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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

sabato 9 novembre 2024

RIPARTO!


Cari  amici, dopo la delusione della cancellazione improvvisa e vile del mio pezzo sullo sbarco di Sicilia impostami da Blogger (non ho capito ancora per quali motivi), dopo averci pensato tanto ho deciso di riprendere in mano questo blog.
Tratterò però solo argomenti di genere storico, nelle forme che piacciono a me e con l'approccio che sento più congeniale al tema trattato.
Spero vi continui a piacere.
E vi ringrazio se tornerete a leggermi.

Con affetto
il Vostro Forcone


lunedì 6 novembre 2023

VI DEVE VENIRE IL CAGOTTO PERENNE

Cari signori di Blogger, questo blog era ormai praticamente finito, non lo curavo più per mancanza di tempo, ma nonostante tutto avete deciso proditoriamente all'improvviso di cancellare il mio testo sullo sbarco in Sicilia, "Sotto il sole di Sicilia noi combattemmo", per non precisate ragioni di comunità, lasciando intatti i soli commenti!
Ci avevo dedicato moltissimo tempo e moltissimo studio, anche perché avevo intenzione di ricavarne un libro, ma ora tutto questo è andato in fumo.
Be', sapete che c'è? Ho comunque salvato nel mio pc gran parte del testo, di sicuro quella che più direttamente concerne lo sbarco, e il libro lo potrò fare lo stesso.
Voi invece andate a cagare.
Bastardi!
Questo resterà l'ultimo post su questo piccolo blog di periferia, come ho sempre amato definirlo, così che chiunque si colleghi al Forcone, anche solo per sbaglio, lo legga e possa schifarvi in eterno.
A meno che non restituiate il maltolto e riveda ricomparire ciò che ho scritto, nel testo originale e non rimaneggiato come mi avevate suggerito di fare.
Non accadrà, quindi voi potete andarvene, serenamente ma pacatamente, A FARE IN CULO!


P.S: 

Mi scuso con i tanti che in questi anni mi hanno scritto e che l'hanno letto.

martedì 2 febbraio 2021

La sintesi della parabola cinquestellata

 Si era partiti da qui.

Poi si è sguazzato così.


Poi si è precipitati così.

Infine si è arrivati qui.


Tante CARE(LLI) cose.




martedì 26 gennaio 2021

LA FACCIA, PRESIDENTE MATTARELLA, LA FACCIA!


Torno a scrivere (di attualità politica, poi...) perché ciò che sta accadendo in queste ore è veramente sconcertante. Giochini ignobili si stanno facendo tra Palazzo Chigi, il Quirinale e il Senato.
Il tema è il Centro Democratico di Bruno Tabacci, l'unico disposto a dare copertura col proprio nome al gruppo dei voltagabbana pro Conte ad aver partecipato alle elezioni (la condizione inderogabile posta dal PdR per dare l'ok al nuovo governo).
Il "partito" di Tabacci però (di cui immagino tutti abbiate contezza della sua esistenza e rappresentatività nel paese) è presente da solo solo alla Camera mentre al Senato è associato a + Europa, il partito di Emma Bonino, che però la fiducia non intende darla (non a Conte, almeno) e quindi resta all'opposizione (ma con un altro premier magari no), ponendo a questo punto l'autonominatosi "Avvocato del Popolo" di fronte a una delicatissima questione regolarmentare e costituzionale che si deve sciogliere in qualche modo.
Nel frattempo "Giuseppi" Conte non va al Quirinale (l'appuntamento ora è stato rinviato alle 12,00) perché prima deve fare con Casalino un filmato tra l'agiografico e il trionfalistico sulla sua esperienza a Palazzo Chigi (vi faccio immaginare con che entusiasmo da parte del PdR, già indisposto per essere l'ultimo a essere ufficialmente informato delle dimissioni, dietro persino ai giornalisti...)

L'unica cosa buona è che 'sti impuniti hanno fatto il decreto che salva la nostra partecipazione con nome, bandiera e inno nazionale alle Olimpiadi, e ci mancava pure che non lo facessero (ma il decreto ristori, quello, no, serve come arma da agitare contro la crisi...)
Davvero, Mattarella, daresti l'avallo a un simile pateracchio incommentabile pur di salvare il culo a Conte e impedire al corpo elettorale di andare a votare??? P.S. Lo so, sono cambiati caratteri, spaziatura, grafica, tutto...Ma ho copincollato dalla mia pagina facebook, l'ho fatto al volo tanto sono indignato, Vi prego di scusarmi.