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Diavolo che scrive al pc

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Tic tic tic tic tic tic

giovedì 26 febbraio 2015

Presidente, per favore, non si attacchi al tram...



Presidente, facciamo a capirci, come dicono da qualche parte...
Io capisco che la politica in generale, quella italiana in particolare sia screditata, figurarsi, sono il primo a dirlo dalle pagine di questo piccolo blog di periferia, però...
Però francamente, glielo dico chiaro, 'sta cosa della sobrietà, così ostentata, così mediatizzata, così "populisticizzata", mi passi il neologismo, la ritengo veramente una scelta non solo sbagliata, ma addirittura antipatica e persino offensiva.
Eggià, perché, vede, La invito, se per un qualche caso della vita Lei si troverà a leggere questo blog, a vedere bene le foto di quest'articolo...
Guardi bene quella di apertura.
Lei sa bene di che cosa si tratta: per andare a Scandicci, alla Scuola Superiore di Magistratura della villa di Castelpulci, Lei ha preso il FRECCIA D'ARGENTO di Trenitalia da Roma a Firenze e poi, qui giunto, la tramvia per giungere a destinazione (mi pare disti una quindicina di chilometri).
Bene, Lei nelle Sue intenzioni in tal modo intenderebbe dare un segnale di sobrietà, si dice, di vicinanza alla gente comune, per sembrare un "quisque de populo", cioè il classico uomo qualunque, quello che per andare usa appunto i mezzi di tutti i giorni...
Eppure io vedo qualcosa di diverso, sa?
Guardi, guardi bene, anche la foto sotto, che è fondamentalmente la stessa scena vista da una diversa angolazione, più in alto, presumibilmente da uno dei finestrini della Sua carrozza...



Io vedo un anziano signore, che potrebbe sembrare un normalissimo pensionato ma in realtà è Sergio Mattarella, il neo eletto Presidente della Repubblica, accompagnato fianco a fianco da un tizio che, certo, sembra un ragioniere del Catasto (con tutto il rispetto) ma in realtà è il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando (a dir la verità uno che in tutta la sua vita ha solo frequentato le sedi del partitone a partire dal vecchio P.C.I., insomma uno che con la Giustizia non c'entra un'acca, ma vabbè...), e che tutto bello tranquillo, senza fretta, cammina lungo i binari della stazione, seguito da un codazzo di personaggi tutti uguali, tutti membri dello staff Suo e di quello del Ministro, oltre che uomini della scorta, giornalisti, fotografi, operatori tv...
Guardi, Signor Presidente, guardi bene...Intorno a Lei non c'è uno, dico UNO SOLO dei normali passeggeri che si ritrovano in una qualunque stazione italiana di un certo livello a quell'ora di metà mattinata...
In compenso, guardi un po', c'è un poliziotto che casualmente si trova davanti al treno e La saluta (giustamente) col saluto militare (oddio, a occhio e croce credo si possa fare di meglio, ma tant'è...) e ovviamente non può mancare una donna capotreno in ghingheri che visibilmente emozionata  L'aspetta sull'attenti.
In lontananza, diciamo  (cosa saranno, un centinaio di metri?), si vedono due o tre persone, e più distanti ancora, diciamo un'altra ventina di metri almeno, si intravede un altro gruppetto... 
Ammazza, una stazione così grande, eppure così deserta...
Tutto molto spontaneo, non c'è che dire, tutto naturale, come quando sono io che prendo il regionale veloce per andare a Bologna in Tribunale, uguale uguale...
Sono io che sono distratto, a non aver notato mai i poliziotti che si fermano e mi fanno il saluto militare quando sto per salire sul treno...
Ma passiamo avanti, guardiamo quest'altra foto che segue...


