La torbiera del piano dello Zillastro, con i faggi sullo sfondo |
L'etichetta che appiccico a certi post è "Coriandoli di Storia", ma io, lo sapete, non sono uno storico, sono solo uno che cerca di coltivare e tenere viva la memoria.
Ecco perché ciò che scrivo è in realtà un pretesto per ricordare fatti, nomi, situazioni, al di là dello specifico tema trattato.
Fatti, nomi, situazioni che certe volte si presentano quasi per caso alla mia attenzione, mentre magari parlo di altro, e che se non li colgo al volo rischiano di andare persi.
Fatti, nomi, situazioni che certe volte si presentano quasi per caso alla mia attenzione, mentre magari parlo di altro, e che se non li colgo al volo rischiano di andare persi.
Vado fuori argomento? Può essere, in un'ottica meramente scientifico-metodologica, ma qui in realtà siamo su un altro piano, su tutt'altra dimensione, quindi va bene così.
Ecco perché in un primo momento avevo preparato questo pezzo nell'ambito di quello assai più complesso dedicato allo Sbarco di Sicilia.
Ma in effetti l'episodio che intendo raccontare andava troppo al di là del tema trattato in quella occasione e meritava comunque un approfondimento tutto suo, quindi ne parlerò qui di seguito.
Ecco perché in un primo momento avevo preparato questo pezzo nell'ambito di quello assai più complesso dedicato allo Sbarco di Sicilia.
Ma in effetti l'episodio che intendo raccontare andava troppo al di là del tema trattato in quella occasione e meritava comunque un approfondimento tutto suo, quindi ne parlerò qui di seguito.