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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

venerdì 13 giugno 2014

Comincia la festa!


Comincia oggi il Mondiale, quello che ogni quattro anni, per ogni maschio italiano che si rispetti (ma vale per quasi tutto il mondo, direi), rappresenta il Paese dei Balocchi per tutta la durata dei suoi trenta giorni, scandendo le nostre vite con piacevole ripetitività.
Vi dò i miei pronostici, e poi vada come vada.

Alla pari per la vittoria finale metto Spagna e Germania, che sono per me chiaramente le più forti del lotto, e un po' sotto il Brasile padrone di casa, con tutti gli aiuti arbitrali e ambientali che avrà nel suo cammino (ma per me non è chissà che e la pressione potrebbe farsi sentire in senso negativo al primo intoppo), e l'Argentina, perché si gioca comunque nel suo continente, ha un centrocampo ed un attacco favolosi ma vedo Messi un po' dimesso e un comparto portiere/difesa decisamente rivedibile.
In seconda fila metto più o meno appaiati Italia, Francia e Olanda, con la possibile rivelazione Belgio leggermente dietro, con a seguire Inghilterra, Uruguay, Portogallo, Cile, Russia e Colombia più o meno alla pari, e poi forse un'africana (una tra Costa d'Avorio e Ghana) e il Giappone.

Sensazioni personali?
Mah, per me la Spagna non rivince, e spero neppure la Germania, che comunque forse è la più forte di tutti e può farcela, a patto che non incontri noi, ma soprattutto tifo per un nuovo Maracanazo, cioè per un  nuovo fallimento verdeoro, per tutt'una serie di ragioni anche extrasportive e perché francamente i Brasiliani nel calcio comiciano a starmi sulle p... (in primis quel frullino cascatore di Neymar, che è bravo ma anche tremendamente pompato dagli sponsors).

E l'Italia?
Devo ammettere che in partenza ho buone sensazioni ma anche nessuna certezza. 
Abbiamo tre fuoriclasse, nell'età migliore per i rispettivi ruoli, Buffon, Pirlo, De Rossi.
Due potenziali fuoriclasse come Verratti e Balotelli.
Delle possibili sorprese come De Sciglio,  Darmian e Immobile.
Due frullini potenzialmente imprendibili come Insigne e Cerci.
Un geniaccio capatosta come Cassano, che sa di giocarsi l'ultima carta per rendere la sua carriera veramente vincente, in extremis, nonostante tutte le polemiche, le "cassanate", le gaffes compiute dal giorno del suo esordio, con quell'indimenticabile gol con la maglia del Bari alla sua Inter.
Una difesa solida anche se negli ultimi tempi un po' svagata (ma ora c'è il Mondiale).
Un centrocampo di lotta e di governo.
Un attacco che potrebbe esplodere da un momento all'altro come rivelarsi un flop.
Il giusto mix di giovinezza, entusiasmo, esperienza, atletismo e tecnica.
Quattro anni fa immaginavo il tracollo, anche se sinceramente mai e poi mai avrei pensato di arrivare ultimo in quel mediocrissimo girone iniziale dove eravamo capitati, con due squadre (Paraguay e Slovacchia) che non valevano l'attuale Atalanta, ed un'altra, la Nuova Zelanda, che per me era al livello di una Serie C di mezza classifica.

Il girone iniziale è francamente difficile, ma dopo essere stati eliminati ignominiosamente quattro anni fa in un gruppo tecnicamente ignobile come quello dov'eravamo capitati noi abbiamo perso il diritto di lamentarci.
Tuttavia se lo superiamo può capitare di tutto.
Anche che lo vinciamo, 'sto Mondiale.
Quindi a questo punto non ci resta che dire:
FORZA AZZURRI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


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