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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

martedì 16 giugno 2015

Ai limiti del baratro





Forse non è chiaro, ma quello che sta accadendo a Ventimiglia in questi giorni è qualcosa di veramente inconcepibile.
Uno strappo talmente evidente da tutti quei concetti di solidarietà europea, accoglienza, tolleranza, fraternità, di cui ci hanno sfracanato i cabasisi da almeno quindici anni a questa parte.
E il bello è, diciamocelo chiaro, che i Francesi (come i Britannici, i Tedeschi, gli Spagnoli, i Polacchi, gli Austriaci e, al di fuori dell'U.E., gli Svizzeri) HANNO ASSOLUTAMENTE RAGIONE.
Ma la si smetta una volta per tutte con la retorica dell'Europa, dei grandi principi e della bontà universale di 'sta cippa!!!

Fino a quando si ride e si scherza va tutto bene, ma qui è in gioco la sopravvivenza stessa dell'identità storica, politica e tradizionale dell'Italia e non si scherza più.
Arriva un momento in cui anche l'ideologismo più cieco, anche la politica più lassista, anche la burocrazia più ottusamente connivente devono arrendersi.
Se ne sta accorgendo, a sue spese, persino l'arcidemocraticoantifascista sindaco Pisapia a Milano.

Io non so se esista un piano A, un piano B o un piano C.
Non so se Renzi debba ritornare a fare il Renzi o non piuttosto ad andarsi a nascondere e a lasciar fare ad altri.
Non so se Alfano quando parla sia veramente convinto di ciò che dice o pensi solo alla cadrega.
So però che se non si risolve subito - e bene -  questa devastante bomba sociale ed economica che è l'invasione (ché tale è, non più emergenza, se mai lo è stata) da fuori, il popolo italiano (che comprende anche chi da anni è arrivato qui e si è perfettamente integrato, e non intende essere confuso con i nuovi venuti) reagirà.
E non solo alle urne, temo.

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