Mi irrita il politicamente corretto. Sono milanista, conservatore prima che liberale, cattolico, polemico, un po' contraddittorio: rispetto le idee di tutti, nessuno ha il monopolio della Verità, ma più ancora rispetto le mie Tradizioni, le mie Radici, la mia Gente. Nessuno mi tocchi l'Italia, perché m'incavolo: sono Il Forcone del Diavolo, mica Santa Maria Goretti!!!
giovedì 21 settembre 2017
Un'altra no, per cortesia
Occhio alla Spagna, amici miei, occhio alla Spagna.
Ci mancava anche questa.
Un'altra no, eh, l'eviterei volentieri...
Abbiamo già dato.
Etichette:
Attualità
Modena, Italia
Modena MO, Italia
lunedì 18 settembre 2017
Il Martello sui Coglioni
Leggo ciò che scrive "Repubblica".
Il titolo: LAMPEDUSA, IL SINDACO MARTELLO CONTRO I MIGRANTI: MINACCE E MOLESTIE, ISOLA AL COLLASSO.
Occhiello: Il primo cittadino:"Ora basta, bisogna chiudere l'hotspot. Le forze dell'ordine sono impotenti, abbandonati dallo Stato". Giusi Nicolini:"Fa terrorismo". La replica del sindaco:"Io scomodo perché chiedo il rispetto delle regole".
L'attuale sindaco, Salvatore "Totò" Martello, è un figlio di pescatori, uno con una grossa storia di sinistra dietro di sé, un comunista duro e puro che proviene dalle file P.D., bersaniano, e che alle primarie ha votato Cuperlo.
Già sindaco dell'isola dal 1993 al 2002, ha fondato una propria lista civica di sinistra e ha fatto fuori pochi mesi fa la pompatissima, antipaticissima, renzianissima Giusi Nicolini, quella della lista civica verde di sinistra, quella degli appelli alla pace, alla fratellanza, all'accoglienza senza se e senza ma, al "volemose tutti bene", con relative passarelle all'UNESCO, comparsate sui giornali e le tivù di tutto il mondo, elogi dei soliti circoli intellettualoidi democratici, antirazzisti e antifascisti (col fine settimana a Sankt Moritz).
Quella che, all'incirca dieci secondi dopo la trombatura, se ne è uscita con la seguente frase: "Svuoterò la mia stanza e fotocopierò le carte a mia tutela"...
Una guerra civile a sinistra.
Un Martello.
Un'isola.
Dei Coglioni.
E niente, fa già ridere così.
E niente, fa già ridere così.
Per saperne di più:
mercoledì 13 settembre 2017
Eja Eja Baccalà
Ho trovato su facebook, grazie all'amica Cinzia Bertoncini, il testo dell'intervento ieri alla Camera di Daniele Capezzone in sede di dichiarazione di voto sulla delirante proposta di legge presentata dall'Onorevole (più o meno) Emanuele Fiano del P.D. introduttiva del reato di propaganda fascista e nazifascista, passata ora al Senato col voto favorevole di 261 deputati, con 122 contrari e 15 astenuti.
Lo ripropongo qui integralmente, perché mi ci rispecchio in pieno.
"Grazie, signora Presidente.
No, collega Fiano, non ci siamo proprio.
Non ci siamo in primo luogo perché è e resta illiberale, comunque la raccontiate, ritenere che delle opinioni che a voi e anche a me non piacciono – per il solo fatto di non piacere a voi e a me – non debbano circolare. Questo è illiberale.
È, invece, proprio di un ordinamento liberale ritenere che anche le opinioni aberranti debbano poter circolare. Che liberali siamo se abbiamo paura che, nel libero mercato delle idee, le buone idee non siano in grado di resistere alle idee cattive? Che liberali siamo se riteniamo che le idee che voi e magari anch’io riteniamo cattive debbano essere messe fuori circolazione? Davvero abbiamo così poca fiducia nelle nostre idee?
Secondo. Chi stabilisce – lo stato? voi? un politburo? un soviet del momento? il ministro dell’istruzione pro tempore? – cosa si possa e cosa non si possa dire, quali immagini sì e quali immagini no, quali gadget possano stare in commercio e quali no?
