Francesco Baracca col suo SPAD S. VII |
Sui cieli di Nervesa nel pieno della Battaglia del Solstizio nel tardo pomeriggio del 19 giugno 1918 cadeva, a 30 anni appena compiuti (il 9 maggio), il maggiore pilota Francesco Baracca, comandante della 91° squadriglia, la "Squadriglia degli Assi".
Lui, il più famoso di tutti (34 vittorie confermate, meno di quanto siano state in realtà, le ultime due solo quattro giorni prima, ai danni di due Albatros D. III austriaci colpiti insieme col sergente Aliperta sui cieli del Montello e di San Biagio di Callalta), venne abbattuto a bordo del suo aereo di riserva, uno SPAD S. VII Matr. 5682, utilizzato a causa dell'indisponibilità del fidato S. XIII (meno leggero e maneggevole ma più potente ed armato di due mitragliatrici e non solo una), sottoposto a lavori di riparazione del suo rivestimento in tela delle ali e della fusoliera, nel corso della sua quarta missione di mitragliamento a bassa quota di quella giornata (nella prima un proiettile aveva passato da parte a parte il bavero del colletto della sua tuta di volo senza fargli un graffio!), condotta a difesa dei cinque battaglioni residui della 48° divisione sulle linee nemiche di Collesel Val dell'Acqua, il punto più alto del Montello (371 metri).