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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

giovedì 20 ottobre 2016

A Tito glielo dite voi che lì c'erano i musulmani e non gli ebrei?



Ieri l'UNESCO ha approvato in via definitiva in sessione plenaria e senza dibattito una risoluzione preparata dall'Autorità Nazionale Palestinese ed appoggiata dagli Stati arabi del Golfo in cui, nel condannare come da contratto la solita Israele come "potenza occupante" dei Luoghi Santii di Gerusalemme, si stabilisce, sorvolando bellamente su circa 2000 anni di storia,  che quel piccolo fazzoletto di terra che comprende il Monte del Tempio per gli Ebrei, il sepolcro di Gesù per i cristiani ed il luogo in cui Maometto è asceso al cielo per i musulmani, PIÙ DI 600 ANNI DOPO LA NASCITA DI CRISTO!!!, sia solo ed esclusivamente un luogo musulmano, pertanto degno di essere menzionato con la sola denominazione araba.

La ritengo una cosa vergognosa, antistorica, contro la verità e pertanto disonesta.
Negare l'identità ebraica ma anche cristiana di quei luoghi (come pure di altri come la tomba di Rachele a Betlemme e la Grotta dei Patriarchi a Hebron) non ha alcun senso, si tratta solo di una schifosa scelta politica dal chiaro imprinting religioso, una assurdità che però fa capire in maniera palese quale sia il concetto di tolleranza, rispetto e libertà religiosa propri di certi Stati musulmani teocratici e soprattutto di una certa visione dell'Islam, purtroppo ahimè sempre più prevalente tra le masse arabe (e quelle che stiamo importando da noi più di altre), anche per la miope accondiscendenza che certe prese di posizione trovano per bassi interessi di bottega in Occidente (basti vedere la gentaglia che l'attuale Sindaco di Milano Sala ha voluto/dovuto imbarcare nella sua brancaleonesca cordata pur di vincere le elezioni cittadine, con la contestuale emarginazione invece delle personalità veramente pensanti che a tale deriva si opponevano).
Negare l'ebraicità di certi luoghi in odio ad Israele, ma, ripeto, giacché c'erano negarne anche la presenza bimillenaria della religione di Cristo, ha lo stesso impatto mediatico e simbolico del ritenere barbaro il Colosseo solo perché circa nel 5/600 d.C. in Italia dominava Teodorico...
Un'autentica cazzata!



Ieri sera il Foglio ha organizzato una manifestazione davanti alla sede dell'UNESCO in Italia per stigmatizzare questo gravissimo fatto e non solo i suoi organizzatori non sono stati ritenuti degni di una visita al cospetto del capataz romano di questo gigantesco ente fondamentalmente inutile e succhiasoldi (come praticamente tutti quelli che fanno capo all'ONU, sui quali prima o poi si dovrà fare un discorso bello chiaro, a maggior ragione in un'epoca di grave crisi come l'attuale), ma questo qui ha fatto accuratamente chiudere porte e finestre del palazzo, tra gli sghignazzi dei suoi dipendenti.



La cosa che più mi indigna e ferisce è che l'Italia, il mio paese, quello che amo quasi solo come mia moglie e la mia famiglia, senza nemmeno prendersi la responsabilità e il coraggio di votare a favore, scelta orrida ma almeno chiara e indiscutibile, ha scelto di non scegliere, come quasi tutti i paesi europei, e si è astenuta (tipica mossa di quel cioccapiatti del nostro premier, che twitta e si presenta ridente come uno scemo solo dove gli conviene ma quando si tratta di prendere decisioni svicola e si dà fuori stanza, come in questa occasione): solo 6 paesi (gli USA, la Gran Bretagna, la Germania, l'Olanda, la Lituania e l'Estonia) hanno votato contro, ben 23 i favorevoli.

Andres Roemer
Onore allora all'Ambasciatore del Messico all'UNESCO, l'ebreo Andres Roemer, che giovedì scorso, al momento dell'approvazione della bozza in commissione, disattendendo la volontà del suo governo è uscito dall'aula prima del voto, dimostrando di avere delle palle cubiche: è stato destituito, ma col suo dignitoso comportamento ha costretto il Messico a fare marcia indietro ed a trasformare in semplice astensione il suo voto inizialmente dichiarato come favorevole.
L'Ambasciatore messicano ha tutta la mia stima, a differenza dei nostri reggitori, per i quali ogni giorno di più provo un sentimento misto tra rabbia, schifo e profondo orrore, anche per le scelte ignobili che ci stanno imponendo a forza su questioni etico-antropologiche che meriterebbero ben altro approfondimento e riflessione.
Anche per questo, nonostante la compagnia di giro ai limiti dello spregevole che mi trovo per l'occasione a frequentare, ed anzi a maggior ragione proprio per il fatto che io sia costretto a violentare anni e anni di battaglie politiche, economiche, giuridiche e persino culturali e filosofiche pur di affermare un certo principio, al referendum costituzionale voterò NO.
NO, NO e NO!
Sempre NO!
Convintamente NO!!!

P.S.
Sul NO farò un apposito post prima del 4 dicembre. "Stay tuned", come dicono gli anglofili.

Per saperne di più:



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