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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

venerdì 5 settembre 2014

Stanotte ho fatto un sogno







Stanotte ho fatto un sogno.
State a sentire.

Al vertice della NATO di Newport, in Galles, UE e USA stabiliscono nuove sanzioni economico-finanziarie a danno della Russia, progressivamente sempre più pesanti, come risposta alle mosse di Putin nella crisi con l'Ucraina.
A questo punto Putin minaccia di tagliare le forniture di gas e petrolio nei confronti della UE, nell'imminenza di un autunno-inverno che si preannuncia climaticamente assai problematico, schiera la punta di lancia delle sue truppe sul confine ucraino e punta i suoi missili balistici nucleari contro le principali città europee per evitare ritorsioni da parte della NATO.
L'Ucraina a sua volta mobilita le sue forze armate con stato d'allerta massimo per opporsi ad una probabile invasione russa e "scopre" improvvisamente che nei suoi arsenali ci sono degli armamenti nucleari strategici "casualmente" sfuggiti alla precedente opera di smantellamento partita subito dopo la sua indipendenza.
Tutto il mondo e soprattutto tutta l'Europa trattengono il fiato pregando che non succeda nulla, mentre la NATO avvia una serie di esercitazioni a fuoco nelle regioni baltiche, in Romania, in Germania Orientale e in Polonia fino ai confini della stessa Ucraina, con ben cinquantamila soldati di cui la maggior parte componenti della crema dell'intero suo dispositivo di reazione rapida.
In un infuocato discorso televisivo alla nazione Putin dichiara che "Nessun capo di Stato straniero. nessuna organizzazione internazionale, né tanto meno la NATO potranno mai venire a dire cosa la Russia deve o non deve fare!!!"
La situazione potrebbe precipitare da un momento all'altro...
Renzi lancia un tweet: #Ecchesaramai.





Allora Silvio Berlusconi telefona a Matteo Renzi.
Renzi risponde a Berlusconi.
Berlusconi parla con Vladimir Putin.
Putin dice che l'unico interlocutore occidentale di cui si fida per trattare sulla crisi ucraina è Berlusconi.
Berlusconi accetta di fare da mediatore ufficiale tra le parti.
Renzi gli dà l'incarico di rappresentante speciale per la crisi europea.

Schultz s'incazza.
La Boccassini s'incazza.
La Merkel s'incazza.
Monti s'incazza ma non gliene frega niente a nessuno.
La Mogherini...La Mogherini???


L'Hawker Premier IA di proprietà di ALBA Servizi Aerotrasporti  S.p.A., società controllata da FINIVEST



Berlusconi prende il suo aereo personale e parte per Mosca.
La magistratura si oppone e rilascia contro di lui un mandato di arresto europeo.
Renzi si caga addosso e gli ritira l'incarico.
Putin risponde che Berlusconi è sotto la sua personale tutela diplomatica, avendogli  rilasciato un passsaporto diplomatico russo.
L'aereo di Berlusconi sfugge a un tentativo di farlo atterrare da parte di due Typhoon dell'Aeronautica Militare Italiana, perché Berlusconi riesce a convincere i due piloti a scortarlo fino all'uscita dallo spazio aereo italiano, in nome della pace mondiale.
Al loro ritorno alla base i due piloti vengono arrestati e trasferiti in stato di detenzione a Gaeta, nell'ex fortezza borbonica trasformata da decenni in carcere militare.
Nessun altro aereo militare italiano od europeo osa opporsi al viaggio della speranza del leader italiano verso l'aeroporto internazionale di Sheremetyevo.




Berlusconi arriva a Mosca, accolto tra mille onori dallo stesso Putin in persona, con cui si reca immediatamente in una dacia per risolvere la delicata questione vis a vis.
Centinaia di televisioni arrivano intorno alla sobria villa dove i due statisti parlano.
All'improvviso un rumore dall'alto, verso le 17,00: un elicottero militare pesante da trasporto VIP con le insegne ucraine atterra nel piazzale apposito, scortato da tre elicotteri d'assalto russi.
Dal mezzo scende il presidente ucraino Petro Poroschenko, insieme con Andrij Shevchenko, l'ex campione del Milan, chiamato a fare da indispensabile interprete di fiducia nei confronti di tutti.
Andrij Shevchenko
Petro Poroschenko
I due entrano nella dacia.

