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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

domenica 9 marzo 2014

Ma siamo il Milan o la Longobarda?


Stavolta sono veramente incazzato!
Ma incazzato incazzato!

Molti anni fa mi trovai a giocare un doppio a tennis, con un mio compagno di liceo contro suo cugino e un amico di quest'ultimo.
In verità eravamo quattro "scarpari", ma in quello scempio tecnico e agonistico che era quella partita mi convinsi, nel corso della tenzone, che l'amico del cugino del mio compagno di doppio fosse il più scarparo di tutti, e questo succedeva soprattutto in una situazione, cioè quando andavo in battuta da destra a sinistra.

Mi ero accorto che praticamente ogni volta che battevo in un certo modo il ragazzo si spostava alla stessa maniera, e io puntualmente lo infilavo con un passante di dritto sulla risposta del suo compagno al mio servizio.
Era praticamente una cambiale che pagava puntualmente, un qualcosa d'incredibile, e per quanto ripetessi quello schema
una, due, tre cinque, dieci, venti volte in partita riusciva sempre.


Una macchinetta proprio...

Tac-tac-TAC! PUNTO! Tac-tac-TAC! PUNTO! Tac-tac-TAC! PUNTO!

Ad un certo punto io ero tranquillo, in qualunque punteggio fossimo e per quanto schifo facessi fino a quel momento quando capitava quella situazione facevo punto. 


Era una cosa allucinante, era matematica pura, nessuna chance per l'avversario, praticamente andavo col pilota automatico, e il bello era che lui ci cascava sempre, potevo colpire forte o piano, dritto per dritto o con l'effetto a uscire, steccare o colpire al meglio la palla...
Arrivava quel momento della battuta e sul 40-0 pensavo: "Bene, e questo gioco è fatto!"
Se si era sul 30-40: "Adesso andiamo ai vantaggi..."
Se si era sul 5-4, 40-30: "E questo set è preso..."
E così via...

Ecco, credo che quest'anno chi affronta il Milan in campionato pensi esattamente le stesse, identiche cose che io pensavo allora al momento di battere da destra a sinistra contro il cugino del mio compagno di doppio...
Perché noi è dall'inizio del campionato che facciamo così.

Affrontiamo il Chievo, fuori casa, Allegri è in forte difficoltà, l'allenatore del Chievo pure (chi era? Di Carlo? Nemmeno me lo ricordo, pensa te...), eppure i gialli clivensi riescono a strappare un insperato pareggio, giocando pure bene e che cosa succede?

Che viene esonerato Di Carlo (o chi per lui) e non Allegri!!!
Cioè, non so se mi spiego...Al Chievo evidentemente pensavano di batterci senza se e senza ma, per giungere alla decisione di esonerare lo stesso il tecnico...E al Milan un semplice pareggio strappato con le unghie e coi denti in casa del Chievo è stato ritenuto sufficiente per mantenere in carica l'allenatore!

Si è capovolto il mondo!
Ma dai pure...E a Livorno? Squadra inguardabile, allenatore in bilico, e con noi fa 2-2 in casa, un risultato che noi peraltro rimediamo solo alla fine e un po' così...L'allenatore del Livorno si salva...Ovviamente solo fino alla partita successiva, quando il Livorno viene spazzato via e l'allenatore conseguentemente licenziato.

E l'Inter? Squadra al di là del bene e del male, in apparente caduta libera, che rispetto a noi pur derelitti è se possibile ancora più triste, eppure dopo aver subito tutto il primo tempo e parte del secondo risorge a metà ripresa, ci mette alle corde e infine vince con un colpo di tacco di Palacio, l'unico da tenere d'occhio,  a quattro minuti dalla fine...Prima e dopo ha fatto schifo, ma con noi la vittoria l'ha presa lo stesso (oh, sia ben chiaro, l'Inter è meno forte di noi ma ci sta davanti, per cui onore comunque a loro, per ora almeno, ma a maggior ragione che pena per noi...)

E dello strazio di Reggio Emilia col Sassuolo, ne vogliamo parlare? Affrontiamo una squadra che perde sempre, non segna mai, andiamo in vantaggio con la pipa in bocca 2-0 dopo un quarto d'ora e poi...? Poi becchiamo 4 reti in 35 minuti, tra primo e secondo tempo, da un talentuosissimo giovanottino di vent'anni,  il calabrese Berardi, anche lui l'unico veramente da tenere d'occhio, lo stesso che domenica scorsa, entrato in campo contro il Parma a metà del secondo tempo per cercare di rimediare allo svantaggio, è stato espulso dopo soli 48 secondi dall'ingresso nel terreno di gioco.
Il Sassuolo perdeva sempre prima di affrontare noi, senza segnare mai, ha vinto con noi (e nel modo offensivo che abbiamo visto) e ha continuato senza segnare mai a perdere dopo... Puntuale come un orologio svizzero.
Puntuale come un orologio svizzero l'allenatore dei neroverdi, il pur bravo e meritevole Di Francesco, si salva dopo averci battuto...Per poi essere esonerato, ovviamente, la volta dopo...
La sconfitta col Sassuolo è costata però (e, non me ne voglia il tecnico livornese, finalmente) la panchina ad Allegri, ma certi nostri trends purtroppo sono rimasti immutati, anche loro puntuali come orologi svizzeri.