Terzo. La storia del comunismo (ovviamente escluso dalla vostra legge: quello si può sempre propagandare in Italia…) non la potete archiviare così, onorevole Fiano, e vale anche per la resistenza in Italia. Se siamo persone che hanno onestà intellettuale e memoria buona, anche in quella resistenza occorrerà ricordare che c’erano coloro che erano antifascisti in nome della libertà e c’erano – invece – coloro che erano sì antifascisti ma in nome di un’altra dittatura, cioè per imporre una dittatura di segno diverso. E non potete impedire di ricordare questa, che è una elementare verità storica.
E allora, la faccio breve, signora Presidente, la sostanza è questa: voi siete antifascisti, come tanta parte della storia comunista e della sinistra italiana, ma non siete antitotalitari.
Siete contro alcune lesioni della libertà, ma non siete contro tutte le lesioni e tutti gli attacchi alla libertà: è questo che fa la differenza tra voi e noi, tra comunisti (o oggi politically correct, che è il nuovo volto della sinistra che si crede “dabbene”), e chi era e resta liberale".
No, collega Fiano, non ci siamo proprio.
Non ci siamo in primo luogo perché è e resta illiberale, comunque la raccontiate, ritenere che delle opinioni che a voi e anche a me non piacciono – per il solo fatto di non piacere a voi e a me – non debbano circolare. Questo è illiberale.
È, invece, proprio di un ordinamento liberale ritenere che anche le opinioni aberranti debbano poter circolare. Che liberali siamo se abbiamo paura che, nel libero mercato delle idee, le buone idee non siano in grado di resistere alle idee cattive? Che liberali siamo se riteniamo che le idee che voi e magari anch’io riteniamo cattive debbano essere messe fuori circolazione? Davvero abbiamo così poca fiducia nelle nostre idee?
Secondo. Chi stabilisce – lo stato? voi? un politburo? un soviet del momento? il ministro dell’istruzione pro tempore? – cosa si possa e cosa non si possa dire, quali immagini sì e quali immagini no, quali gadget possano stare in commercio e quali no?
Terzo. La storia del comunismo (ovviamente escluso dalla vostra legge: quello si può sempre propagandare in Italia…) non la potete archiviare così, onorevole Fiano, e vale anche per la resistenza in Italia. Se siamo persone che hanno onestà intellettuale e memoria buona, anche in quella resistenza occorrerà ricordare che c’erano coloro che erano antifascisti in nome della libertà e c’erano – invece – coloro che erano sì antifascisti ma in nome di un’altra dittatura, cioè per imporre una dittatura di segno diverso. E non potete impedire di ricordare questa, che è una elementare verità storica.
E allora, la faccio breve, signora Presidente, la sostanza è questa: voi siete antifascisti, come tanta parte della storia comunista e della sinistra italiana, ma non siete antitotalitari.
Siete contro alcune lesioni della libertà, ma non siete contro tutte le lesioni e tutti gli attacchi alla libertà: è questo che fa la differenza tra voi e noi, tra comunisti (o oggi politically correct, che è il nuovo volto della sinistra che si crede “dabbene”), e chi era e resta liberale".
Permettetemi ora una chiosa personale.
Se non si comprende che l'antifascismo come sistema di valori in quanto tale non esiste, essendosi trattato solo di un'alleanza contingente, necessitata e spesso insincera tra forze eterogenee con principi fondanti e valori diversissimi tra loro, di cui una in particolare avrebbe volentieri fatto fuori le altre tutte insieme un secondo dopo Piazzale Loreto, non se ne esce.
La Democrazia è un Valore, la Libertà in tutte le sue forme è un Valore, il Rispetto reciproco tra le idee è un Valore, La Consapevolezza che Nessuno ha il monopolio della Verità e dell'Etica è un Valore, il RIGETTO DI OGNI E QUALUNQUE TOTALITARISMO politico, religioso, ideologico, di classe, di razza è un Valore, NON l'antifascismo.
Solo che se lo si ammettesse, se si ammettesse che ciò che si deve combattere non è (solo) il Fascismo e l'ancor più aberrante Nazismo, ma il Totalitarismo, in quanto tale, assoluta negazione dell'Uomo in nome di qualcosa che va CONTRO l'uomo, in tutte le sue manifestazioni, be' se lo si ammettesse la prima ideologia da abbattere sarebbe il Comunismo, l'ideologia più totalitaria di tutte, quella nel cui nome si sono fatti in assoluto più morti nell'intera Storia del genere umano.
