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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

martedì 24 giugno 2014

Chi è la bestia? Lui o i suoi accusatori???


































Due giorni fa ho avuto una vivace discussione nella bacheca di una giornalista del settimanale GIALLO, mio contatto in fb, e con i suoi interlocutori forcaioli (ma per fortuna non tutti), dopo che la prima aveva postato la copertina della sua rivista appena uscita in edicola.
Questa cosa IGNOBILE che vedete  qui sopra.

Ora, io capisco che una rivista come questa campi sulla cronaca nera e quindi non possa che cavalcare certi bassi istinti, tra il pietismo, la voglia di linciaggio ed il morboso, perché altrimenti non venderebbe nemmeno una copia, tuttavia credo anche che ci sia un limite a tutto
Leggevo ieri sulla bacheca di un'altra amica di fb, anche lei giornalista, che nel corso di aggiornamento professionale sulla deontologia che è stata costretta a seguire (altra cagata che ormai accomuna tutti gli iscritti ad un albo professionale, con somma gratitudine di tutti coloro che sull'organizzazione di questi corsi ci mangiano) ha scoperto che viene vivamente sconsigliato l'uso del termine "badante", in qualche modo ritenuto discriminatorio e quasi ghettizzante...
Ecco, mentre ci si perde in queste minuzie francamente risibili sull'uso di un termine piuttosto che di un altro, sulla necessità di alterare o comunque rendere irriconoscibili i visi dei minorenni sulle pagine dei giornali o in tv, insomma mentre ci si inchina a novanta gradi su certe questioni strettamente attinenti all'ipocrisia del mai troppo maledetto "politicamente corretto", poi si tace sullo scempio mediatico che si sta consumando ai danni di un normale uomo della strada (e della sua famiglia), che ora si trova immerso in uno dei più gravi casi di cronaca nera degli ultimi tempi, additato senza alcun dubbio quale colpevole di un efferato assassinio di una ragazzina, che avrebbe pure seviziato giusto per non farsi mancare nulla, senza che però NULLA, ASSOLUTAMENTE NULLA sia emerso finora di penalmente rilevante a suo carico se non una "prova" del DNA assunta come inesorabile marchio d'infamia che ormai lo condannerebbe per sempre...

Ma stiamo scherzando?
L'ho già detto in un post precedente, se anche effettivamente la prova del DNA fosse inesorabilmente certa, essa attesterebbe solamente che per chissà quale motivo del materiale biologico che appartiene al muratore attualmente agli arresti si è trovato sugli indumenti intimi della povera Yara, ma a parte questo BISOGNEREBBE COMUNQUE PROVARE SENZA ALCUN DUBBIO la violenza, l'assassinio, l'occultamento del cadavere.
Saremmo solo ALL'INIZIO, non alla fine della storia!
E invece qui si assiste ad un profluvio di articoli, servizi televisivi, sermoni sui social networks, dichiarazioni di presunti esperti che stanno letteralmente aizzando l'opinione pubblica in un senso colpevolista senza se e senza ma, come se la lezione del caso di Enzo Tortora sia passata come acqua fresca...

Ma poi, davvero la prova del DNA nel caso di Yara Gambirasio sarebbe così definitiva?
Il corpo della povera piccola è rimasto semisepolto ed esposto alle intemperie, all'ingiuria del tempo e degli animali per oltre tre mesi, al termine dei quali è stato ritrovato, con due minuscole tracce di materiale biologico sui leggins e sugli slip della vittima: tracce talmente piccole che non solo non si è stati capaci di identificarne l'origine biologica  (è escluso che si tratti di sperma, saliva o sudore, per cui SOLO PER DEDUZIONE si è parlato di sangue), ma da essere comunque ormai inutilizzabili per un secondo eventuale riscontro probatorio (che sarebbe l'unico realmente valido, perché l'unico da farsi in tribunale, nel corso del processo, con tutte le relative garanzie, davanti agli avvocati ed ai periti).
Ora, è vero che di norma un esame del genere ha un'attendibilità stimata del 99,9% (che comunque non è il 100%), ma questo vale quando i campioni sono in condizioni perfette, ritrovati in ambienti incontaminati, in quantità giuste, con esami condotti con un'accuratezza perfetta, da laboratori all'altezza, in camere sterili...
Ora, ditemi voi se un campione trovato in quantità risibili, dalla natura comunque non identificata e che presumibilmente mai lo sarà, su un corpo rinvenuto in una zona come quella, rimasto all'addiaccio per oltre tre mesi, presumibilmente offeso dagli agenti atmosferici, dai batteri, dagli animali vagabondi, con tantissime persone passate nei pressi, spesso lavoratori nei tanti cantieri disseminati in quei luoghi, possa essere ritenuto così attendibile da far mandare in galera un cristiano qualunque, con il giulivo Ministro dell'Interno, pure avvocato di professione e legato per sovrappiù alla tradizione politica di stampo cristiano, che subito va a pavoneggiarsi per aver catturato l'assassino...