Nel silenzio della sera e della notte successiva niente si muove dalla dacia, si sente solo qualche urlo e strani suoni schioccanti.
Si pensa il peggio, c'è chi sparla, chi si domanda cosa stia succedendo.
Qualcuno ridacchia.
Allora un tizio ardimentoso riesce a sporgersi chissà come dalla recinzione e a riprendere con una telecamera ad alta sensibilità un'insolita scena: le urla sono alternativamente di giubilo o di scazzo, e i suoni schioccanti sono quelli delle carte spesso gettate violentemente sul tavolo...
Ma non si tratta delle delicate e drammatiche scene di una rabbiosa partita diplomatica sul destino della Crimea o del Donbass, no...
La scena ripresa entrerà nella storia: in un'atmosfera da sagra paesana Berlusconi e Shevchenko stanno giocando a tressette contro Putin e Poroschenko!!! 




La sicurezza moscovita, prontamente intervenuta, riesce a catturare l'autore delle riprese ed a togliergli la telecamera.
Uno degli agenti parla ad un microfono appeso al bavero.
Sono ormai le 7,30 del mattino.
La luce del sole, nella sottile nebbiolina di questo giorno storico, comincia piano piano a vincere il buio.
Nel piazzale davanti alla dacia un pugno di uomini sembrano aspettare qualcosa.
Uno di loro è tenuto a terra in ginocchio, con le mani legate dietro la nuca. Gli altri sono tutti in piedi attorno a lui.
La telecamera giace per terra, sola e abbandonata, a tre metri da lui.
C'è tensione nell'aria.
Da lontano, col teleobiettivo, gli operatori delle varie tv inquadrano la surreale scena.

Dopo dieci minuti di snervante attesa improvvisamente le porte della dacia si aprono e i quattro presenti escono, Putin  e Poroschenko rabbuiati, Berlusconi e Sheva visibilmente soddisfatti.
Putin guarda torvo l'intruso nelle mani dei suoi uomini, fa per schiaffeggiarlo ma Berlusconi si avvicina sorridente, lo ferma, molla un affettuoso scapellotto sulla nuca dell'uomo, un po' spaventato, e dopo aver rassicurato il presidente russo con lo sguardo gli chiede di liberarlo.
Con un impercettibile cenno del capo Putin fa segno al capo della sicurezza di aprire le manette che bloccano il ragazzo.
Berlusconi, con un movimento delle mani come a dire: "Te possino...", gli dice di riprendere in mano la telecamera e di metterla in funzione.




Quando la luce verde della telecamera si accende, il Cavaliere non si riesce a trattenere e, piazzatosi davanti all'obiettivo, prorompe incontenibile: "Ragazzi, consentitemi, ma un poco di pazienza cribbio!!! 
Stavamo giuocando a tressette e io e Andrji ovviamente vincevamo...Capirete, dopo aver tanto parlato ci voleva un po' di sano divertimento, no??? Comunque, dai, Andrij, diglielo tu..."
Tossicchiando, il sempre timido Shevchenko si avvicina alla telecamera e dice, scandendo bene le parole: "Grazie all'aiuto del Presidente Berlusconi la crisi è finita. Sono stati appianati tutti i contrasti tra Ucraina e Russia. I due presidenti hanno già firmato di loro mano un accordo tra gentiluomini di reciproca soddisfazione. Insomma è TUTTO RISOLTO!!!".
Mentre tutto questo accade, Berlusconi prende accanto a sé Putin e Poroschenko e tutti e tre insieme si stringono affettuosamente le mani, tra le urla di giubilo di tutti i cronisti e cameramen presenti.









