbato, elegante e al contempo amarissimo di esprimere il suo punto di vista sulla vicenda, vorrei dire un modo molto militare, compito, dignitoso, sereno ma fermo, un sentimento assolutamente comprensibile alla luce di un atteggiamento assolutamente inaccettabile da parte delle nostre Autorità, secondo le quali evidentemente, e se non è così fanno di tutto per farlo sembrare così, la liberazione dei nostri due militari non è una priorità.
Non come lo sono state quelle di due oscure donne di cittadinanza kazaka l'una, e sudanese l'altra.
Per Meriam, d'altronde, Renzi il tempo per accennarne nel discorso d'insediamento alla guida del semestre europeo l'aveva trovato...
Per saperne di più:
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11659789/Meriam--la-sudanese-atterra-in.html
http://www.repubblica.it/esteri/2014/07/24/news/la_giovane_meriam_in_arrivo_a_roma_su_volo_del_governo-92263146/
http://www.lastampa.it/2014/07/24/esteri/meriam-la-giovane-condannata-a-morte-in-arrivo-a-roma-su-un-volo-del-governo-LZ8pnEay9SHk8O8WwnDGNL/pagina.html
http://www.repubblica.it/esteri/2014/07/24/news/la_giovane_meriam_in_arrivo_a_roma_su_volo_del_governo-92263146/
http://www.lastampa.it/2014/07/24/esteri/meriam-la-giovane-condannata-a-morte-in-arrivo-a-roma-su-un-volo-del-governo-LZ8pnEay9SHk8O8WwnDGNL/pagina.html
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