Domenico Signorile (Acquaviva delle Fonti, BA, 2 marzo 1938- Modena, 27 giugno 2018) |
Ninna nanna per un uomo
che muore. Ninna nanna
per il tuo papà.
Questa volta tocca a noi
farlo sognare
per l’ultima volta.
Ricordi la sua voce profonda
di uomo
nella notte
quand’eri bambino?
Parlava suadente
per lasciarti declinare
nel mondo dei sogni.
Ti narrava di mondi
di eroi e marinai
di formiche e gladiatori
e rovi attorcigliati e usignoli
e fiumi e pietre
e perle di conchiglie
e monti inondati di neve.
E così cacciava i fantasmi
che nascondevi sotto il letto.
Tu, lento, spegnevi le ciglia
e una nebbia felice
abbracciava i tuoi sogni
quando i racconti
si facevano sempre più flebili.
Ora mentre si accasciano opache
le sue lente pupille
parlagli tu, come lui
con tenerezza suadente,
sottovoce
perché possa lui declinare
dolcemente
nel mondo sconosciuto
che non ha voce.
Questa sera.
Per farlo addormentare.
Per l’ultima volta.
Ciao papà.
Ti voglio bene.
(Grazie zio).
IN MORTE DI MIO FRATELLO DOMENICO
RispondiEliminaNon saprai mai l’angoscia dolorosa
saperti ormai rinchiuso in quella bara,
il pianto della tanto amata sposa
e della gente che ti fu più cara.
Come farfalla sui ricordi posa
la memoria di te sempre più chiara
riascolto la tua voce generosa
ma in questi ultimi tempi a tratti avara.
Piango il ricordo del tuo buonumore
e il rispetto ispirato dal tuo rango
d’indulgente ufficiale superiore,
la tua capacità di dare amore
il tuo affetto fraterno... e ancora piango
l’inatteso silenzio del tuo cuore.
Achille Signorile
P.S. Scusatemi, è per me un'esigenza quasi fisica pubblicare questo sonetto di mio zio.
Sono passati sedici giorni da quando mio padre è andato Lassù e ancora non riesco a capacitarmene.
Passerà.
Prima o poi.
Vedo che qualcuno ha messo nelle reazioni che è contento.
RispondiEliminaChe dire, spero che sia stato un errore, di battitura o di interpretazione o di chissà cos'altro...