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mercoledì 18 novembre 2015

Non chiamatelo eroe





Diesel era un cane, una femmina di pastore belga, un esemplare specialmente addestrato per l'assalto e la ricerca di esplosivi dal RAID (Recherche Assistance Intervention Dissuasion), il reparto speciale di polizia francese per l'intervento in gravi situazioni di crisi, uno delle più famose unità di "teste di cuoio" al mondo.
Quindi parliamoci chiaro.
Era un cane, non chiamiamolo eroe.
Certo, Diesel stanotte è morta per noi, nel blitz di Saint Denis (v. QUI), e con la sua morte ha salvato direttamente almeno  una decina di agenti, ma lo ha fatto senza sapere il perché.
Lei credeva, come sempre, di partecipare a un gioco, pensava che al termine di questo gioco, come sempre, le arrivasse la tanto desiderata carezza da parte del padrone, o addirittura un biscottino, se andava bene magari addirittura uno di quei crostini di pollo che tanto piacciono a quelli come lei.
Che ne sapeva, lei, che invece ad aspettarla era la morte?
Che poi, la morte...Che parolone brutto, LA MORTE...
Che parola tipicamente umana...
Quasi come eroe.
Che cos'è un eroe, per un cane?

Chi glielo dice, a lui, che morirà come un eroe?
E che cos'è la morte, per un cane?
Un cane lo sa, di morire?






Boh, forse Diesel qualcosa intuiva, magari tra le varie stirpi di cani si tramanda questa voce, che un giorno, prima o poi, accade un qualcosa e ci si addormenta.
Per sempre.
Ma quel giorno per Diesel era ancora lontano, se anche ne sapeva qualcosa non era cosa che la riguardasse...
Che diamine, aveva solo 7 anni, ne aveva ancora di giochi da fare col suo padrone, e poi era stata tanto contenta quando lui l'aveva svegliata e le aveva detto: "Dai, andiamo a giocare ancora".
E chi se ne fregava se era tarda notte, il padrone voleva giocare con lei e questo per Diesel era la cosa più bella del mondo...
Che ne sapeva, Diesel, che invece dopo poco avrebbe conosciuto quella breve, bruttissima, esperienza?
No, non chiamatelo eroe, un cane non può essere un eroe.
Lei pensava solo a fare quello che le era stato insegnato, che ne sapeva, lei, di quel dolore sordo e macilento che ha sentito all'improvviso, subito dopo essersi sporta da quella porta...
Un rumore indescrivibile di passi affannati, urla, uno scoppio terrificante, sangue da tutte le parti...
E male.
Tanto male.
Che ne sapeva, Diesel?



Diesel è andata dal suo padrone, ovvio, che poteva fare?
Si sentiva veramente malissimo, sentiva che le forze la stavano abbandonando, dalla ferita usciva fuori tanto, tantissimo sangue, e lei si domandava solo: "Perché? Che cosa mi sta succedendo? Che cosa ho fatto? Io volevo solo giocare..."
E ha fatto allora l'unica cosa che le è venuta in mente.
E andata dal suo padrone, lui l'avrebbe senz'altro aiutata, e le avrebbe curato quella brutta ferita che aveva, l'avrebbe protetta come solo lui sapeva fare.
Erano solo pochi metri, ma quanto erano stati lunghi...
Aveva il passo greve e strascicato, il dolore la possedeva in tutto il suo corpo slanciato, e una lunga scia di sangue la seguiva da dietro. Irregolare, come i suoi passi faticati...
"Ma...E' sangue? E' sangue...mio???"
Era quasi ancora più stupita che dolorante...

Il padrone era sconvolto anche lui, sentiva la sua commozione sotto la pelle, ma c'era anche l'acre odore della paura...
Diesel si è accoccolata ai suoi piedi: era più tranquilla, ora, ma al contempo il dolore era diventato all'improvviso più forte.
Molto più forte.
"Sono stanca, sai, tanto stanca...Forse loro non volevano giocare...Non so cosa sia successo, sai? Ho fatto qualcosa che non va? Ora ho tanto male  però, non so perchè..."

Tremava.
Ha preso a leccargli le mani che la accarrezzavano disperatatamente, mentre tutt'intorno succedeva il finimondo.
Ora soffriva veramente tanto.
Gli occhi le si velavano sempre di più, in petto sentiva soffocarsi, e ad ogni respiro un fiotto di sangue le usciva dalla bocca.
Ha sentito le lacrime del padrone scorrere sotto la maschera, eppure ora cominciava a non avere più male: "Ma perché... piangi? Sono solo stanca...Molto...stanca...Aspetta che ora...Mi...rimetto...su".
Le è morta tra le braccia, Diesel.


Ciao, Diesel.
Non chiamatelo eroe.
Era solo un cane.
In fondo.





P.S. Ho scritto questo pezzo di getto sulla bacheca del mio profilo facebook. Lo rimetto qui, un po' modificato in qualche punto. 
E' il mio omaggio per Diesel, certo, per i cani soprattutto ma in genere per tutti gli animali che ci fanno compagnia nelle nostre case e ci aiutano nella vita di tutti i giorni, perché sono gli unici esseri viventi che ci vorranno sempre bene, disinteressatamente.
Ricordiamocelo sempre, quando ci scoccia portarli fuori quando piove, o quando vogliono giocare mentre noi staremmo volentieri davanti alla tv, o quando ci lamentiamo quando dobbiamo andare in vacanza. 


Per saperne di più:
http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/18/news/blitz_di_saint-denis_ucciso_il_cane_poliziotto-127636280/

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