L'esito è stato I-N-E-Q-U-I-V-O-C-A-B-I-L-E.
Contro tutti i pronostici degli ultimi giorni, sul 100% dei dati scrutinati il 51,9%, pari a 17.410.742 elettori, ha votato LEAVE (Lascia), il restante 48,1%, pari a 16.141.241 elettori, ha votato a favore del REMAIN (Resta).
Il BREXIT ha vinto!
Nonostante tutti gli intellettuali ed i mass media "illuminati", nonostante i sondaggi farlocchi fino persino al giorno del voto, nonostante l'appello di Renzi sul Guardian (in questo periodo non è cosa, Matte'!!!, sembri quasi Fassino con le sue profezie), nonostante le minacce di Juncker ("Non ci saranno altre trattative, chi è fuori è fuori"), nonostante persino l'ignobile tentativo di speculare con cattivo gusto ed una faccia di bronzo da fare schifo sull'omicidio di una sventurata deputata britannica da parte di uno squilibrato, accomunando di fatto a quest'ultimo tutti coloro che avessero intenzione di votare a favore del BREXIT.
Ebbene, tutto questo non è servito, il BREXIT ha vinto.
Ed io godo come un riccio.
Intendiamoci bene, la Gran Bretagna da tempo stava nell'U.E. più per finta che sul serio, visto che non è mai stata nell'Euro avendo preferito mantenere orgogliosamente la propria tradizionale Sterlina, senza quindi che altri potessero decidere per lei sulla politica economico-monetaria dagli sconosciuti uffici di Bruxelles (QUESTO significa fare i propri interessi nazionali!) [50% dei problemi eliminati] e visto che rispetto a tutti gli altri paesi aveva numerosissimi privilegi su aspetti molto sensibili, primo fra tutti il tema delle politiche comuni dell'immigrazione (per esempio la mancata adesione al trattato di Schengen) e dell'assistenza sociale, oltre a quello dei contributi, etc. [un buon 20% ulteriore di problemi eliminati alla radice].
Di più, se fosse prevalso il REMAIN, inoltre, molto probabilmente l'U.E. come premio le avrebbe concesso ulteriori privilegi, SOLO A LEI ovviamente, ed a ulteriore scapito degli ALTRI europei.
Un conto era la Grecia, che ha un'economia che è una risibile frazione di quella britannica, che era nell'euro, che aveva i conti veramente al collasso ed è stata facilmente ricondotta alla ragione semplicemente strozzandola (anche giustamente, sotto diversi punti di vista, visto che certe politiche di spesa seguite fino a lì erano assolutamente inconcepibili) fino ad indurla a recedere dai suoi bellicosi propositi referendari, un altro è la Gran Bretagna, che è uno dei quattro grandi dell'Europa, insieme con Germania, Francia e Italia.
Se va via la Gran Bretagna si rompe un tabù, si dimostra che una fuoruscita è possibile, si traccia una via che molti altri paesi, in primis l'Olanda e la Francia, ma anche altri Stati del Nord Europa, la Polonia, l'Ungheria e altri paesi dell'Est potrebbero seguire a breve.
Chissà, persino l'Italia, nonostante la classe politica imbelle e prona che abbiamo ora.
Chissà, persino l'Italia, nonostante la classe politica imbelle e prona che abbiamo ora.
L'U.E. forse ora sarà costretta ad aprire definitivamente gli occhi, a capire che così non si può andare avanti, che, parafrasando una abusata frase fatta, UN'ALTRA U.E. è possibile.
Una Unione Europea che non sia eterodiretta da fuori, da poteri non ben definiti mai eletti da nessuno ma nominati da chissà chi sulla base di chissà quali accordi di cui la gente comune è puntualmente lasciata all'oscuro.
Una Unione Europea che ha una moneta ed una Banca comuni ma nessuna politica economica-monetaria cui rispondere che non sia subordinata ai desiderata di Berlino o addirittura del F.M.I.
Insomma un nano politico guidato da una commissione che altro non è che un organismo fantoccio al soldo degli interessi sempre di Berlino e delle lobbies internazionali, senza quindi un governo vero, soprattutto con un premier, un ministro degli esteri ed uno della difesa che siano autorevoli, un governo che sia effettivamente decidente in autonomia sulla base di programmi chiari, completi, su cui si sia espresso l'intero elettorato europeo...
Una Unione Europea che non sia eterodiretta da fuori, da poteri non ben definiti mai eletti da nessuno ma nominati da chissà chi sulla base di chissà quali accordi di cui la gente comune è puntualmente lasciata all'oscuro.
Una Unione Europea che ha una moneta ed una Banca comuni ma nessuna politica economica-monetaria cui rispondere che non sia subordinata ai desiderata di Berlino o addirittura del F.M.I.
Insomma un nano politico guidato da una commissione che altro non è che un organismo fantoccio al soldo degli interessi sempre di Berlino e delle lobbies internazionali, senza quindi un governo vero, soprattutto con un premier, un ministro degli esteri ed uno della difesa che siano autorevoli, un governo che sia effettivamente decidente in autonomia sulla base di programmi chiari, completi, su cui si sia espresso l'intero elettorato europeo...
Un elettorato europeo che invece ora è costretto ad eleggere nazione per nazione un parlamento che ha solo la competenza a stabilire la misura della circonferenza delle banane, nel segno di un consociativismo ormai stantio tra popolari e socialisti, senza una maggioranza ed una minoranza chiare, con la prima che governi sul serio e la seconda che faccia regolare opposizione, sulla base dei rispettivi programmi...
