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venerdì 27 aprile 2018

Si dovrà combattere





Scusatemi, amici miei, ma in questi giorni, lo confesso, ho passato momenti di vero scoramento.
Mi sono scoraggiato a causa delle incommentabili trattative per il futuro Governo, che rischiano di premiare le parti giunte rispettivamente seconda e terza alle elezioni (l'ultima addirittura uscita seppellita dalla vergogna), a scapito della coalizione NETTAMENTE vincente, sulla base di non si sa quale criterio.
Ma mi sono anche scoraggiato per la lunare sentenza sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, un qualcosa che grida vendetta al cospetto di Dio (vi invito a seguire https://www.youtube.com/watch?v=YHBCOxTAlNk) e che non posso non legare al tentativo spudorato e vergognoso del Movimento 5 Stelle di trovare una sponda purchessia pur di andare al potere, tra l'altro rimangiandosi tranquillamente le tante cose dette in campagna elettorale.
Infine non posso non ammettere che mi ha letteralmente sconvolto l'anima ed il cuore la tragica e insieme gloriosa epopea di Alfie Evans, il bambino "futile" e predestinato a morire dopo 15 minuti dall'essersi visti staccare i supporti vitali per la sua sopravvivenza e che invece ha l'impudenza dalle 22,17 del 23 aprile di resistere, e pure bene.


Sapete, quando si raggiunge un'età come la mia, che non è vecchia ma non è più nemmeno giovane, si comincia a fare i conti su quello che siamo stati e siamo, e su quello che diventeremo, ed a rammentarti con implacabile puntualità che il tempo scorre ci sono i tuoi genitori (per chi come me ha la fortuna di averli ancora con sé), che vedi man mano invecchiare davanti ai tuoi occhi.
E spesso non te ne accorgi nemmeno, perché la vita ti prende tanto, forse troppo, più di quanto forse dovrebbe a volte, ma poi la stessa vita ti fa ricordare quali sono le tue vere priorità, e allora capisci che i tuoi genitori sono comunque più importanti delle preoccupazioni che puoi avere, che spesso sono semplici alibi.

Così, quando vedi che i tuoi vecchi cominciano ad avere i primi, se vogliamo inevitabili acciacchi seri, quando vedi che un bambino deve essere soppresso per ordine di un giudice attento ai cosiddetti, maledetti "diritti civili", sulla base delle valutazioni interessate di un ospedale attento solo a non buttare soldi in cause a perdere come la semplice ossigenazione e idratazione di un cucciolo di uomo la cui vita è "senza dignità" ed il cui"best interest" è morire, il prima possibile e senza tante storie, prevaricando la volontà dei suoi genitori, quando vedi che al Governo corre il rischio di approdare un ex bibitaro dello stadio che ha addirittura la pretesa di voler mettere all'angolo un autentico gigante dei nostri ultimi 40 anni come Silvio Berlusconi, sulla base di un programma che preconizza una sorta di Stato di Polizia permanente a tutela della Moralità, contro la Prevenzione del Vizio e la Tutela della Virtù, sul modello iraniano (d'altronde la moglie di Grillo proviene da lì), e di cui la sentenza dell'altro giorno sembra un tragico presagio, e perseguire scientemente la "decrescita felice", la scomparsa della famiglia tradizionale, la fluidità dei sessi, l'eutanasia "compassionevole" nei confronti di chi si rivela "futile" per la società, che sia malato, vecchio, inattivo, bimbo inabile o depresso, l'egoismo degli adulti a scapito del benessere dei bambini, chiamando tutto questo "conquista di civiltà", be' quando vedi tutto questo capisci che siamo alle soglie del Grande Fratello (= Soylent Green) e qui o interviene Qualcosa a rompere il giocattolo, Qualcosa di veramente grande, o siamo destinati alla fine.

Allora la mia unica speranza è che la vicenda Alfie, al di là del suo esito apparentemente non soddisfacente, sia invece l'incubatrice di un cambio di prospettiva, di cui l'Italia e la Polonia, grandi nazioni, grandi popoli impregnati comunque di civiltà cattolica ed in prima linea nella difesa della Vita, anche dei più piccoli, indifesi, e soprattutto "futili", si possano fare portatrici attive in Europa e nel Mondo, contro la deriva antiumana che sta rischiando di sommergerci.

Anche per l'indifferenza, l'ingenuità e l'insipienza di tanti, troppi, che magari anche in buona fede non si rendono conto del pericolo che corrono: lo Stato Leviatano, lo Stato che tutto decide, lo Stato che tutto vuole.

Dovremo combattere, per questo.
Lo sappiamo, lo abbiamo sempre saputo.
Ma ormai non ci resta che questo, e magari affidarci alla Madonna ed a San Michele Arcangelo.

Per l'Italia.
Per l'Europa tutta.

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