Ieri a Castelfranco Emilia, nella ricchissima, civilissima, democraticissima, avanzatissima, invidiatissima provincia di Modena, quasi al confine con l'altrettanto ricchissima, civilissima, democraticissima, avanzatissima, invidiatissima provincia di Bologna, un uomo di 78 anni, Antonio Benedetti di Vignola, ha perso la vita tentando di "guadare", già, di "guadare", avete capito bene, un sottopasso allagato con la sua auto, in Via San Donnino.
La cosa è già tragica in sé, ma lo diventa anche assai di più se consideriamo che da queste parti, le MIE parti, non piove ormai da settimane ed ormai in certe ore si superano abbondantemente i 25° di temperatura.
Infatti, amici miei, quel sottopasso era allagato non da ieri, non da una settimana e nemmeno da quindici giorni, ma DA BEN DUE MESI, dall'ultima grossa acquazzonata che aveva infierito sulla regione quando ancora era inverno.
Certo, si troverà che tutto era a norma di legge, che l'uomo probabilmente è stato imprudente, le transenne erano presenti ed erano state messe al posto giusto, i segnali c'erano tutti, la cittadinanza era stata debitamente avvertita per tempo, e poi, che diamine, guarda un po' la sfiga proprio questa settimana dovevano cominciare i lavori di ripristino...
Ma intanto un uomo è morto, nel modo più atroce e allo stesso tempo stupido che si possa immaginare, annegato in un paio di metri d'acqua, nella sua auto, bloccato in un sottopasso alle porte cittadine, sotto un sole caldo tipico della primavera in sboccio.
Ecco, io credo che questa sia una notizia terribile...
Perché è esemplificativa, più di quanto lo sia il folle attentato del tribunale di Milano, più di quanto lo siano i ripetuti crolli di fondamentali opere viarie della Sicilia, più ancora, guardate che vi dico, del soffitto della scuola elementare di Ostuni sbriciolatosi come carta velina, di come il nostro amato e disperato paese sia in questo momento governato da una classe politica imbelle, che pensa solo a come perpetuare sé stessa, senza un minimo di capacità progettuale vera...
Se persino qui, nella ricchissima, civilissima eccetera eccetera terra d'Emilia siamo messi così mi viene da pensare che sia veramente la fine.
Stiamo morendo, eppure andiamo avanti a infusi, clisteroni e sanguisughe, quando occorrerebbero invece da un lato vari trapianti di organi e dall'altro sante amputazioni di tessuti necrotici...
Speriamo che qualcuno lo capisca in tempo.
E intervenga.
E per favore, l'Europa stia lì dov'è. Per ammazzarci bastiamo noi italiani da soli.
Per saperne di più:
http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2015/04/13/news/castelfranco-muore-annegato-nel-sottopassaggio-1.11228742
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