Una vita di merda, trascorsa sempre nascosto, scappando da qualcuno, che fosse il rivale, un "fedelissimo" pronto a tradirti o a ucciderti, la polizia...
Una coscienza di merda, lorda di sangue innocente, versato con spaventosa noncuranza...
Una morte di merda, praticamente solo, nel disdoro della gente comune, nell'odio di tanti altri...
Gli ultimi ventiquattro anni di vita trascorsi sotto l'orrido regime del 41 bis, che è quanto di più simile alle segrete della Bastiglia settecentesca possa rinvenirsi nell'odierno mondo occidentale...
Mai un momento degli ultimi suoi sessant'anni che abbia potuto trascorrere in vera serenità, senza temere che qualcuno gli sparasse addosso, o l'arrestasse, o approfittasse della sua assenza per togliergli lo scranno da sotto il culo, un momento da passare facendo una pizzata con gli amici, o andando a cena fuori con la moglie, magari poi col cinemino, o portando i suoi figli al picnic in uno qualsiasi dei millemila bei posti che può vantare la sua Sicilia...
Cose piccole, in fondo, niente di impegnativo, quelle cose piccole che però rendono la vita veramente degna di essere vissuta, perché la vita vera è fatta di queste cose piccole, non di altro...
Ma "cummannari è megghjiu che fùttiri".
Tante care cose, bastardo, mo' sono cazzi tuoi.
Lassù non ci sono sconti di pena che tengano.
Loro ti fanno ciao ciao con la manina.