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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

lunedì 30 maggio 2016

Non svendiamoci all'Islam!


Sabato scorso, 28 maggio, di mattina, nella mia Modena si è verificata una cosa sconvolgente.
Un uomo e una donna si sono messi platealmente a litigare nel bel mezzo della strada, in Via Moreali, in una zona neanche troppo lontana dal centro, quando ad un certo punto uno dei due, che si è scoperto essere il marito, di nazionalità marocchina, ha cominciato a prendere a botte la moglie scaraventandola a terra per poi infierire con crudeltà su di lei con una catena.
A quel punto alcuni passanti hanno tentato di fermarlo facendo da scudo alla sventurata, per tenerlo a bada fino almeno all'arrivo della polizia, prontamente avvisata di quanto stava avvenendo, ma lui ha continuato a tenere ben salda la catena ed a inveire contro la moglie, accusandola di averlo tradito e urlando a tutta gola: "Allah Achbar! Allah Achbar!!!"
Solo l'intervento delle forze dell'ordine è riuscito a placarlo, ma ci sono voluti ben tre agenti della Volante per bloccarlo ed arrestarlo, con lui ancora schiumante rabbia che ripeteva le sue invocazioni sconnesse ad Allah e la moglie visibilmente in stato di shock stesa per terra, spaventatissima. 
Per chi volesse vedere la puntuale ricostruzione della Gazzetta di Modena, con anche un video dell'episodio, v. QUI

Guardate, questa cosa è assai grave.
Non solo in sé, ma anche perché è il primo sintomo di quella che potrebbe diventare una gravissima malattia.
Ci stiamo portando in casa della gente che faticheremo sempre più a contenere, se continuiamo ad abiurare quelle che sono da sempre la nostra storia, le nostre tradizioni, i nostri valori, le nostre lotte di conquista civile che trovano nella nostra Costituzione, pur così datata in certi suoi punti fondamentali, un saldo baluardo.
Finora.
Perché, ricordatevelo, proprio a riguardo di questo genere di cose, la Sura 4 del Corano (An Nisa', Le donne) prescrive quanto segue, al versetto 34 (tratto da www.corano.it):

34. Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele*. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande.

*[“battetele”: interrogato in merito a questa forma di punizione maritale, l’Inviato di Allah (pace e benedizioni su di lui) l'ha sconsigliata con fermezza e, in caso estremo, l'ha permessa a condizione di risparmiare il volto e che i colpi vengano inferti con un fazzoletto o con il siwâk (il bastoncino che si usa per la pulizia dei denti)]

Se volete saperne di più sull'intera sura andate a vedere QUI e, vi consiglio di leggere, QUI.
Come si possa ragionevolmente conciliare tutto questo con la nostra Costituzione e con tutto il nostro ordinamento positivo ditemelo voi.
Stiamo attenti, perché sempre nella provincia di Modena, nella MIA provincia, a Mirandola, la Quatar Charity, ONG caritatevole onnipotente di quel paese, apparentemente irreprensibile, ha finanziato la costruzione di un "centro culturale" islamico con annessa moschea, in cui arriveranno imam preparati e pagati dall'emirato quatarino (v. QUI).




Andate a vedere bene in rete  CHE COSA è veramente Quatar Charity, cosa si nasconde dietro di lei, quali interessi persegue, quali amicizie frequenta, e poi ne parliamo (per esempio, leggete QUI).
Stiamo molto attenti, ma veramente molto attenti, ché questi stanno ricominciando a penetrare anche in Sicilia, da sempre grandissimo oggetto del desiderio panislamico, visto che a suo tempo è stata occupata per secoli dagli arabi (Noto fu l'ultima roccaforte araba dell'isola a cedere, sotto la spinta normanna, nel 1090): il ministero degli Esteri saudita ha infatti stanziato un finanziamento di ben 30 milioni di euro a favore dei comuni di Aidone, Piazza Armerina e Valguarnera, tutti della provincia di Enna, per il restauro di monumenti che testimoniano l'influenza araba ed il rilievo storico islamico in quelle terre, oltre che per costruire l'ennesimo "centro culturale" etc. etc. (si veda QUI, ma anche  QUI, per altre iniziative analoghe in tutta la Sicilia, a Catania, a Messina, a Modica, a Ispica...)
Fondi provenienti dal Quatar sono previsti anche per restaurare moschee, a Vicenza (QUI), a Brescia (v. QUI), a Saronno, e come non dimenticare anche l'Università islamica prevista nel Salento, a Lecce (v. QUI)???

Cari politici italiani, non svendetevi, non svendeteCI agli arabi, VI SCONGIURO!!! (v. QUI).
L'hanno fatto anche i politici belgi, negli anni della grande crisi del '73, chiedendo loro un prezzo favorevole per il petrolio e dando in cambio mano libera nelle loro città per la capillare diffusione di "centri culturali" e moschee e la libera circolazione di imam in lungo e in largo per quella nazione.
Il risultato l'avete visto, clamorosamente, negli ultimi tempi.




Interi quartieri, se non città, a Bruxelles, ad Anversa, a  Molenbeek, in mano ormai dell'emigrazione araba, governati dal fondamentalismo islamico e quindi dalla sharia'a, in cui regna l'omertà e la complicità per il terrorismo islamista, senza che la polizia intervenga e con i pochi residenti occidentali costretti a vivere in silenzio, appecoronati, senza ostentare nulla della loro civiltà (sì, civiltà) nel terrore che possano venire puniti in qualche modo se non si adeguano o peggio ancora si oppongono ad un certo stile di vita...
(E le stesse cose si possono vedere in Gran Bretagna e in Svezia, tanto per citarne altre due).



Stiamo attenti all'attivismo degli Emirati del Golfo, dell'Arabia Saudita, della stessa, pericolosissima Turchia...
Facciamoli entrare in maniera indiscriminata in Italia, lasciamogli campo libero, facciamoci comprare, diamogli corda per troppa tolleranza castrando (spesso con uno zelo degno di ben migliore causa) le nostre tradizioni religiose, valoriali e culturali, ed in  capo a due, tre generazioni al massimo, quasi senza accorgercene,  saremo perduti.
Forse per sempre.




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