Leggo ciò che scrive "Repubblica".
Il titolo: LAMPEDUSA, IL SINDACO MARTELLO CONTRO I MIGRANTI: MINACCE E MOLESTIE, ISOLA AL COLLASSO.
Occhiello: Il primo cittadino:"Ora basta, bisogna chiudere l'hotspot. Le forze dell'ordine sono impotenti, abbandonati dallo Stato". Giusi Nicolini:"Fa terrorismo". La replica del sindaco:"Io scomodo perché chiedo il rispetto delle regole".
L'attuale sindaco, Salvatore "Totò" Martello, è un figlio di pescatori, uno con una grossa storia di sinistra dietro di sé, un comunista duro e puro che proviene dalle file P.D., bersaniano, e che alle primarie ha votato Cuperlo.
Già sindaco dell'isola dal 1993 al 2002, ha fondato una propria lista civica di sinistra e ha fatto fuori pochi mesi fa la pompatissima, antipaticissima, renzianissima Giusi Nicolini, quella della lista civica verde di sinistra, quella degli appelli alla pace, alla fratellanza, all'accoglienza senza se e senza ma, al "volemose tutti bene", con relative passarelle all'UNESCO, comparsate sui giornali e le tivù di tutto il mondo, elogi dei soliti circoli intellettualoidi democratici, antirazzisti e antifascisti (col fine settimana a Sankt Moritz).
Quella che, all'incirca dieci secondi dopo la trombatura, se ne è uscita con la seguente frase: "Svuoterò la mia stanza e fotocopierò le carte a mia tutela"...
Una guerra civile a sinistra.
Un Martello.
Un'isola.
Dei Coglioni.
E niente, fa già ridere così.
E niente, fa già ridere così.
Per saperne di più:
Il Martello comunista ha purtroppo innestato la retromarcia e ha cominciato con i se ed i ma: gli avranno promesso qualche percentuale sugli introiti ingentissimi per rabbonirlo?
RispondiEliminaIddio acceca chi vuol perdere...
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