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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

mercoledì 24 dicembre 2014

BUON NATALE!!!

Cari amici, anche quest'anno è arrivato Natale.
E' un Natale molto diverso per me rispetto a quelli del passato, un Natale che sento in un senso assai più spirituale del solito, un Natale in cui i valori della Famiglia, della Tradizione, della Natività li sento vicini come non mai, forse proprio perché da più parti sono visibilmente sotto attacco e la cosa mi sconcerta, mi addolora, mi confonde...
E allora permettetemi di fare degli Auguri speciali.



Auguri ai Cristiani che sono perseguitati in tutto il mondo, dalle pietraie desolate delle montagne del Kurdistan alla Nigeria, dalla Libia che noi Italiani stiamo lasciando sola alla Cina, e persino nella nostra Europa, persino nell'Italia di oggi, dove ci si limita per ora, fino a quando durerà, a trattarci semplicemente da eversivi vagamente fissati e sicuramente pericolosi per l'ordine pubblico se pretendiamo di continuare la tradizione del Presepe a scuola; quell'Europa/Italia dove persino fermarsi in poche decine di persone in piazza a leggere un libro, in silenzio, per un'oretta, pregando tra sé e sé in nome dei principi della vita e della famiglia dettati da Nostro Signore diviene motivo di scherno, offesa, finanche intollerante violenza, mentre le gesta oscene delle Femen in chiesa sono espressione della più pura libertà di espressione; in quell'Italia dove un film come CRISTIADA viene definito telefonicamente come "particolare" a chi vi scrive da una gentilissima impiegata di un cinema modenese che l'aveva in programmazione fino al giorno prima, con lo stesso sussiegoso atteggiamento che una volta si riservava da parte dell'edicolante a chi voleva comprare un giornaletto porno...

Auguri ai nostri due marò e alle loro famiglie, non solo a Salvatore Girone che è per ora rimasto in India, ma anche a Massimiliano Latorre, per i quali sembra proprio che l'Italia stia avanzando un'indecente proposta al NEMICO indiano, che prevederebbe LE SCUSE DELL'ITALIA, IL RITORNO DEI DUE MILITARI IN PATRIA PERCHÉ' SIANO COMUNQUE SOTTOPOSTI A PROCESSO E PERSINO UN CONGRUO RISARCIMENTO ALLE  FAMIGLIE!!! 
Ma scuse di che, se l'istruttoria TRIENNALE in corso non si è ancora conclusa, capi d'imputazione ancora non sono stati formulati, un processo ancora non è stato fatto??? Un processo in cui i due potrebbero ancora essere assolti??? 
In nome di quale giustizia si dovrebbe accettare una soperchieria di questo genere??? 
E poi, risarcimento a che titolo? E se poi il processo intentato in Italia accertasse, come è scontato alla luce dei fatti emersi, che i due sono innocenti che si fa? Si richiedono i soldi indietro?
Ma poi, non era stato già dato a suo tempo un risarcimento alle due famiglie? Con una formula che se non era di scuse gli si avvicinava comunque molto?
Che facciamo, un ALTRO risarcimento? Dopo tre anni? E NUOVE scuse???
Una cosa del genere era FORSE accettabile all'inizio della vicenda, a inchiesta appena partita, giusto per chiudere la questione sul nascere, quando ancora era ad uno stato talmente fluido e con i fatti tutti da accertare da poter essere risolta in silenzio senza ulteriori strascichi, ma ora no...
Ora una soluzione del genere, dopo tutto quello che è successo, dopo le pressioni in spregio alle convenzioni internazionali fatte sul nostro ambasciatore quando avevamo deciso di non rimandare indietro Latorre e Girone, dopo aver constatato ogni giorno sempre di più la pretestuosità delle argomentazioni indiane e i metodi delle locali autorità, a maggior ragione dopo l'ultimo schiaffo datoci dalla Corte Suprema, be', una cosa del genere è assolutamente inaccettabile e sarebbe un'intollerabile umiliazione per i marò e le loro famiglie, per la Marina, le Forze Armate tutte e per lo stesso Popolo italiano, che non si merita di essere trattato così.

Auguri a tutti quei miei colleghi avvocati che una norma assurda, ingiusta e francamente ignobile sta costringendo a cancellarsi dall'albo, per l'obbligo a partire dal 2015 di iscriversi comunque alla Cassa Forense anche in mancanza dei requisiti minimi di reddito e volume d'affari, col contestuale obbligo automatico di pagare i contributi da cui erano finora giustamente esentati, una somma pari nel minimo a poco più di 800 euro, ma che arriva anche a tremila euro o più, dovuta anche se si è a reddito zero o addirittura sotto, che scatta addirittura in maniera retroattiva se non ci si cancella per tempo.
Una decisione ingiusta, delirante, francamente intollerabile, una decisione che metterà sulle strada migliaia e migliaia di professionisti, già prostrati da una crisi economica che ha colpito loro e i loro clienti, professionisti spesso giovani ma non necessariamente, spesso preparati ma anche alle prime armi, andando a ingrossare il già enorme numero di disoccupati, alla faccia delle promesse del Giovin Signore fiorentino.
Io penso che, contro il mio interesse, andrò avanti ancora per quest'anno, ma se le cose continueranno così sarò costretto anch'io a chiudere baracca e burattini.
Ringraziando coi dovuti modi lor Signori.
#Iononmicancello



Auguri  anche a tutti gli eroi che hanno la partita IVA, senza i quali questo paese sarebbe da tempo allo sbando totale eppure costantemente trattati a pesci in faccia.
Sempre l'ineffabile Conducator toscano infatti, impegnato con la bufala del Jobs Act (ma parlare in italiano, mai?), con la cazzata dell'art. 18, con gli 80 euro, con le prebende ai vari cooperatori alla Buzzi per il magna magna dei clandestini,  con la fola dei risparmio di tasse per 18 miliardi (MA DOVE, DIO MIO, CHE CON LE CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA IL FABBISOGNO DELLE TASSE RESTA AL MINIMO MINIMO INVARIATO???), ha promesso che in effetti, visto che la legge di stabilità non li ha trattati benissimo, "farà qualcosa per le partite IVA".
Sì, certo.
Gli darà il colpo di grazia, forse.



Auguri infine a tutti coloro che soffrono in silenzio, nel buio di una prigione, da innocenti, ma anche da colpevoli, nella solitudine di una vita senza persone care cui poter rivolgere una parola, da cui poter avere un conforto, un sorriso, una carezza, auguri a chi sta male, nel fisico e nell'anima, auguri a chi non smette di lottare, anche se la tentazione di farlo lo prende sempre più spesso, auguri a chi ha perso un proprio caro, per cui questo Natale non sarà il solito Natale, auguri a chi ama e a chi è amato, ché di questi tempi fatui e colmi di sfrenato egoismo scambiato per libertà  non è poi cosa così scontata...



E Auguri a tutti voi, amici miei, alle vostre famiglie, ai vostri amici e conoscenti.
Ne avete, ne ABBIAMO bisogno tutti.
Nella speranza che questo mondo impazzito ritorni in sé, prima che sia troppo tardi.

P.S. Se potete, uno spazietto nelle vostre preghiere lasciatelo anche per questo inguaribile brontolone che vi scrive.
Mi sa che ne avrà bisogno, quest'anno.








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