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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

sabato 13 settembre 2014

"Vengo anch'io? No, tu no!"



Ok, amici miei, sembra che veramente la Corte Suprema di Nuova Dehli abbia dato l'autorizzazione a che Massimiliano Latorre possa tornare in Italia per quattro mesi per trascorrere la convalescenza dopo la leggera ischemia celebrale di cui ha sofferto nei giorni scorsi (v. QUI).

Nonostante la ferma opposizione dei legali dell'armatore del St. Antony, Freddy Bosco (ma ancora è in giro, questo qui? Uhè, ciccio, e mica è sempre Natale eh...), che volevano che prima si verificassero con dei periti da nominare le reali condizioni di salute del militare italiano e solo poi, eventualmente, si prendesse la decisione, l'autorità giudiziaria più importante del paese di Tremal Naik ha per fortuna rigettato questo ricorso e dato il suo via libera alla richiesta urgente da parte italiana.
Ma... 
Eggià, ci sono sempre dei ma in questa vicenda.
A questo punto ci sarebbero alcuni punti da chiarire:





1) Massimiliano Latorre è sicuramente contento della prospettiva di tornare in Italia, ma sa anche che in questo momento insieme con lui, detenuto ILLEGALMENTE in India, c'è anche UN ALTRO UOMO, un collega, un amico, di cui per sovrappiù è anche superiore diretto, Salvatore Girone, che invece resterebbe lì.
Ha la "fortuna" di essere in perfetta salute, lui!
Conoscendo il senso dell'Onore, della Disciplina, della Dignità, della Responsabilità che ogni militare di carriera porta dentro di sé, soprattutto se facente parte di un corpo d'élite come sono i fanti di marina del San Marco, abituati a ragionare non come individui, ma come squadra, costringerlo a partire per la Madrepatria e ad lasciare che Girone resti in India non sarà affatto una cosa che potrà accettare a cuor leggero.
Davvero, Presidente Napolitano, Premier Renzi, Ministra Pinotti, Ministra Mogherini (per quanto? Boh...) avrete il coraggio di consentire che SOLO LUI ritorni nella sua amata Taranto, lasciando invece da solo Salvatore Girone nella sua prigionia indiana?
Davvero avrete il coraggio di fare presumibilmente sentire in colpa Latorre per il suo umanissimo desiderio di ritornare a casa e rivedere la sua famiglia, com'è giusto che sia, cui si contrappone l'altrettanto forte sentimento cameratesco di vicinanza all'amico e collega, che lo spingerebbe invece a restare?






2) Mettiamo che si accetti che a ritornare indietro sia appunto il solo Latorre...Che intenzioni avete, voi, Governo e Stato italiano, una volta trascorsi i quattro mesi concessi per la convalescenza dalla magistratura indiana? 
Davvero lo rimanderete indietro a metà gennaio, come avete fatto vergognosamente l'altra volta?
Un'altra volta??? 

Davvero avreste questo indegno coraggio??? Un coraggio che degrada a mio parere nella faccia di bronzo fino a precipitare addirittura nella faccia di culo???





3) Siccome non credo proprio che lo farete (oh, mica perché vi accrediti di chissà quale saldezza d'animo eh, fosse per quello non avreste alcun problema a rimandarglielo indietro in un pacco dono col fiocchettino d'ordinanza...Solo che se lo faceste un'altra volta stavolta la gente verrebbe veramente coi forconi a bucarvi il didietro, e voi al didietro ci tenete, non foss'altro perché è con quello che riempite gli scranni in cui siete assisi...), ecco siccome questo non accadrà si pone un altro problema: una volta che la decisione di non farlo rientrare sarà divenuta ufficiale, come la metterete con la giusta ira delle autorità indiane?
Voglio dire, nulla di più facile che qualcuno in alto loco si incazzi un pochettino...Sapete, quelli saranno anche emuli di Ghandi ma quando s'incazzano diventano pericolosini...Immagino già le manifestazioni di sdegno sulle strade, i boicottaggi ai nostri prodotti e alle nostre aziende, le richieste di una condanna esemplare del militare rimasto, le "vibranti proteste", il richiamo dell'ambasciatore, le violenze verbali e fisiche a danno dei primi Italiani che passano da quelle parti, insomma tutto questo teatro qui...







4) So già la vostra risposta: "Non ti preoccupare, Forcone della malora, intanto facciamo venire lui qui, poi le cose s'aggiustano..." (Risolino renziano d'ordinanza accluso con occhiolino incorporato...)

Allora io anticipo sin d'ora in esclusiva mondiale cosa farete (sai che sforzo, lo sanno tutte le cancellerie mondiali...), perché immagino già per filo e per segno ciò che accadrà e ve lo dico qui in anteprima così poi verifichiamo.
A meno che già non abbiate un accordo sotterraneo con l'India per rimandarlo lì alla scadenza e subito dopo con una qualche scusa procedurale farli ritornare definitivamente in Italia entrambi, per salvare capra e cavoli..., 
accadrà che, non appena sbarcato in Italia, Massimiliano Latorre verrà raggiunto da un avviso di garanzia della Procura Militare di Roma che indaga sul reato di omicidio doloso plurimo, tentata strage, varie ed eventuali contestato ai due militari...
Quando il militare sarà ritenuto in grado di sostenere un interrogatorio, con comodo, verrà interrogato, dopo di che, quando saranno quasi trascorsi i quattro mesi fatidici, verrà fatta richiesta di rogatoria internazionale alla magistratura indiana per avere tutta la documentazione in suo possesso relativa al caso.