E' un successo mediatico senza precedenti, come all'epoca del conflitto tra Russia e Georgia, come all'epoca della Partnership tra Russia e NATO inaugurata al vertice di Pratica di Mare, ma su scala MOLTO più grande...
In tutta Europa e America un solo grido unisce tutti quanti:
"Silvio Berlusconi ha salvato la pace mondiale!!!"
Berlusconi torna in patria, accolto dalle ovazioni dell'intera Italia in festa, ma all'aeroporto trova ad accoglierlo la polizia giudiziaria, con un mandato di arresto firmato da Bruti Liberati per aver violato gli obblighi di residenza italiana e per aver ricoperto indebitamente una carica ufficiale che non poteva ricoprire, avendo l'interdizione dai pubblici uffici.
Ma un'ondata di sdegno popolare accoglie questa decisione improvvida e Bruti Liberati è costretto tra mille scuse balbettanti a rilasciare Berlusconi, che in effetti non ha violato alcuna norma dato che fruiva di un passaporto diplomatico russo e Renzi gli aveva ritirato l'incarico ufficiale concessogli in un primo momento e quindi lui era formalmente un privato cittadino.
Berlusconi ritorna così ad Arcore tra ali di folle plaudenti, mentre tutte le accuse a suo carico di ogni genere vengono magicamente a cadere una dopo l'altra, e anche l'affidamento ai servizi sociali, considerato il servizio sociale fatto all'intera umanità...
La GAZPROM diventa main sponsor del Milan, decidendo di devolvere ogni anno 100 milioni di euro per rafforzare sul mercato la squadra. 
L'Ucraina, piena di gratitudine per aver evitato una guerra disastrosa, stabilisce istituzionalmente che il tressette venga insegnato nelle scuole di ogni ordine e grado  e che il 29 settembre, giorno di nascita di Berlusconi, sia ufficialmente proclamato come Festa Nazionale.
Shevchenko diviene il nuovo premier della giovane repubblica, quello che la porterà nell'Unione Europea.
I due coraggiosi piloti che sfidando gli ordini ricevuti avevano scortato l'aereo di Berlusconi sono reintegrati in servizio con tutti gli onori, promossi al grado superiore e premiati con la medaglia d'oro al valore civile e militare insieme.
Renzi viene costretto a dimettersi per il suo comportamento imbelle e il paese va alle elezioni politiche, che Forza Italia vince con oltre il 50% dei consensi.
Berlusconi ringrazia, ma preferisce rinunciare all'incarico di premier per dare spazio ad un giovane, e viene eletto trionfalmente Presidente della Repubblica.
Tre giorni dopo si reca ad Oslo a ritirare il Premio Nobel della Pace conferitogli all'unanimità.
La Merkel, invitata alla cerimonia, si dà malata.
Sarkozy, dal gabbio, scoppia in una risata nervosa che dura tuttora.
Schultz...Be' Shultz  francamente non se lo caga nessuno...
Di Monti neanche parlo...
Tre/quattrocento tradizionali nemici di Berlusconi, tra giornalisti, politici, magistrati, intellettuali e varia umanità, espatriano o si suicidano al momento della premiazione.



Bando agli scherzi, ci siamo fatti due risate, naturalmente non accadrà niente di tutto questo, ovviamente.
Ma credo che in un momento in cui le gravissime emergenze di Libia, Ghaza e del Califfato islamico che si sta incistando tra Siria e Irak impongono a tutt'Europa, agli USA, a Israele e alla Russia di essere uniti contro il comune nemico jahdista se c'è UNO, UNO SOLO, in grado di risolvere la pericolosissima crisi ucraina, quest'uomo sia solo LUI.
L'INNOMINABILE.

La stretta di mano tra Putin e Bush Jr. al Vertice NATO-Russia di Pratica di Mare: 28.05.2002













Spero che lo capiscano.

SULLE CONCLUSIONI DEL VERTICE DI NEWPORT V.QUI E QUI.

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