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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

giovedì 31 marzo 2016

La politica estera è cosa troppo grande per lasciarla in appalto a certa gente



No, dico, avete visto, amici miei?
Il mondo occidentale, con l'Italia in primis, sa benissimo che in Libia oggi è in gioco gran parte del nostro futuro, non solo energetico.
Quindi cosa fa?
Siccome si vuole intervenire ma è necessaria come l'aria che respiriamo una maledetta pezza d'appoggio giustificativa si cerca disperatamente tramite l'ONU di far mettere d'accordo le 325423 fazioni libiche, divise in due governi, uno legittimo che sta a Tobruk ed uno scissionista che sta a Tripoli, l'uno contro l'altro armato ed entrambi in lotta contro l'ISIS, affinché partoriscano uno straccio di governo unitario.
Un tentativo fallito, due tentativi falliti, tre tentativi falliti, ovviamente sempre tra baci e abbracci (e coltellate nella schiena): prima il governo non va bene a uno, poi non va bene ad un altro, poi a protestare sono quelle fazioni lì, poi quelle tribù là...
Quindi l'illuminazione! Mo' ne inventiamo uno noi, ha detto l'ONU (su pressione del Napoleone di Chicago, Duce Supremo delle nostre cose terrene, Dio l'abbia in Gloria) ! 
Detto fatto, ecco che viene fuori il nome di un altro premier designato, tale Fayez Serraj (chicazzè, dicono i bene informati), con ben 7 ministri designati (figurarsi, per accontentare tutti questi morti di fame non ne basterebbero 770...)

mercoledì 23 marzo 2016

Chi pecora si fa, il lupo la mangia



Ecco, immancabile arriva dopo ogni tragedia come l'ultima, quella di ieri mattina a Bruxelles, soprattutto sui social networks,  il solito panegirico elogiativo della canzone simbolo della cosiddetta tolleranza, del pacifismo terzomondista, tantrico, modaiolo e soprattutto ipocrita, la mefitica "Imagine".
Indubbiamente in prima battuta una bella canzone, con una musica accattivante, un ritmo suadente, delle parole apparentemente di Pace e Amore universali, insomma una confezione extralusso di buoni sentimenti e belle parole, difficilmente non condivisibili a leggerle così...
Ma è davvero così?
L'avete mai letto il suo testo?
Eccolo qui di seguito, tradotto in italiano.

mercoledì 9 marzo 2016

Ciao amico mio



Ciao, amico mio.
Hai combattuto come un leone ma alla fine non ce l'hai fatta.
Eri anzianotto ormai, lo sapevamo: quando ti abbiamo preso, lì al canile, era il novembre del 2008 lo ricordo benissimo, dicevano che tu avessi già cinque o sei anni, per me forse erano qualcosina in meno, tuttavia non ci aspettavamo questa brutta  botta, amico mio, non ora, non così, non così in fretta...

In questi sette anni e passa che hai vissuto con noi ti abbiamo voluto un mondo di bene, Spino.
E so che anche tu nei hai voluto a noi.
Sei arrivato in silenzio, per mesi non hai spiccicato un "Bau".
Te ne sei andato in silenzio anche in questi ultimi venti giorni di battaglia.
E adesso noi umani, ma anche il tuo fratellino Aquilotto e la "new entry" Gaia dovremo abituarci al fatto che non ci sarai più, anche se, sono sicuro, la tua presenza discreta e colma d'Amore continuerà sotto altra forma a starci vicino.

Ma ci ritroveremo tutti insieme un giorno, lo sai? Da qualche parte, lì, dove ora ti sei trasferito.
Fai una cosa, Spino, per favore: se già non ti hanno raggiunto loro vai incontro a Whisky, a Susy, a quell'impiastrone di Freddy, e salutali da parte nostra.
E' vero, tu non li hai mai visti personalmente, ma sono convinto che non avrai problemi a riconoscerli.
E quando sarà l'ora, aspettatemi, aspettateci tutti lì, al solito posto, quello di cui parlano tutti, il ponte dell'arcobaleno.



Ti ho accudito come un bambino nei tuoi ultimi giorni, ti ho imboccato il mangiare, ti ho portato giù a braccia dalle scale e ti ho riportato su al ritorno, per non sollecitare troppo i tuoi organi interni quando ti sentivi comunque più in forma e potevi fare la tua passeggiatina.
Non è servito, purtroppo.
Ci mancherai tantissimo, piccolino, Spinetto mio...
:-(



P.S.
Scusatemi amici, oggi è così.
:-(