Ohhhh, guardiamo cosa c'è qui...
Cavolo, sembra una foto della Buonanima del Ventennio che fu...Sa, ho una serie di volumi che ho ereditato da mio nonno, "L'Enciclopedia del ragazzo italiano", credo sia del 1940, XVIII E.F., e vi dirò ci sono foto di Mussolini, ovviamente meno raffinate sul piano tecnico, che sembrano uguali uguali...
Immagino che l'intento del fotografo fosse quello di raffigurare il nostro Presidente che studia anche durante il viaggio in treno i sudatissimi dossiers della situazione della Giustizia in Italia, ma io noto soprattutto un'altra cosa...
Vedo una carrozza ordinatissima, pulita, con il Presidente, affianco a lui il solito Ministro Orlando, di fronte  i soliti scagnozzi non bene identificati...
E il nulla intorno...
Cavolo, non c'è un cristiano intorno a pagarlo a peso d'oro!
Per carità, intravedo una testa pelata in fondo, un altro nel posto dietro, e poi tutta una serie di bei posti a sedere, tutti molto comodi, E TUTTI VUOTI!!!
Cazzarola, è un treno che si muove da Roma a Firenze, intorno alle 9 di mattina o giù di lì immagino (il convegno apriva alle 11,30, vado a intuito), eppure la carrozza è vuota...
Normale, no? Capita a tutti coloro che viaggiano sul treno a quell'ora, in effetti...

Solo agli sfigati come me capita di incontrare carrozze strapiene, con gente seduta nei posti più impensabili, la solita extracomunitaria che sbraita a voce altissima con i suoi parenti al telefonino nella sua lingua incomprensibile, un simpatico effluvio di umanità che sembra provenire dal di dentro di una enorme cozza dimenticata sul piatto da ore a riempirmi le narici, mentre l'uomo di fronte dorme russando vigorosamente e la signora dietro discorre col marito sul mutuo che faticano a onorare mese per mese...
Però alla fine il Presidente arriva alla stazione di Firenze e che fa? Ma è ovvio, prende il tram come un qualunque travet della Repubblica...




Minchia, anche qui...
Le solite facce da funerale (oddio questo qui a sinistra sembra vagamente in stato catalettico...), i soliti cappotti scuri d'ordinanza, il solito Orlando che sembra pensare tra sé e sé "Che due palle..."
Mattarella pare devo dire l'unico veramente a suo agio, però...
Però al fianco suo c'è il sindaco di Firenze Dario Nardella ADDIRITTURA CON LA FASCIA TRICOLORE!!!
Dev'essere una simpatica tradizione di Firenze: tutti i viaggiatori che arrivano e prendono la tramvia per Scandicci sono personalmente accompagnati in ghingheri dal sindaco della città, uno per per uno, al massimo con le rispettive famiglie toh! (in fin dei conti lo staff presidenziale è la famiglia del Capo dello Stato, no?): perché anche qui, come per il treno, il vagone è assolutamente V-U-O-T-O!!!!
Guardate quest'altra foto qui, per favore.



Questa è clamorosa, c'è anche il Tricolore appeso alla porta dello scompartimento...
(Vabbè, le facce sembrano quelle delle sedute di autocoscienza collettiva degli alcolisti anonimi, ma non stiamo mo' a spacca' er capello...)
Certo qui a Firenze c'è una Civiltà Altissima, mica succede come a Roma, o come a Milano, o come a Salerno, o come a Nuoro che c'è sempre la gente che riempie sconsideratamente i mezzi pubblici, con gran fragranze d'asce in giro, ogni tanto qualcuna che si ritrova una manina dove non conviene,  qualcun altro che si accorge solo dopo essere sceso di non trovare più il portafoglio...
Qui a Firenze ti riservano una tram tutto per te, il sindaco fa gli Onori di casa e ti porta direttamente a destinazione, con tanto di fascia tricolore, e poi finito con te passa a prendere gli altri e a rifare lo stesso, medesimo percorso...
Dev'essere usurantissimo il mestiere di Sindaco di Firenze, con tutti questi andirivieni da una parte e dall'altra della provincia, tutti i santissimi giorni che Dio manda in terra.
Sfido io che a un certo punto Matteo Renzi si sia rotto e abbia preferito fare altro...