E mentre sopravvenute nuove esigenze di ordine medico "costringeranno" il buon Latorre a trattenersi oltre la prevista scadenza qui in Patria, verrà richiesta la presenza in Italia anche di Girone perché renda a sua volta una completa deposizione sui fatti, in via ufficiale.

Lo so che nelle vostre raffinatissime menti contorte gli Indiani non aspetterebbero altro che tutta questa manfrina per rimandarci indietro Girone e magari darci anche tutta la documentazione probatoria in loro possesso, ed era effettivamente ciò che si doveva fare sin dalla prima volta che furono rimandati indietro tutti e due, ma...
Ma se stavolta quei figli di fachiri non lo facessero...?

No, perché, parliamoci chiaro, una volta passi, ma fare la figura dei coglioni due volte no, eh...Saranno anche immersi nella calma serafica dello spiritualismo induista ma arriva un momento in cui anche i guru, nel loro piccolo, s'incazzano!


Paola Moschetti Latorre e Vania Ardito Girone, in una conferenza stampa tenuta all'ultimo Festival di Sanremo




5) Quindi, e siamo alla domanda delle domande: se Latorre fosse qui da noi, non ritornasse indietro al termine dei quattro mesi con la scusa dell'indagine in corso della magistratura italiana (che ovviamente si opporrebbe formalmente al suo ritorno in India per le inderogabili esigenze istruttorie) e gli Indiani, mangiata la foglia, non dessero però il via libera anche al ritorno di Girone, anzi facessero nuovamente gli stronzi col nostro ambasciatore come la prima volta (e ovviamente nemmeno pensare di sfuggita che mandino a Roma le carte del "LORO" processo)???
Se addirittura accelerassero col processo nell'evidente intento di infliggere al nostro militare una condanna durissima???
Se iniziassero una guerra economico-commerciale contro di noi???
No, perché noi potremmo anche protestare, sbraitare, rompere gli indugi e denunciare immediatamente l'India alla Corte dell'Aja con l'accusa di non voler collaborare al ristabilimento della verità, di voler boicottare le indagini della giustizia italiana, di mestare nel torbido e tutte queste cose qui, e magari alla lunga, tra tre, cinque o dieci anni, ne usciremmo anche vincitori sul piano legale, ma evidentemente vi sfugge un dato di fatto essenziale.




Che Girone per tutto quel tempo resterebbe lì, solo, non più tutelato da nessuno, indicato alla esecrazione dell'intera pubblica opinione indiana, con la famiglia lontana, l'uno e l'altra in uno stato di probabilissima prostrazione fisica e morale.
E Salvatore Girone, come Massimiliano Latorre, già adesso sono quasi tre anni che sta in India.

Quindi a parer mio la soluzione è una e soltanto una.
FATELI USCIRE TUTTI E DUE DA LI'. 
ORA.
CON QUALUNQUE SCUSA, CON QUALUNQUE MODO, PAGANDO, VA BENE TUTTO...
MA APPROFITTATENE SUBITO, IL MOMENTO GIUSTO E' QUESTO.
SOLO QUESTO.
(Una soluzione la tratteggia il sito Analisi Difesa, nel numero del 30 settembre che v. qui). 

Fatelo.
Vi scongiuro.

(Ah, Matteo, per cortesia, basta usare twitter alla c.d.c. -v. qui- Non è proprio il caso, credimi.)






P.S. Il deficiente in tonaca dell'altro giorno, Don Giorgio De Capitani, forse strigliato da qualcuno un po' più in alto di lui, forse semplicemente per paura, ha scritto una nuova lettera a Giulia Latorre, dopo l'invereconda missiva precedente. 
Se volete potete leggerla qui.
Ora, non voglio perdere troppo tempo con questo qui, già gli ho dato sin troppo spazio l'altra volta, ma ciò che conta è che, al di là del fatto che la STRAgrande maggioranza degli Italiani in realtà pensa esattamente l'OPPOSTO di ciò che crede lui sulla vicenda, il che fa capire tante cose sul circuito autoreferenziale della sua mente contorta, il demente sembra aver capito di averla fatta veramente fuori dal vaso stavolta, tanto da giungere a fare una patetica, insufficiente certo, sicuramente inutile ed in taluni punti persino ridicola, ma tuttavia chiara ed evidente giravolta dalle sue parole precedenti.

A me basta. 
Non so se basti a Giulia, ed avrebbe anche ragione.


AGGIORNAMENTO DEL 13 SETTEMBRE 2014 ALLE ORE 19,32


MAX E' ATTERRATO INTORNO ALLE 16,30  ALLA BASE AEREA DELLA MARINA MARISTAER DI LE GROTTAGLIE (TA). Sul suo arrivo vedi qui.

Non m'importa chi ci fosse a riceverlo né mi frega alcunché delle scemenze pronunciate oggi dalla terza carica pro tempore dello Stato, che per fortuna tale resterà per un tempo limitato dopo di che la sua parentesi istituzionale sarà chiusa per sempre.
Mi interessa solo dirgli questo:



















Però io non mi dimentico di lui:


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