Il Milan perde regolarmente con le più forti, anche se gioca bene, figuriamoci se gioca male. 
Perde con le meno forti se fa qualche errore. 
Perde le partite equilibrate perché l'errore difensivo lo fa puntualmente. 
Perde le partite che domina se non riesce a fare almeno un paio di gol, perché poi crolla fisicamente negli ultimi venti minuti di partita e il o i gol nella nostra porta arrivano di default...

Insomma, noi per vincere dobbiamo giocare bene per forza, perché è difficile che riusciamo a ottenere dei risultati strappicchiandoli un po' per caso, un po' per culo...
D'altronde la classifica ne fa piena prova.

Oggi con l'Udinese, peraltro puntualissima ogni volta a eliminarci in Coppa Italia, sempre e comunque, in casa e fuori, si è rivista ancora la stessa storia di sempre.
Anche con loro, come col Chievo, con il Livorno, con l'Inter, con il Sassuolo, abbiamo fatto con spirito cristiano e solidarietà da scout la stessa, identica, perversa, maledetta beneficenza...
Non vinceva da un mese, l'Udinese, Di Natale sta tirando ormai gli ultimi, era andata controvoglia in ritiro punitivo (deciso dal patron non dall'allenatore), ha la classifica peggiore da anni, inoltre mancava del suo perno difensivo, e per la prima volta si parlava di un possibile addio di Guidolin eppure...
Eppure, niente paura...Arriva il Milan e, come il Signor Wolf, magicamente risolve tutti i suoi problemi! 
Come li ha risolti (almeno temporaneamente) al Chievo, al Livorno, all'Inter, al Sassuolo...


1-0 per l'Udinese e gol di chi? Ma di Di Natale, chi se no?
Credo che ormai tutte le squadre in difficoltà nel campionato italiano guardino speranzose il calendario delle partite chiedendosi: "Ma quand'è che incontriamo il Milan?"
Eppure basta arrivare sesti, lo capite, SESTI, per andare in Europa League, e con tutte la stagione di ...che stiamo facendo è un traguardo ancora raggiungibilissimo.
Certo, se non fosse che...
...Che ormai l'abbiamo capito, che alla società non gliene può fregare di meno dell'EL, e tutte le (poche) risorse tecniche e fisiche di questo periodo sono indirizzate al ritorno di martedì sera a Madrid con l'Atletico...

La verità è che Balotelli poteva giocare con la Juve ma significava andare anche in nazionale mercoledì, per cui niente partita con la Juve (e mi girano), la verità è che Zapata era evidentemente già pronto, ma niente Juve pure lui, la verità è che pur di non far entrare in campo Kakà si è preferito tenere Honda tutta la partita (nemmeno malaccio, ma dopo il 60° non ne aveva ovviamente più, dato il suo attuale stato di forma precario per i noti motivi ed il viaggio andata e ritorno transoceanico in Giappone per l'impegno della sua nazionale)...
E poi improvvisamente Rami ha dei problemi fisici, De Jong pure, Taarabt deve riposarsi (capirai, avrà fatto solo cinque partite da inizio stagione...)
Ohperò in compenso risorge Birsa...
E Binho...? 
Be', che vuoi, quello "ha bisogno di giocare per entrare in forma...", dicono a Milanello: ma scusate un attimo, porca paletta, siamo ormai a 3/4 di stagione, ma quando ca@@o entra in forma questo qui???

Ditelo chiaro allora però che non ve ne fotte nulla dell'Europa League, per Dio!
Molto più redditizia la tournee in America di inizio luglio, certo, piuttosto che andare a fare il preliminare di EL in Armenia, per dire...
Ma allora d'ora in poi non ci si lamenti più del crollo nel ranking europeo delle squadre italiane, non si parli più di squadra che ci tiene ai suoi primati euro-mondiali, non ci si lamenti quando, speriamo il prima possibile, si torni in CL e ci si trovi a risalire la corrente dalla terza fascia di merito, se ci va bene, visto che la mancata partecipazione alle coppe europee ci farà crollare nella classifica dei clubs europei, quando invece il prossimo anno, se fossimo in CL, saremmo credo in prima fascia.


A questo ci siamo ridotti, diteci? A vedere una dirigenza e una proprietà che quasi esultano per il mancato approdo in EL? 
Ma siamo il Milan di Berlusconi o la Longobarda di Borlotti?






Non si prendono in giro così i tifosi!

E sappiate un'ultima cosa: se per caso riuscissimo a fare l'impresa a Madrid VOGLIO, PRETENDO, ESIGO che le prossime partite di campionato siano affrontate ALLA MORTE E CON TUTTI I TITOLARI, avete capito? 
Tanto, per vincere la CL quest'anno ci sarebbe bisogno obiettivamente di un miracolo, per cui inutile fare turn over esasperati come quello incosciente fatto oggi a Udine.

Se è Destino che si vinca la CL (e io al Destino ci credo) la si vince. Punto. Che si affronti ai quarti l'Olimpiakos o una tra Real Madrid, Barcellona, Bayern, Chelsea, Borussia Dortmund o PSG, cioè praticamente tutte le altre.

Quindi d'ora in poi occhio anche al campionato.
E, sappiatelo: se si resta fuori dalle coppe il prossimo anno lo scudetto SI DEVE vincere, amici miei di Via Rossi!

I tifosi stavolta non vorranno sentire discussioni.
E avranno ragione.


Quest'anno ne avete combinate troppe, tutti quanti (giocatori, tecnici, dirigenti, proprietà), per meritarvi indulgenze il prossimo.

Siete avvisati.







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