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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

lunedì 13 giugno 2016

E' solo un pazzo omofobo armato. O no???




Quindi il problema che ha causato la strage di Orlando sarebbe una pura e semplice questione di omofobia, unito alla troppa e indiscriminata diffusione delle armi ed a una situazione di disagio personale confinante con lo squilibrio mentale.
Il fatto che l'omicida, il 29enne Omar Seddique Mateen (quello che nella foto sopra si bea nel farsi un selfie) fosse un cittadino americano di origini afghane apparentemente integrato, che si richiamasse esplicitamente al fondamentalismo islamico radicale, che sia stato proprio lui a chiamare il 911 della polizia nel momento dei fatti ed a proclamarsi fedele all'ISIS, che fosse da tempo sotto il mirino della FBI (che l'aveva interrogato due volte ed inserito in una lista di simpatizzanti dell'organizzazione, peraltro lesta a rivendicare l'attentato con un comunicato della sua agenzia stampa AMAQ)  e di mestiere facesse fino a poco tempo fa la guardia giurata, abilitata quindi all'uso delle armi anche da guerra, senza tirare in ballo il secondo emendamento, non significa nulla.





Nel locale gay di Orlando si è compiuta ieri una delle più grandi stragi sul suolo U.S.A., con, ad ora, 50 morti e 53 feriti, molti dei quali gravi (v. QUI), eppure si prosegue imperterriti a derubricare l'accaduto come se fosse frutto semplicemente del gesto di un dissociato, un folle, insomma un matto...



L'omicida ora è morto, è stato a sua volta ammazzato dalla polizia.
Tutto risolto, vero? Tutto a posto. Giustizia è fatta.
Ora subito una stretta sulle armi e sull'omofobia, che aspettate? 
Bene, bravi, continuate così, continuate a guardare il dito e non la luna, a trastullarvi gli zebedei con i vostri alibi politicamente corretti, a non vedere la realtà, quella vera.
E la realtà è che l'ISIS è ormai un cartello del terrore che però di suo, a parte chi combatte sul terreno in Siria, in Iraq, in Libia (e sembra le stia prendendo, finalmente!) è solo ormai un marchio, un mefitico brand che si basa sul volontariato spontaneo di tanta gente incazzata con noi, col nostro modo di vivere, col nostro modo di rapportarci agli altri, financo col nostro modo di godere.
Sono dissociati, sono spostati, sono matti? 
Certo che lo sono, altrimenti non si farebbero esplodere in mezzo alla gente, non sparerebbero all'impazzata contro persone mai viste né conosciute prima con la certezza di essere fatti fuori dalla polizia, né si butterebbero con gli aerei contro dei grattacieli.

Ma è proprio questa la forza dell'ISIS!

Quella di dare dignità religiosa, politica, ideologica a personaggi dall'esistenza squallidamente disagiata che si mescolano però tra noi con stupefacente facilità, grazie al permissivismo delle nostre leggi, al nichilismo dei nostri valori, alla codardia delle nostre autorità.
Le armi dell'ISIS contro di noi non sono le bombe, né le armi da fuoco: sono proprio loro, quelli spostati, quelli disagiati, quelli matti, quelli spinti da una propaganda coranica martellante che accusa l'Occidente per tutte le loro fobie, i loro insuccessi, le loro insoddisfazioni e li convince che solo la morte dell'Occidente o la sua sottomissione all'Islam sia la soluzione di tutto, sublimando la loro pazzia in qualcosa di Alto, e Nobile, e Bello.
E sapete in primis chi predicava odio contro gli Occidentali ed in particolare proprio contro gli omosessuali, di cui augurava espressamente la morte???
Indovinate un po', proprio un imam di Orlando!!! (V. QUI)

Proprio per questo il pericolo è così mortale, così infido, così terribile!!!
Perché in ogni momento un tipo fino a quel momento assolutamente anonimo si può far esplodere in una scuola, in un supermercato di provincia, in un centro anziani di periferia, in un luna park affollato di bambini.
O in un locale notoriamente gay.

E se non lo capiamo siamo condannati, perché qualunque posto, qualunque ora, qualunque scusa è buona per ammazzare.

Le nostre autorità lo sanno benissimo, credetemi, l'hanno capito da tempo, ma continuano a fare orecchie da mercante.
Una decisione all'inizio anche comprensibile, ma che ora non ha più ragione di essere.

Ci sono tre sole scelte razionali da fare in certi casi, dice un mio autorevole contatto su Fb, Giovanni Bernardini:

1) FUGGIRE.


2) NASCONDERSI.


3) COMBATTERE.

Noi abbiamo preferito scegliere la quarta via, quella più disonorevole, idiota, assurda, quella suicida: VOLTARE LA TESTA DALL'ALTRA PARTE.




In attesa che un coltellaccio puzzolente e sudicio di sangue e ruggine impugnato da un miliziano islamico vestito di nero ve la tagli.
CE la tagli.
LIVE, sulle nostre tv o sui nostri pc.
Applausi!!!

P.S. E chi avesse dei dubbi, legga QUI.


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