Pagine

Diavolo che scrive al pc

Diavolo che scrive al pc
Tic tic tic tic tic tic

lunedì 7 agosto 2017

Cosa c'è di diverso?



Pochi minuti prima di staccare l'impianto che consentiva la ventilazione dei polmoni al povero Charlie, la direzione del Great Ormond Street Hospital aveva bontà sua acconsentito a che i genitori del bambino potessero trascorrere con lui all'esterno, in giardino, illuminato dai raggi del sole, gli ultimi minuti della sua vita terrena.
Come si può vedere dalla foto sopra, è quindi di tutta evidenza come fosse una bugia la notizia fatta trapelare dall'ospedale, secondo la quale l'apparecchiatura che consentiva al bimbo di vivere era troppo grossa per passare dalla porta della sua stanza e pertanto era impossibile il suo trasferimento in un'altra struttura o anche solo a casa di mamma e papà: il bambino è fuori, all'aria aperta, e può respirare con uno strumento portatile!
La cosa ancora più drammatica è che i medici avevano rassicurato che, una volta staccata l'apparecchiatura, il decesso sarebbe avvenuto nel breve volgere di 4, 6 minuti al massimo, col bambino immerso in un totale sopore, senza che potesse sopportare alcun dolore.

Invece Charlie non solo non è morto subito, ma ha sostenuto una disperata lotta per la sopravvivenza di ben 12 minuti, in cui ha cercato con tutte le sue forze di catturare ogni singola molecola d'aria che gli consentisse di continuare a respirare, e quando ha sentito sopraggiungere la fine ha spalancato i suoi dolci occhioni e guardato fisso per qualche attimo per loro indimenticabile i visi dei suoi sventurati genitori!
Poi è spirato.


Un bimbo trattato come i condannati all'iniezione letale, o alla sedia elettrica: un'esecuzione capitale, ecco che cos'è stata, mascherata con il buonismo ipocrita di una semplice interruzione della ventilazione e dell'idratazione, come se fosse accanimento terapeutico e non puramente e semplicemente il minimo sindacale per consentirgli di sopravvivere, e, chissà, di sperare in un prossimo avanzamento della medicina.
Vergognatevi, assassini!
Sarebbe stato più onesto iniettargli direttamente un veleno, piuttosto che farlo morire così!
Ma così sarebbe stata una maledetta eutanasia, vero? E tutti i grandi principi invocati ad arte per giustificarla, i grandi alibi che fungono da compassionevole pretesto, la libera scelta consapevole, in piena capacità di intendere e di volere, l'impossibilità di coartare la volontà vera del soggetto, certificata senza se e senza ma, sarebbero andati a ramengo...
Come si fa a eliminare un bambino innocente ed inconsapevole? Contro la volontà dei suoi genitori?
Semplice, dicendo che è per il suo bene, per impedirgli di soffrire...
Perché lor Signori hanno deciso che il bimbo soffriva, cosa però di cui nessuno ha mai avuto ed ha prova scientifica e che anzi numerose evidenze smentiscono totalmente!
E per impedirgli di soffrire l'hanno terminato come non si terminano nemmeno gli animali!
Vigliacchi.


Sto piangendo mentre scrivo.
Abbiamo compiuto un crimine.
Non tanto diverso, credetemi, da quello immondo compiuto da Giovanni Brusca quando fece sequestrare, poi strangolare dopo mesi di prigionia ed infine sciogliere nell'acido il piccolo ed innocente Giuseppe Di Matteo, colpevole solo di essere figlio di un pentito di mafia.

Ho paura del mondo che ci si prepara.
Ho paura di cosa stiamo diventando.
Ho paura dell'uomo che viene considerato un mero prodotto, necessario quando e finchè è utile, poi buttabile nel rusco come uno scarto qualunque.
Non siamo prodotti a perdere!

Ho paura di quello che Dio vorrà scatenare su di noi.
Ma il fatto è che ce lo saremo meritato.


2 commenti:

  1. Caro Francesco, ho le lacrime agli occhi perché non abbiamo potuto evitare questo crimine orrendo. Tutto inutile nemmeno la cittadinanza statunitense è servita! Si erano impadroniti di quel piccolo essere che hanno condannato ad una morte così orribile

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cosa vuoi che ti dica...
      L'uomo quando vuole sa essere proprio cattivo.

      Elimina