Ma ci saranno altri elementi a suo carico, mi si dice...E quali, di grazia?
La polvere di calce rinvenuta nei polmoni della giovane vittima? Ebbè? A parte che quella è zona di cantieri edilizi, lo stesso padre della ragazza è geometra aduso a frequentarli, quindi di cosa parliamo? Vogliamo incriminare uno solo perché ha la "sventura" di lavorare come muratore???
Il telefonino della vittima agganciato alla stessa cella di quello del presunto assassino? Ma porca miseria, quello abita più o meno nella stessa zona, è normale che la cella sia la medesima..., e inoltre la zona dove è stato ritrovato il corpo non reca tracce del telefonino del muratore.
E poi, la perla finale, quella del fratellino di Yara che avrebbe detto all'epoca, aveva 9 anni, che in un'occasione la sorella maggiore gli aveva confidato di sentirsi seguita, da un uomo con la barbetta, cicciottello...Già, un indizio di quelli che chiudono ogni discussione...
C'è solo il piccolo particolare che il muratore è tutt'altro che cicciottello e per di più il ragazzino ora non l'avrebbe nemmeno riconosciuto...
E poi: il movente? 
E l'arma del delitto, mai ritrovata? 

Ma chi è la bestia, qui? L'arrestato o i suoi accusatori???
No, dico, stiamo scherzando vero???
Qui non c'è NULLA, MA PROPRIO NULLA DI DEFINITIVO a carico del muratore sotto indagine, solo un mare di illazioni, parole, deduzioni basate sul nulla, dichiarazioni de relato facilmente smontabili da un avvocato appena passabile...Tanto non c'è nulla da aver indotto persino il GIP a non convalidare l'arresto, in mancanza evidentemente delle ragioni che possano sostenerne la fondatezza. Salvo però mantenere l'uomo in carcere con la risibile motivazione che sarebbe pericoloso, SE le accuse mossegli fossero vere...E  SE, puta caso, NON fossero vere?
Ah già, e che sarà mai, il poveraccio si sarà fatto qualche giorno/mese in carcere, così, per sport, a gratis (con tutto ciò che significa, tra l'altro, le leggi interne della galera sono molto severe con chi è accusato di certi crimini...)
Una cosa inqualificabile, perché significa fare un'anticipazione illegittima della sentenza, coartare la libertà personale di una persona, avallare un modo di agire al limite dell'abuso di potere e sulla base di non si sa nemmeno che cosa visto che prove, ripeto, non ce ne sono, ed è lo stesso giudice che lo dice!!!
Ma ormai tutto è concesso alla magistratura italiana...
E se qualcuno si permette di dissentire...

Io non so se il muratore sia colpevole o no, so solo che per ora NULLA che sia emerso alla pubblica opinione e che sia ignobilmente sbattuto in prima pagina basta a sostenere un'accusa così infamante come quella che pende sulla sua testa.
So che l'intera sua famiglia, quella di origine e quella che si è costituita lui nel tempo, è ora in un tragico e assurdo buco nero dal quale vorrebbe disperatamente togliersi ma che gli resterà da ora in poi sempre addosso, come un marchio indelebile di infamia. 
Qualcuno dovrebbe pagare per tutto questo, se alla fine tutto si tramutasse, come spero e come pure temo, in una inqualificabile bolla di sapone.





L'altro ieri il Ministro Alfano ha immediatamente destituito d'autorità il Prefetto di Perugia, colpevole di aver pronunciato in una conferenza stampa delle frasi indubbiamente forti: posso anche essere d'accordo su tale decisione (ma lo sono fino a un certo punto) perché un uomo delle Istituzioni come un Prefetto deve essere più accorto nelle sue dichiarazioni pubbliche, non foss'altro per questioni di mera opportunità, però mi domando anche una cosa...
E se venisse fuori che il muratore è innocente, il Sig. Ministro dell'Interno, che già ha avuto subito una bacchettata sui denti dalla stessa procura che indaga sui fatti di Brembate, sarebbe disposto a dimettersi seduta stante e a ritirarsi a vita privata, come lui per primo ha preteso dal Prefetto di Perugia, dopo le sue intempestive, ingiustificate e vanagloriose parole di giubilo successive all'arresto del muratore?
E' pura e semplice questione di coerenza, serietà e onestà intellettuale.
Fondata sull'art.27 della Costituzione, però.
Non sull'opportunità.




P.S. Papa Francesco non ha detto solo che "I mafiosi sono scomunicati". Ha anche detto che "La tortura è un peccato mortale".
Qualcuno dovrebbe meditarci tanto, su queste parole...



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