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giovedì 14 giugno 2018

Parlano parlano, come a Barletta...


Domani comincia il più grande Evento sportivo del mondo.

Quello che noi italiani aspettiamo sempre ogni quattro anni, pronti a viverlo tutti insieme come un sol uomo.
Quest'anno però purtroppo non ci saremo, dopo sessant'anni, per la terza volta nella storia, la seconda perché eliminati sul campo.

Si tratta, per me, per noi tutti, di un dolore immenso, acuito anche dal fatto che la prossima volta, SE ci arriveremo, sarà un'edizione tutta particolare, praticamente sotto Natale o quasi, in Qatar, e solo dopo altri quattro anni torneremo ad un Mondiale "normale", seppure condiviso a tre fra USA, Canada e Messico (decisione proprio di oggi).
E avremmo comunque otto anni in più...

Eppure...
Eppure anche se ci manca l'occasione del Mondiale per ritirare fuori le nostre bandiere, ebbene qualcosa di nuovo, di bello e di importante sta capitando, proprio in questi giorni.
Qualcosa che le bandiere potrebbe farcele ritirare fuori lo stesso, e con maggior ragione.
Continuo a mantenere tutte le mie riserve sul governo cosiddetto giallo-verde, soprattutto per quanto concerne la parte grillina dell'esecutivo (sono curioso di vedere ora come andranno le cose, dopo la scoppola rimediata dal Movimento alle ultime elezioni amministrative), però non posso non notare come negli ultimi dieci giorni, soprattutto grazie all'ottima performance del nostro nuovo Presidente del Consiglio Conte al recentissimo G7, l'unico degli europei ad uscirne promosso a pieni voti, ed ancor di più in virtù della fermezza mostrata dal neo Ministro degli Interni Salvini nella gestione del caso AQUARIUS, una pratica spinosissima e con una altissima soglia di rischio, ma brillantemente superata con lucida follia dal Viminale, questo Governo abbia riportato finalmente in alto il nostro Tricolore nel consesso euro-mondiale.
Siamo solo all'inizio, ci saranno tante altre prove da superare, non mancheranno i momenti di difficoltà e di scoramento, ma se sono rose, come si dice, fioriranno...
E il nostro inno possiamo sin d'ora tornare a cantarlo a squarciagola.



Abbiamo perso il Mondiale.
Ma forse abbiamo ritrovato l'Italia.
Finalmente.


P.S.
I francesi è dall'epoca di Barletta che ci prendono per il culo.
Ma poi le prendono.
































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