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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

giovedì 23 luglio 2015

Prove di guerra civile


































Dunque, riassumendo.
Abbiamo delle solide e pragmatiche autorità istituzionali, cioè i presidenti di quelle che allo stato attuale sono a tutt'oggi le regioni più trainanti del PIL italiano (o di quello che ne resta), cioè Lombardia, Veneto e Liguria, che ormai osteggiano apertamente su un piano istituzionale le decisioni assurde, idiote, al limite del ridicolo (se non fossero in realtà così drammatiche) in materia di immigrazione prese dal governo centrale: si pensi tanto per capirci a quell'istituto, mi pare in Toscana, funzionalmente destinato alle giovani madri con figli minori, che però si sono viste all'improvviso catapultare tra capo e collo senza quasi preavviso da un giorno all'altro un gruppo di migranti uomini giovani; o magari a quel condominio cui sono stati destinati più clandestini dei suoi legittimi abitanti, con questi ultimi che a differenza dei primi per entrare  nelle case LORO devono mostrare i propri documenti; o ancora ai migranti spostati dalla stazione di Milano alla piazza prospiciente perché "faceva brutto" che i visitatori giunti per l'EXPO potessero avere come prima impressione della città il carnaio puzzolente, sporco e macilento di questi poveracci senza dimora mandati allo sbaraglio in giro... 



Ancora, intere comunità locali, al sud come al nord come nelle isole, spalleggiate dai rispettivi sindaci, insorgono giorno dopo giorno sempre di più contro i prefetti che si vedono costretti dal più inetto dei Ministri dell'Interno che la Repubblica ricordi a trasferire di nascosto e quasi vergognandosene centinaia di disperati nei paesi più improbabili, in siti discutibili, finanche lasciandoli semplicemente a ciondolare in piazza, a totale insaputa delle stesse autorità del luogo, che si vedono poi costrette a gestire una situazione sempre più esplosiva.

Talmente esplosiva che ormai proliferano come funghi le situazioni di disagio al limite dello scontro sociale, con la concreta possibilità che si arrivi alla vera e propria guerra tra poveri in casi limite ormai sempre più diffusi come quelli di Alassio e Ventimiglia, Milano e Uzzola, Quinto di Treviso ed Eraclea Mare, di Borgo Marina e Tor Vergata, di Casale San Nicola, di Corigliano Calabro e Pozzallo, Portopalo e Lampedusa...




Così talmente esplosiva da creare persino malumore negli stessi prefetti, che se preferiscono darla vinta ai cittadini che legittimamente cominciano a ribellarsi contro questa sempre più insopportabile invasione straniera (perché ormai di QUESTO si tratta, le cose bisogna chiamarle col loro nome) ed a ritornare indietro sui loro passi, come accaduto al prefetto di Treviso, vengono bellamente rimossi dall'incarico dall'ineffabile ministro tanto da sentirsi come vasi di coccio in un gioco più grande di loro, semplici pedine comodissime da utilizzarsi come capri espiatori.
Certo, meglio non far nulla e consentire che delle bestie infoiate vestite di nero devastino le città, come accaduto a Milano durante l'inaugurazione dell'EXPO, vero, Alfano???
Meglio scagliare le (incolpevoli) forze dell'ordine contro Italiani disperati che contro orde selvagge di fighetti che distruggono spesso solo per noia e per conformismo le nostre città, e con esse la nostra immagine internazionale, vero??? 



Ma non lo capite, miserabili, che qui ormai siamo alle soglie della guerra civile???
Non lo capite, disgraziati, che se ci fosse un "alzamiento" il 70% buono della gente sarebbe d'accordo?
Non lo capite, esimie teste di c..., che se solo all'Italia accadesse un ventesimo di quello che sta succedendo alla Grecia tutta l'impalcatura europea correrebbe il serio rischio di  crollare miserevolmente, con conseguenze che potrebbero essere veramente, ma veramente drammatiche???
E non parlo solo di conseguenze economiche???
E tutto questo mentre ci sono sempre più allarmi sul piano interno e internazionale per terrificanti iniziative del terrorismo di matrice islamica contro di noi, la nostra cultura, i nostri interessi, la nostra religione (sempre che alla Chiesa interessi, eh...?), le nostre tradizioni ma noi preferiamo giocare alla guerra contro l'Orso russo ai confini orientali dell'Europa???



Quasi due anni fa c'è stata già una prova  d'insorgenza generalizzata più o meno soft in Italia, ma pur sempre insorgenza generalizzata, quella dei cosiddetti "Forconi": rivendico orgogliosamente il mio avervi partecipato, sia pure per fini più conoscitivi che di altro genere, lì al presidio di Modena Nord, ma ovviamente avevo capito subito che non c'era alcuna possibilità che una simile protesta insieme pacifica ma rumorosa e forte nei toni potesse riuscire.
Troppo variegate e divise politicamente, troppo influenzabili, troppo facilmente infiltrabili le fila di quel popolo inferocito, disperato, ma così amante dell'Italia da fare del Tricolore, e solo del Tricolore, il simbolo unitario del suo agire, perché quella rivolta potesse avere successo.

Ma quel Popolo affranto, incazzato, deluso, è solo apparentemente sconfitto: è stato facile allora corrompere con false promesse i suoi capi, in cerca semplicemente di una qualche sinecura, di un posto al sole, magari di un semplice assessorato o di qualche provvidenza purchessia, incarcerarne qualcun altro semplicemente più fesso, mettere a tacere altri con qualche ricattuccio da fotoromanzo...
Ma state attenti, quel Popolo esiste, è vivo, vitale e più incazzato che mai: lo state ammazzando di tasse, di immobilismo, di mancate riforme o di riforme solo apparenti, lo state umiliando di fronte allo Straniero, che sia quello di Bruxelles, di Berlino, di Nuova Delhi o di Derna, lo state pericolosamente mettendo in gravissimo pericolo con la vostra cervellotica politica dell'immigrazione tutta ideologica e completamente lontana e indifferente alla Realtà.

State attenti, reggitori dell'Italia e dell'Europa, la pentola a pressione sta giungendo a saturazione e manca poco perché esploda.
Se e quando lo farà, e basterà a quel punto semplicemente una scintilla, sarà troppo tardi per porvi rimedio.
E vi faranno male.
CI faremo male.
Purtroppo.
Non riesco a gioire di una simile cosa, ma temo che ci si arriverà, se si continua con tanta ostinazione e contro l'evidenza dei fatti ad agire sistematicamente contro l'interesse vero dell'Italia. 

Ci stiamo arrivando, certo.
Ma a Roma pensano alle unioni civili, a come salvare il culo a Marino, De Magistris, Crocetta e De Luca, a come inventarsi nuove gabelle, nuovi marchingegni per vessare ancora di più il contribuente, anche se si lanciano improbabili ipotesi di risparmi fiscali di massa quando già si sa che al 99,999999% tra pochi mesi l'IVA si alzerà ancora al 23% e poi al 24% e poi al 25%...
Ma d'altronde abbiamo come premier uno che di fronte al mondo e in diretta televisiva parla di "Devid of Maichelangelo" con la stessa identica disinvoltura di quando twittava "Enrico #staisereno", rivolgendosi all'allora premier Enrico Letta, pur complottando allo stesso momento al telefono con l'alto ufficiale della Guardia di Finanza per farlo fuori...
Uno così crede sempre di potersela cavare...

Ma è tutta gentaglia, gli Italiani cominciano ad essere stufi.
E prima o poi "verrà un giorno..."







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