E questo a lor signori non conviene.
Perché il P.D. può far finta di nulla, ma da lì, da quella Storia grondante sangue, proviene.
Perché il P.D. può far finta di nulla, ma da lì, da quella Storia grondante sangue, proviene.
Ed alla fine la sua natura totalitaria, quella degli autori al P.D. più vicini, quella degli intellettuali, dei giornalisti, dei maestri di pensiero di 'sta cippa prossimi ai soliti circoli democratici, antifascisti, antirazzisti e ciòchecacchiovoletevoi che a quella miseranda e sanguinaria tradizione si rivolgono si manifesta sempre, in maniera anche talmente palese e quasi ingenua nella sua aberrazione da mettere veramente paura, tanto gli esce spontanea dalle loro menti ottenebrate, come nel trafiletto che vedete sotto...
Meglio gridare al fascismo risorgente, anche se non esiste.
Il modo migliore per farlo rinascere, sotto nuove vesti.
Complimenti.
E andate a cagare!
lunedì 4 settembre 2017
Cicciobombo cannoniere
Cicciobombo cannoniere
fa la cacca nel bicchiere,
il bicchiere si spaccò
Cicciobombo lo leccò,
lo leccò col cucchiaino
Cicciobombo maialino!
Cicciobombo cannoniere
con tre pulci nel sedere
con tre pulci nella pancia
Cicciobombo va in Francia,
ma in Francia c'è la guerra
Cicciobombo cade a terra
e per terra c'è un pugnale
Cicciobombo all'ospedale.
All'ospedale c'è la morosa
Cicciobombo allor si sposa.
Cicciobombo cannoniere
s'è seduto sul bicchiere
il bicchiere s'è spaccato
Cicciobombo è annegato!
Cicciobombo cannoniere
ha tre bombe sul sedere
una di qua, un'altra di là,
Cicciobombo scoppierà!
P.S.
Visto che qualcuno me l'ha chiesto no, le filastrocche su Cicciobombo cannoniere non sono farina del mio sacco, ma le ho tratte da qui: http://www.filastrocche.it/nostalgici/filastro/ciccio.htm.
Etichette:
Geopolitica
Modena, Italia
Modena MO, Italia
domenica 3 settembre 2017
Dimenticatevi di Alamo!
Oh, io sono d'accordo, eh...
Volete abbattere le statue del Generale Lee?
Sono d'accordo.
Volete abbattere le statue di Cristoforo Colombo?
Sono d'accordo.
Volete bandire "Via col vento"?
Sono d'accordo.
Volete bandire "Via col vento"?
Sono d'accordo.
Volete mettere in discussione anche i Padri Pellegrini, George Washington, Thomas Jefferson?
Sono d'accordo.
Siete contro tutto ciò che sia anche solo alla lontana un simbolo della politica bianca, colonialista, razzista, segregazionista, classista, prevaricatrice, sterminatrice degli U.S.A.?
Sono ancora più d'accordo.
Poi però mi dovrete spiegare che cosa voi, Stati Uniti d'America, siete.
No, perchè se togliete agli States le colonie britanniche, lo schiavismo, i cow boy e gli indiani, la guerra di secessione e tutto il resto, cioè in poche parole se vi togliete la vostra storia, cari amici americani, CHE COSA CAVOLO SIETE???
Tre cose avete da raccontare ai posteri, che fate, le cancellate tutte e tre?
Tre cose avete da raccontare ai posteri, che fate, le cancellate tutte e tre?
Ah, un'ultima cosa.
Andate in fondo alle cose, non fermatevi alle facili ovvietà.
Siate coerenti, per Dio!
Altro che "Ricordatevi di Alamo!", come recitava la parola d'ordine dei texani poco prima della vittoriosa battaglia di San Jacinto, due mesi dopo il massacro di quella vecchia missione francescana.
Altro che "Ricordatevi di Alamo!", come recitava la parola d'ordine dei texani poco prima della vittoriosa battaglia di San Jacinto, due mesi dopo il massacro di quella vecchia missione francescana.
Piuttosto, quando lo restituite, il Texas, al Messico???
Etichette:
Attualità,
Sai dove te lo schiaffo il forcone?
Modena, Italia
Modena MO, Italia
Iscriviti a:
Post (Atom)