Quindi riassumiamo...
Mentre la ministra degli Esteri dell'UE Federica Mogherini presumibilmente dedicava la sua giornata alla "Beauty Farm" Angela Merkel e Francois Hollande si sono presi una mezza giornata per andare a fare una piacevole chiacchierata a Mosca da Vladimir Putin (il nostro premier Matteo Renzi era affaccendato a partecipare alla settordicimillesima trasmissione televisiva, suppongo..)
Sì, perché, non so se qualcuno ve l'ha detto, ma:
-mentre ora in Medioriente la Giordania si è incazzata sul serio e ha cominciato a bombardare con i suoi F-16 a più non posso e con effetti micidiali le "ridenti" contrade possedute dall'Emirato Islamico, avviando l'Operazione Martire Muath, guidata in persona dal Re hashemita Abdallah II, non per niente educato militarmente nell'accademia britannica di Sandhurst (v. QUI, QUI e QUI), e non esclude un massiccio e pericolosissimo intervento armato di terra (v. QUI);
Abdallah II, Re di Giordania |
- mentre in Libia, cioè a quattrocento chilometri dalle nostre coste meridionali, i locali miliziani jihadisti stanno seriamente impegnando le truppe del legittimo governo locale e già possiedono larghe parti del territorio nazionale, con i nostri governanti che invece aspettano ancora tremolanti il via libera dell'ONU per un intervento multinazionale, quando dovrebbero cominciare a pensare ai missili che dalle coste del nord Africa potrebbero essere puntati su di noi (v. QUI);
- mentre arrivano sempre più conferme da parte dei servizi occidentali (e non solo) della possibilità di una serie imminente di attacchi micidiali in contemporanea contro le principali città europee, alimentate soprattutto da quinte colonne che vivono e prosperano nel nostro seno...(v. QUI ma anche QUI).
Ecco mentre tutto questo accade:
1) si sta svolgendo in Ucraina un sanguinosissimo conflitto "a bassa intensità" tra le forze armate regolari ucraine e i separatisti filorussi appoggiati più o meno apertamente da Putin, con l'Europa e gli Stati Uniti schierati per l'Ucraina e che già hanno deciso sanzioni pesantissime a carico della Russia;
2) sul piano strettamente militare gli Ucraini le stanno buscando di brutto;
3) mentre già sono presenti in loco significative quote di truppe NATO, impegnate in esercitazioni congiunte con le forze armate locali, i contingenti armati della "Quick Reaction Force" della NATO, la cosiddetta "punta di lancia", composti da varie nazioni tra cui l'Italia, sono stati allertati per essere ridispiegati in un arco di tempo compreso tra le 24 e le 72 ore nei paesi all'immediato ridosso dei confini dell'Ucraina (gli Stati baltici, la Polonia, l'Ungheria, la Slovacchia, la Romania): si tratta di unità scelte, tecnologicamente avanzatissime, che comprendono truppe di terra (tra i cinque e i diecimila uomini), carri armati, artiglieria pesante, batterie antimissili, cacciabombardieri ed elicotteri da assalto, trasporto e ricognizione armata (v. QUI e QUI);
4) una squadriglia di modernissimi caccia Typhoon dell'aeronautica militare italiana, insieme con altre di altri paesi NATO, è stata schierata nel quasi più totale riserbo del Ministero della difesa italiano da circa un mese e mezzo nei territori baltici, a difesa dello spazio aereo loro e dell'Islanda, e la missione è stata nel frattempo quasi surrettiziamente prolungata di altri quattro mesi fino ad agosto: non si contano ormai più le volte in cui questi e altri velivoli militari, in queste zone o in altre, non si siano incrociati assai pericolosamente con omologhi velivoli russi, in un estenuante gioco di provocazioni, finte e controfinte, utili per entrambi gli schieramenti per saggiare la prontezza del "nemico" e la sua reale volontà di spingersi oltre certi limiti o meno (v. QUI);
5) Obama ha promesso all'Ucraina aiuti finanziari e in "armi non letali" (sic) pari a circa tre miliardi di dollari (v. QUI ma anche QUI);
6) nel Mar Nero e nelle acque circonvicine sono presenti diverse unità NATO, con la più varia tipologia, inviate lì con i più vari pretesti, tra cui, sin dal giugno scorso, in sostituzione dell'omologa francese Dupuy De Lome, la nostra nave ELETTRA (nominativo ottico A5340), definita ufficialmente dalla marina militare italiana Nuova Unità Polivalente di Supporto (NUPS), con compiti di supporto logistico e operativo, ma che detto tra noi è quella che banalmente e pragmaticamente gli analisti militari di tutto il mondo definiscono una NAVE SPIA, dotata di ben 27 diversi sensori elettronici e acustici nonché con la possibilità di operare aeromobili a pilotaggio remoto dal ponte posteriore e di utilizzare uno speciale sottomarino per ispezioni oceaniche fino a 1000 metri (v. QUI).
Quindi, ritornando al punto di partenza, mentre tutto questo accade, mentre Renzi passa da Porta a porta a Servizio pubblico, da Virus a La gabbia, dalla RAI a La 7 a Tele Alto Casalmaggiore, mentre l'Alto Rappresentante agli Esteri e alla Sicurezza comune dell'UE Federica Mogherini sta facendosi fare le unghie, la cancelliera tedesca Merkel e il presidente francese Hollande sono andati a colloquio da Vladimir Putin per vedere che cosa si possa fare per risolvere con le buone la questione (v. QUI), con lo stesso Putin che, tra il lusco e il brusco, ha nel frattempo richiamato i riservisti che non si sa mai...
Hollande l'ha detto chiaro: "O si ottiene un risultato positivo o sarà la guerra" (v. QUI).
Che dite, Renzi cosa twitterà stavolta?
#Pariamocilculo???
Nessun commento:
Posta un commento