Da oggi L'Unità cessa per sempre le sue pubblicazioni e non sarà più in edicola.
Due giorni fa il giornale è uscito per protesta con sedici pagine bianche.
Non c'è che dire, il numero più pieno di contenuti degli ultimi anni, sicuro.
Non c'è che dire, il numero più pieno di contenuti degli ultimi anni, sicuro.
Però ve la siete cercata, cari amici de L'Unità: se il giornale non vendeva e chiude, nonostante anche gli ingenti contributi pubblici ricevuti, invece di accusare l'universo mondo, invece di fare gli schizzinosi con chi potrebbe salvarvi, invece di urlare all'assassinio dell'Unità, farsi un esame di coscienza mai, eh...?
Macchè...
I giornalisti hanno preferito far chiudere il quotidiano piuttosto che vederlo acquistato dal duo femminile Daniela Santanchè-Paola Ferrari che si erano proposte di rilevare la testata, uniche PAZZE a farsi avanti.
E allora che dire...
Poi mi sono anche ricordato di questo:
E allora che dire...
Sono proprio dispiaciuto, traumatizzato, direi quasi prostrato.
Mi viene da piangere.
Una prece.
Bene, vado al mare.
P.S. Non mi ricordo analoghe geremiadi per la dipartita de Il Popolo, La Voce Repubblicana, l'Umanità...
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