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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

giovedì 20 febbraio 2014

Sei solo uno str...eaming!



Che dire, uno spettacolo penoso quello che si è svolto oggi nel primo pomeriggio in diretta via streaming, una sfida all'OK Corral veramente fuori tempo e fuori luogo...
Ma soprattutto fuori di testa!
Beppe Grillo è un soggetto pericoloso ed evidentemente psichicamente instabile.
Come possano avergli dato tanta fiducia così tanti cittadini per me è un mistero.
La politica è anche e soprattutto ascolto e rispetto, mentre lui non ascolta e non rispetta, sbraita e basta.
Nessuna giustificazione è possibile, questo qui è solo un maleducato infoiato con tanti soldi, malato di egocentrismo e senza alcuna voglia (o capacità?) di costruire.
Uno che gioca al massacro per noia, o per una sorta di risentimento malato verso la politica, non lo so, uno che non dà spazio a nessuno, amico o avversario che sia, uno che non sente ragioni  a prescindere, uno che spara cazzate a gogò inframmezzate da qualche mezza verità e da tante suggestioni buone per i gonzi.

Un dittatore in pectore, insomma, forse troppo guitto per diventarlo effettivamente, ma il mio timore è un altro: il mio timore è che attraverso lui possa svilupparsi nel paese un brodo di cultura del quale possa impadronirsi qualcun altro, con ben altre mire, ben altri appoggi, ben altra potenza di fuoco, ben altra sostanza criminogena.
E QUESTO sì potrebbe diventare un dittatore.
Ecco perché con tutto il cuore la Politica spero capisca che si sta giocando le ultime carte buone prima di un inevitabile redde rationem, che potrebbe essere un bagno di sangue, spero solo metaforico.

Renzi oggi ha dato a Grillo un palcoscenico che non doveva concedergli, ma allo stesso tempo il guitto genovese ha volutamente strabordato di brutto, sia nell'incontro con lui sia nelle successive comunicazioni in sala stampa.
Certo, potrà anche aver esaltato i suoi elettori più boccaloni, ma di sicuro non i tanti che l'avevano votato semplicemente per disperazione, per lanciare un segnale al loro tradizionale partito di riferimento.
Renzi nella conversazione successiva coi giornalisti è possibile che abbia riguadagnato qualche punto, non disdegnando di rendergli pan per focaccia con qualche frecciatina, aiutato anche da dei media decisamente più compiacenti, ma per me una cosa è certa.

Che alla fine della fiera, e bisognerà che prima o poi il popolo viola e chi lo titilla se ne faccia una ragione, chi sta emergendo ancora una volta come un Gigante circondato dai nani in queste consultazioni è proprio il Cavaliere, il "puzzone" di Arcore, quel Silvio Berlusconi che sta dando lezioni a tutti di equilibrio, ragionevolezza e idee chiare.




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