Con questo voto finalmente una parte dell'Europa, autorevole e da non trascurare in alcun modo, ha urlato sia pure d'istinto BASTA!
Basta con quel mostro burocratico e dispendiosissimo, quel moloch indistinto e liquido che c'è ora, che prende decisioni sempre sulla testa dei cittadini senza che ci siano precise responsabilità da parte di nessuno, su argomenti epocali che incidono direttamente sulla vita di tutti noi, in tema di emigrazione, di economia, di tasse, di Valori...
NON ERA QUESTA L'EUROPA CHE VOLEVANO ALCIDE DE GASPERI, KONRAD ADENAUER E ROBERT SCHUMAN!!!
Da diverse parti si leva il grido di coloro che disprezzano il referendum come strumento per dirimere certe questioni di politica estera.
Io pure sono molto diffidente sul referendum come modo ordinario di prendere delle decisioni, ma al contempo in questo caso mi dico: ma senza il referendum, che scelta alternativa ci poteva essere per la gente comune, posto che politicamente parlando l'U.E. non ha referenti specifici cui potersi rivolgere e con la responsabilità vera di prendere decisioni in piena autonomia, di cui venir chiamati a rispondere al termine della legislatura?
No, perché vorrei far notare a chi pur legittimamente ha questa convinzione che non è più il tempo del governo degli ottimati, che dall'empireo dei loro attici meravigliosi, tra una tartina di caviale e un flute di champagne (magari innervati da una striscia chimica qua e là), decidono delle sorti di oltre 500 milioni di europei, la maggior parte dei quali ormai lotta giorno dopo giorno per pagarsi le bollette, le tasse, il mangiare e le rette dell'asilo per i figli (vedendosi magari scavalcati regolarmente in tutte le graduatorie possibili e immaginabili da gente proveniente da fuori senza più alcun controllo...)
Se non ho chi mi rappresenta e la situazione va facendosi insostenibile a chi posso rivolgermi, se non ho a disposizione nemmeno uno strumento democratico come il referendum per far valere le mie volontà su certe questioni di epocale importanza?
Esatto, c'è solo il Generale, come ho scritto su questo blog tempo fa.
Ma il Generale è meglio evitarlo, come ho detto, per millemila motivi.
Ecco, forse la BREXIT consentirà di evitarlo.
FORSE, SE non è troppo tardi e SE l'U.E capisce il messaggio.
Perché se non lo capisce...
Perché se non lo capisce...
Ve lo dico sin d'ora, il referendum aveva natura solo consultiva, le procedure per una uscita formale richiederanno almeno due anni e comunque la Gran Bretagna ha contratto impegni economici verso l'U.E. fino al 2020 che dovrà mantenere, per cui la mia previsione è che alla fine le due parti contratteranno e troveranno una soluzione concordata affinché i britannici restino nell'U.E., da sanzionarsi con un altro referendum uguale e contrario a quello di oggi, ma questo ora conta meno.
Perché ora le cose andranno risolte per il meglio non più guardando caso per caso e paese per paese, ma all'intera Europa, trovando un nuovo assetto più o meno effettivamente confederale, sulla base di Principi, Valori e Radici comuni, che apra a un'autonomia politica del soggetto giuridico Unione Europea, con poteri effettivi e responsabilità adeguate al nuovo vento che porta con sé questo colpo di maglio di oggi, nella netta distinzione dei poteri e con alla base di tutto IL POPOLO EUROPEO SOVRANO, sia pure articolato nelle sue diverse specificità nazionali.
Perché ora le cose andranno risolte per il meglio non più guardando caso per caso e paese per paese, ma all'intera Europa, trovando un nuovo assetto più o meno effettivamente confederale, sulla base di Principi, Valori e Radici comuni, che apra a un'autonomia politica del soggetto giuridico Unione Europea, con poteri effettivi e responsabilità adeguate al nuovo vento che porta con sé questo colpo di maglio di oggi, nella netta distinzione dei poteri e con alla base di tutto IL POPOLO EUROPEO SOVRANO, sia pure articolato nelle sue diverse specificità nazionali.
Per poi portare tutto questo di fronte a TUTTO l'elettorato europeo, 500 e passa milioni di europei chiamati a decidere tutti insieme, lo stesso giorno, nelle stesse ore, con un referendum che coinvolga l'INTERA Europa e non solo i singoli paesi, ed il cui esito sia a quel punto effettivamente sovrano.
La verità è che la BREXIT apre finalmente una breccia nel muro, una breccia enorme dalla quale se lo vorranno potranno uscire tanti altri paesi che all'U.E. invece appartengono a pieno titolo e che finora erano frenati probabilmente solo dalla paura dell'ignoto.
La BREXIT ha lanciato un pesantissimo segnale, che l'Unione Europea non può non cogliere, pena la sua estinzione, o almeno quella di QUESTA U.E.
Perché tutto sta a dirlo a voce alta:
"IL RE E' NUDO!"
Fino a quando non succede tutti stanno zitti.
Ci voleva il paese della Regina (e della Magna Charta Libertatum) per ricordarcelo.
Ci voleva il paese della Regina (e della Magna Charta Libertatum) per ricordarcelo.
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