Ieri avevo scritto un articolo di commento "preventivo" su una performance dei due simpatici comici Luca e Paolo, nell'ambito della trasmissione "GIASS" (ma che nome è???), su Canale 5, una scenetta dedicata ai nostri due fucilieri di marina Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, che da due anni ormai vivono una vita da prigionieri a Nuova Delhi per un fatto da loro evidentemente non commesso e comunque trattenuti secondo norme, procedure e valutazioni politiche del tutto lontane da quelle di un moderno Stato di diritto come dice di essere l'India e sicuramente non conformi alla legalità internazionale e al diritto regolante le controversie tra Stati sovrani.
Sono contento di poter dire che le mie perplessità e i miei timori sul tipo di comicità che i due cabarettisti genovesi potevano mettere in opera sono stati completamente fugati alla visione della scenetta in questione, un vero e proprio video musicale sulle note di "Gente di mare"
che con amara e soave ironia mette alla berlina proprio quel coacervo di ignavia, incapacità, faciloneria e pressapochismo che hanno portato all'attuale, grottesca situazione di stallo tra le parti e conseguentemente all'ingiusta permanenza in terra straniera di due servitori dello Stato incolpevoli e che pure i loro stessi capi hanno mandato consapevolmente allo sbaraglio.
che con amara e soave ironia mette alla berlina proprio quel coacervo di ignavia, incapacità, faciloneria e pressapochismo che hanno portato all'attuale, grottesca situazione di stallo tra le parti e conseguentemente all'ingiusta permanenza in terra straniera di due servitori dello Stato incolpevoli e che pure i loro stessi capi hanno mandato consapevolmente allo sbaraglio.
Era la mia speranza, Luca e Paolo sono tra i miei comici preferiti alla pari di Ale e Franz, ma conoscendo la loro radice culturale e ideologica temevo un ritratto magari non sguaiato ma comunque irriguardoso di una situazione che va invece affrontata semmai con levità e circospezione, attinendo a sentimenti, emozioni, idealità, valori, circostanze troppo particolari, e dalla dinamica ancora in divenire, per essere tratteggiati con l'accetta in un senso sin troppo scherzoso se non addirittura offensivo.
Così non è stato, anzi devo dare atto che proprio per il loro essere così distanti, suppongo, dai valori che hanno portato i due nostri marò a indossare la divisa, Luca e Paolo ai miei occhi acquistano tanti, ma proprio tanti punti in più, soprattutto a paragone di altri loro colleghi che invece non hanno mai dimostrato di avere analoga sensibilità.
Grazie per la bella lezione che ci e soprattutto MI avete dato, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu.
Forse servono più scenette come la vostra di tante puntate di "Porta a porta", in certe situazioni.
Nessun commento:
Posta un commento