Guardate che belli che sono.
Ma non vi sembra di vedere una convention dei Family Bankers di Mediolanum (prima che qualcuno si offenda, lo sono stato anch'io, per un po' di tempo...), solo un po' più tristi...???
Non vi ricorda almeno un po' questa scena qui sotto, tratta da un famoso film di Alberto Sordi???

Vabbè, insomma, ci abbiamo scherzato un po' su, Presidente Mattarella, non se ne abbia a male, ma spero che abbia capito quello che voglio dirLe...
La sobrietà è certo un Valore importante, soprattutto in quest'epoca di sprechi, di vizi e di vacuità, ed io sono il primo a dirlo, però...
Però stiamo attenti, che qui a furia di rincorrere la facile approvazione della "ggente" si corre il rischio di trasformare una sacrosanta esigenza di moderazione, di pulizia, di abbassamento di toni in una burletta...
Se Lei vuole veramente essere, e non FARE, il politico sobrio, e sia ben chiaro io per primo La accredito di buona fede perché la moderatezza è sempre stata il tratto distintivo della Sua vita, politica, personale e professionale, però per coerenza se proprio vuole usare i mezzi pubblici deve (effettivamente, però, non a parole, e nemmeno per il futuro, ma sin da ora, visto che anche l'altro giorno ha preferito usare un aereo di linea e non quello di Stato per spostarsi) RINUNCIARE ALLA SCORTA, quella palese e anche quella coperta, ANDARE NELLE CARROZZE O NEI VOLI NORMALI PIENI DI PASSEGGERI, e non farsi prenotare una carrozza riservata ad hoc, FARE LA FILA COME TUTTI PAGANDO DEL SUO, compreso sottoporsi al metal detector se del caso, NON FARSI APRIRE LA STRADA DA NESSUNO CON UNA SORTA DI CORDONE SANITARIO, come se gli altri cittadini fossero tutti dei potenziali assassini o degli appestati o, più semplicemente, dei cittadini di serie B o addirittura C...
Non so se se ne rende conto, ma l'effetto d'insieme di tutte le foto che abbiamo visto sopra è veramente desolante sa...?
Perché se l'intento era quello di voler sembrare più vicino al popolo, niente come queste foto attestano esattamente il contrario, e cioè la Distanza che separa la Politica dalla gente comune, quella sorta di MURO tra Lei e il Suo staff.
Voi siete trattati coi guanti bianchi, ricevuti con tutti gli Onori, con un intero vagone e un intero tram tutti e due a propria disposizione, un mezzo che arriva puntualissimo a destinazione, senza scioperi, ritardi, problemi tecnici di qualsiasi natura, senza code, e tutto questo mentre proprio la gente comune, quella che di norma invece sopporta disagi, ritardi, furti e smarrimenti di bagagli, soperchierie, scomodità come Lei invece mai, viene tenuta ben lontano, esclusa dalla possibilità di interloquire direttamente con Lei, trattata come se fosse il Nemico...





Insomma, ci siamo capiti, no? 
Le scorte, i protocolli di sicurezza, l'esigenza di usare mezzi di Stato ad hoc non sono un capriccio, o almeno non dovrebbero esserlo...
Qui in Italia abbiamo avuto il terrorismo, c'è la criminalità organizzata, c'è un terrorismo internazionale incombente, e diversi uomini importanti dello Stato negli ultimi quarant'anni ci hanno rimesso la vita, o l'integrità fisica, per non essere stati adeguatamente protetti...




