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Diavolo che scrive al pc

Diavolo che scrive al pc
Tic tic tic tic tic tic

giovedì 6 febbraio 2014

Ciao a tutti


Ciao a tutti, amici miei.
Ho deciso di aprire un blog e di chiamarlo IL FORCONE DEL DIAVOLO.
Si sentiva tanto la necessità di un altro blog? Forse no, che ne so, ma siccome ormai mi sono accorto
che quello che scrivo, su facebook come su altri siti/blog (confesso, twitter lo seguo meno anche se sono iscritto, ma arriverò anche lì), sembra venga apprezzato da diverse persone mi sono detto: forse è giusto farlo, qualcosa da dire ce l'ho, scrivere non mi costa un grande sacrificio, materia di cui dibattere ce n'è a iosa, e in fin dei conti se non l'apro e mi tolgo lo sfizio non saprò mai se questi miei pensieri siano giusti o sbagliati...
Ma di cosa parlerò?
Be', diciamo che il nome che ho scelto è abbastanza significativo in merito: siccome tifo il Milan e uno dei simboli che vengono accostati a questa magica squadra è il Diavolo ("Saremo una squadra di diavoli: i nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari", disse il grandissimo Herbert Kilpin, socio fondatore e primo allenatore del neonato Milan Foot-Ball & Cricket Club) è stato facile associare all'immagine del Diavolo quella del Forcone, un arnese che è insieme strumento di lavoro e simbolo di rabbia, di orgoglio, di dignità, come quella messa in campo dalla gente comune di ogni epoca quando si scagliava (e si scaglia tutt'oggi) contro i despoti quando le cose non vanno proprio bene.
Come accade ormai in Italia e in tutta Europa in questo periodo, con un movimento globale magari confuso, magari variegato, magari senza obiettivi ben definibili ma che indica una situazione di insofferenza, di ribellione, di paura che solo chi ha le bende sugli occhi o è in palese malafede non può non ricondurre a certe prese di posizione del tutto astruse, lontane dalla Realtà, indifferenti al comune sentire di chi sta ai piani alti, con le sue belle chiappe assise su un trono d'avorio da cui pretende di dettare legge non si sa bene in base a quale titolo di legittimazione.
Parlerò di Milan, quindi, ma non solo evidentemente: parlerò di politica, dal mio angolo visuale ovviamente, che non è propriamente di sinistra diciamo, ma che tuttavia parte dal principio per me sacro che "Nessuno ha il monopolio della Verità", e quindi è aperto ad ogni contributo, anche opposto al mio, purché svolto con educazione, rispetto e buon gusto; parlerò di Costituzione, visto che in tanti ne parlano senza averne mai letto un solo comma, di giustizia, che per ora scrivo con la minuscola, visto che in Italia in realtà non esiste, ma anche di Storia, soprattutto con riferimento a fatti piccoli e grandi ma in genere poco conosciuti, soprattutto inerenti la nostra Storia, quella che la scuola non riesce mai a fare apprezzare, quella di cui si parla poco, o nulla, o male, quella che si ha spesso paura a trattare; e parlerò di ciò che mi passa per la testa, mi colpisce, mi stimola, mi addolora o mi inorgoglisce persino...
Spero che anzi possa parlarne il più possibile, di ciò che a mio parere (lo ripeterò fino alla nausea) ci deve inorgoglire.
In questi tempi di crisi e di sfiducia, di crollo dei Valori, di toni moraleggianti ad assetto variabile, è bello poter avere anche qualche buona notizia, qualche bel segnale da poter trasmettere, qualche spunto magari minimo, ma tangibile di rinnovamento delle cose.
Ne abbiamo bisogno tutti.

P.S. Il blog l'ho appena aperto e pertanto è in piena evoluzione, soprattutto grafica. Mi scuso in anticipo se ci saranno problemi, è un'esperienza per me nuova e quindi spero mi perdonerete per eventuali disagi, che dovrebbero comunque essere assolutamente momentanei.

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