Ci sono delle leggi di sicurezza ben precise al riguardo, leggi assai rigorose, che vanno seguite alla lettera...
Se si pretende di fare come gli uomini "normali" non si fa altro che aggravare i compiti a chi ha la responsabilità di apprestare l'apparato di sicurezza, aumentare di un botto i costi (ai costi ordinari che ci sono sempre si sommano quelli dovuti al fatto di dover predisporre un servizio straordinario e imprevisto, e comunque sempre ovviamente meno efficace), e soprattutto aggravare la vita proprio a quei comuni cittadini che in teoria si vorrebbe far contenti (perché riservare per esempio una carrozza, che so, da 120 posti ai 20 posti del Presidente e del suo staff significa lasciare a terra 100 persone che magari avrebbero usato quella stessa carrozza, costringendole ad un'altra soluzione magari più costosa, o più difficile, o semplicemente più scomoda, e così via...)
Ecco perché a quel punto bisognerebbe non soltanto FARE, ma DIVENTARE persone come tutte le altre, accollandosi però tutti i rischi conseguenti, che ovviamente sono almeno decuplicati dato il ruolo ricoperto, e PRETENDERE PURE CHE LO STESSO FACCIANO ALMENO LE ALTRE AUTORITA' DELLO STATO, TUTTEperché una cosa del genere sarebbe ovviamente improponibile da fare se riguardasse il solo Capo dello Stato. 
Ecco perché, caro Presidente, io La invito caldamente a smetterla con queste buffonate demagogiche...
Lei per primo sa che fino a quando si scherza si scherza, ma determinate cose, che Le piacciano o meno non importa, fanno semplicemente parte del Suo ruolo e LE DEVE accettare.
Punto.
Un conto è l'aver colpevolmente attribuito a tutti quanti ricoprano o abbiano ricoperto una carica in Italia, anche la più miserrima, la più inutile, la più scandalosa, peggio ancora se magari "vecchi rottami della politica o delle istituzioni" già in pensione e pressoché dimenticati da tutti, il diritto di avere l'auto blindata e la scorta armata (magari con studio privato, biblioteca, ufficio di segreteria, utenze e trasferte in prima classe a spese dello Stato vita natural durante), facendolo diventare in tal modo un vero e proprio status symbol, un ulteriore elemento di distacco di certi impuniti oligarchi/ottimati del nulla rispetto alla realtà di tutti i giorni vissuta dai comuni cittadini, un altro è quello opposto di fare i populisti di maniera, per mere esigenze di opportunismo mediatico in un momento di crisi delle Istituzioni e soprattutto della Politica.
Per chi corre dei pericoli veri, seri, documentati, la scorta non è un lusso, è una triste necessità che appesantisce sul serio la propria vita e, cosa che è anche peggio, quella dei propri familiari e persino dei propri parenti e amici, ed è anche per questo che non mi piace questa finta "sobrietà" tanto di moda ora, che finisce per tradursi letteralmente in una sorta di offesa anche per gli autentici servitori dello Stato, quelli che magari non conosce nessuno e che, per consentire ad altri di pavoneggiarsi con chi ha la scorta più lunga, hanno a disposizione magari una sola macchina blindata scassata e avanti negli anni, un solo agente di scorta, magari sempre il solito da vent'anni, sovrappeso, con la prostata e ormai prossimo alla pensione, praticamente come se fosse diventato uno di famiglia, e stop.




Si colpiscano quindi i (tantissimi) abusi, si provveda a un'adeguata scrematura delle scorte, degli apparati di sicurezza e delle macchine blindate dei parassiti a favore di chi invece ricopra veramente un ruolo fondamentale per lo Stato o sia minacciato per ragioni di servizio da rischi veri e attuali alla vita propria e dei propri familiari, si picchi duro su chi se ne approfitta, ma per favore evitiamo di fare certe sceneggiate ad uso e consumo delle tivvù appecoronate e della plebe invidiosa e arrabbiata.
Alla lunga, Le assicuro, la gente se ne accorge.
E si sente presa per il culo più di prima.

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